MERCOLEDÌ 17 LUGLIO 2019 21.16.40
== Governo: 'tradito' da M5s, accelerazione Salvini verso crisi =
(AGI) - Helsinki, 17 lug. - Non e' una questione di "giorni". Ma per Matteo Salvini il sentiero del governo si e' fatto "stretto". Il ministro dell'Interno - secondo quanto apprende l'AGI - vuole portare a casa prima a casa l'approvazione del decreto Sicurezza bis, che dovrebbe approdare in Aula il 22. Poi pero' non e' disposto ad accettare piu' 'no' dagli alleati 5 stelle. Coi suoi ha posto tre dossier in cima alle priorita' e sono quelli noti: autonomia differenziata, riforma della giustizia e la manovra improntata al taglio delle tasse. Salvini su questi temi non e' disposto ad accettare "tre 'no'". "Non penseranno mica questi di fare una manovra 'alla Monti'", va ripetendo ai suoi, ribadendo in ogni occasione che occorre lavorare a un legge di bilancio che alleggerisca il peso fiscale. Se su questi tre dossier arrivasse la collaborazione reale dei 5 stelle, viene sottolineato da qualificate fonti governative leghiste, "Salvini potrebbe anche cambiare idea". Ma allo stato la situazione viene descritta come grave, con uno scenario davanti di "accelerazione verso la conclusione di questa esperienza di governo". "Le posizioni sono troppo distanti su troppi temi", si sottolinea. In primis quello che dai leghisti viene vissuto come il "giustizialismo" dei 5 stelle. "Per me si e' innocenti fino a prova contraria", va ripetendo il leader leghista, "per loro colpevoli fino a prova contraria". Salvini ha lamentato il "silenzio" dei 5 stelle sull'assoluzione di Massimo Garavaglia dall'accusa di turbativa d'asta. "Magari avrebbero preferito una condanna", si e' spinto a commentare coi suoi. La ciliegina sulla torta poi e' stato il voto europeo di ieri. Salvini, viene riferito, lo ha vissuto come un "tradimento". "Non capisco come i 5 stelle, che sono nati per cambiare il mondo, abbiano salvato l'Europa della Merkel e di Macron", ha detto, con una vena di sarcasmo. Mentre in una nota della Lega, sempre in riferimento al 'si'' dei pentastellati alla nomina di Ursula von der Leyen, si e' parlato di "sabotaggio" e di "baratto in cambio di qualche poltrona". (AGI) Fed 172116 LUG 19 NNNN
== Governo: 'tradito' da M5s, accelerazione Salvini verso crisi =
(AGI) - Helsinki, 17 lug. - Non e' una questione di "giorni". Ma per Matteo Salvini il sentiero del governo si e' fatto "stretto". Il ministro dell'Interno - secondo quanto apprende l'AGI - vuole portare a casa prima a casa l'approvazione del decreto Sicurezza bis, che dovrebbe approdare in Aula il 22. Poi pero' non e' disposto ad accettare piu' 'no' dagli alleati 5 stelle. Coi suoi ha posto tre dossier in cima alle priorita' e sono quelli noti: autonomia differenziata, riforma della giustizia e la manovra improntata al taglio delle tasse. Salvini su questi temi non e' disposto ad accettare "tre 'no'". "Non penseranno mica questi di fare una manovra 'alla Monti'", va ripetendo ai suoi, ribadendo in ogni occasione che occorre lavorare a un legge di bilancio che alleggerisca il peso fiscale. Se su questi tre dossier arrivasse la collaborazione reale dei 5 stelle, viene sottolineato da qualificate fonti governative leghiste, "Salvini potrebbe anche cambiare idea". Ma allo stato la situazione viene descritta come grave, con uno scenario davanti di "accelerazione verso la conclusione di questa esperienza di governo". "Le posizioni sono troppo distanti su troppi temi", si sottolinea. In primis quello che dai leghisti viene vissuto come il "giustizialismo" dei 5 stelle. "Per me si e' innocenti fino a prova contraria", va ripetendo il leader leghista, "per loro colpevoli fino a prova contraria". Salvini ha lamentato il "silenzio" dei 5 stelle sull'assoluzione di Massimo Garavaglia dall'accusa di turbativa d'asta. "Magari avrebbero preferito una condanna", si e' spinto a commentare coi suoi. La ciliegina sulla torta poi e' stato il voto europeo di ieri. Salvini, viene riferito, lo ha vissuto come un "tradimento". "Non capisco come i 5 stelle, che sono nati per cambiare il mondo, abbiano salvato l'Europa della Merkel e di Macron", ha detto, con una vena di sarcasmo. Mentre in una nota della Lega, sempre in riferimento al 'si'' dei pentastellati alla nomina di Ursula von der Leyen, si e' parlato di "sabotaggio" e di "baratto in cambio di qualche poltrona". (AGI) Fed 172116 LUG 19 NNNN