MARTEDÌ 05 MARZO 2019 13.00.01
Antonello Venditti, 70 anni sotto il segno dei pesci
Antonello Venditti, 70 anni sotto il segno dei pesci Il cantautore si confessa a Vanity Fair Roma, 5 mar. (askanews) - Sai che te dico, io mo' me butto ar fiume, minacciava Antonello Venditti nella sua prima canzone, Sora Rosa, scritta a 14 anni nel 1963. "Scaricavo nelle canzoni ciò che avevo dentro e la prospettiva del suicidio, invece di sembrarmi drammatica, mi pareva la soluzione del problema", racconta il cantautore a Vanity Fair, nel numero in edicola da mercoledì 6 marzo, ora che di anni ne sta per compiere 70. Li festeggia venerdì 8 marzo, Sotto il segno dei pesci, come il titolo del singolo e dell'album che uscì proprio un 8 marzo (del 1978), e a cui ha dedicato una recente riedizione e un nuovo tour appena iniziato a Bologna: le candeline le spegne il giorno della seconda data, nella sua Roma. Il problema a cui da ragazzo cercava la soluzione, spiega nell'intervista a Malcom Pagani, era "la mia infelicità... Da adolescente grasso, se parliamo di bullismo, non avevo niente da invidiare a nessuno. Ero tra quelli che sentivano le risatine al loro passaggio e se una ragazza mi sorrideva neanche ci credevo... Mi chiamavano "Cicciabomba", pesavo quasi 100 chili". Non aiutava certo l'autostima il rapporto con la madre, una grecista severissima: "Considerava le mie canzoni poco meno che spazzatura e a mio padre Vincenzo, convinta di non essere ascoltata, diceva di me: "Il ragazzo è cretino" ... Era talmente poca la stima che avevo di me che mi attaccavo all'unico vizio che mi era concesso: il cibo. Mangiavo tutto il giorno. La domenica poi era drammatica. Mi svegliavo nei profumi del ragù che mia nonna aveva messo da ore sul fuoco, ci inzuppavo tre rosette e poi poco prima di mezzogiorno uscivo per andare a messa. All'andata, facevo sosta dal gelataio più buono del quartiere e mi facevo fare una coppa con cioccolato, nocciola e panna con l'amarena e due cialde. Al ritorno idem. Poi il pranzo: la pasta, il filetto, le patatine fritte. Visto che nessuno mi fermava, lo feci io. Arrivato a 94 chili, ma forse anche a 98, dissi basta: "Ma non vedete che sono un baule?"". (segue) Adx 20190305T125948Z
MARTEDÌ 05 MARZO 2019 13.00.19
Antonello Venditti, 70 anni sotto il segno dei pesci -2-
Antonello Venditti, 70 anni sotto il segno dei pesci -2- Il cantautore si confessa a Vanity Fair Roma, 5 mar. (askanews) - I suoi famosi occhiali a goccia c'entrano con una ragazza incontrata negli anni 70: "Aveva dei meravigliosi Rayban marroni... Mi raccontò che erano dello stesso modello che usavano i piloti dei bombardieri americani in Vietnam. Per fumare infilavano una sigaretta al centro della montatura perché il diametro era perfetto ed era stato studiato appositamente. Pensai: posso trasformare un simbolo di guerra per cantare la pace? Se li indosso io, forse, posso dare a questi occhiali un significato diverso. E così feci". Senza tradirli perché "una volta che una persona che si è sempre sentita inadeguata trova l'abito per sentirsi adeguato, quel vestito non lo cambierà mai". A proposito di realtà, quella della musica italiana, oggi, lo entusiasma: "Non c'era un periodo di questo tipo dagli anni 70. Ci sono migliaia di ragazzi e ragazze che fanno musica e che cercano unità in questa frammentazione. Persone che mi vedono contemporaneo e non come un pezzo di passato". Il rapper Ultimo, per esempio: "L'incontro con lui è stato un miracolo di Sanremo. La notte in cui non si sapeva dove fosse finito, era al telefono con me. Abbiamo fatto le 4 e 30 del mattino. Sono stato un amico e un amico non è quello che ti blandisce, né ti fa la ramanzina, ma quello che ti dice le cose come stanno. Ultimo è molto simile a come ero io alla sua età. Solo che è partito da San Basilio, senza strumenti, mentre io venivo da un quartiere borghese e alla fine mi sono anche laureato. Ultimo è passato da 0 a 10 in pochi mesi. Ha avuto una strada stretta per arrivare dov'è, ed è pronto a rinunciare a tutto. Mi piace. È andato sulla Luna senza neanche sapere il perché, ma non è da solo. Io sto con lui, e con me tanti altri". (segue) Adx 20190305T130013Z
MARTEDÌ 05 MARZO 2019 13.00.43
POLIZIA
Antonello Venditti, 70 anni sotto il segno dei pesci -3-
Antonello Venditti, 70 anni sotto il segno dei pesci -3- Il cantautore si confessa a Vanity Fair Roma, 5 mar. (askanews) - Nella realtà che guarda in modo non scontato c'è anche Matteo Salvini: "Parla il linguaggio dell'epoca in cui vive. La vera differenza che c'è tra destra e sinistra, nel 2019, è prima di tutto semantica. In questo tempo, devi avere il linguaggio del nostro tempo. Sarebbe interessante trovare un giovane uomo o donna di sinistra che abbia la capacità di comunicare con gli altri come fa Salvini. Sul tema dei migranti, non possiamo non dire che la politica di Minniti era più a "destra" di quella di Salvini. Cosa c'è di diverso? Il linguaggio. Perché Minniti non è stato eletto neanche nel suo collegio? Perché era un corpo estraneo, in un corpo già estraneo al Paese come è oggi il Pd. Non era l'incarnazione di un'idea. Era disorganico a una cosa già disorganica di per sé. Mentre Salvini è organico a tutto quel che dice. Lui muta. Mette una felpa della Polizia e diventa poliziotto. Ha una capacità di immedesimazione fenomenale. È credibile. E gli altri lo attaccano sul piano sbagliato: sulla Diciotti, la gente vede i risultati, e per la stessa Unione Europea, che pure ci ha attaccato a ripetizione, il caso Diciotti è chiuso. Salvini ha agito in nome di un superiore interesse nazionale, l'hanno capito tutti. Tutta Europa. In Italia invece siamo alla Procura X che manda un avviso di garanzia e in questa confusione di linguaggio e di poteri, alla fine, le ragioni di chi grida allo scandalo sono deboli, perdenti, inutili. Vuoi smontare un governo per l'alzata di scudi di una Procura? Dove pensi di andare?". Adx 20190305T130039Z
Nessun commento:
Posta un commento