MANOVRA: ROMA;BICICLETTA VIOLA,TOUR DOVE CHIESA NON PAGA
ICIPROMOTORI, 306 IMMOBILI COMMERCIALI ESENTI TRA DOMUS E
HOTEL
(ANSA) - ROMA, 8 DIC - In bici da Campo de' Fiori, nel cuore
del
centro storico della Capitale, per toccare ''alcuni degli
oltre trecento
immobili ad uso commerciale di Roma per cui la
Chiesa non paga l'Ici''. E' la
biciclettata, dal titolo 'Santa
b'Ici', organizzata stamani da una rete di
cittadini riuniti
attorno a uno dei principali animatori del Popolo
Viola,
Gianfranco Mascia. Prima tappa l'Hotel Ponte Sisto, quattro
stelle,
in via dei Pettinari, dove la pattuglia di cinque
manifestanti in bici, ha
affisso un adesivo con su scritto:
''Immobile deIcizzato''. Subito staccato
dal personale dell'
albergo. Ma, per i Viola, l'elenco dei beni
ecclesiastici
Ici-esenti a Roma e' lungo: ben 306 tra case accoglienza,
case
per ferie, domus, hotel e istituti vari. ''Sono immobili della
Chiesa
ad uso commerciale o parzialmente commerciale esenti
dall'Ici. Tra questi -
riferisce Mascia - c'e': l'Albergo
Giusti, l'Hotel Domus Pacis, l'Hotel Villa
Rosa e tanti altri.
Se ci stiamo sbagliando e la Chiesa non ha niente da
nascondere
ci faccia vedere le dichiarazioni Ici''.
''Gli organi di
stampa vaticani rispondono che sono tutte
baggianate - sostiene Mascia - ma
la verita' e' che basta che
all'interno dell'immobile destinato ad attivita'
commerciale si
mantenga anche una piccola struttura destinata ad attivita'
di
culto per garantire l'esenzione dall'Ici all'intero edificio. E'
cosi'
che hotel e
pensioni, case di cura e di riposo non
pagano
l'Ici, magari solo perche' hanno fatto risultare che
all'interno
c'e' una qualsiasi attivita' religiosa, un altarino,
una
cappella. Ai cittadini italiani, in questi giorni, si stanno
chiedendo
enormi sacrifici con la manovra. Alla Chiesa invece lo
Stato assicura
privilegi anche commerciali scorretti''.
La 'Santa b'Ici', che si replica
domenica mattina, dopo
l'Hotel Ponte Sisto, oggi ha toccato anche altre tappe
tra cui
Casa di Santa Brigida, a piazza Farnese e la struttura
gestita
dalle Suore Operaie e Benedettine di via di Largo Argentina. Qui
i
manifestanti hanno citofonato per chiedere se c'era posto.
''Ci ha risposto
una suora dicendo che ospitavano solo donne e
che era pieno al momento -
riferisce Mascia - ripasseremo.
L'ultima tappa l'abbiamo fatta in via del
Corso numero 437, dove
oltre alla Casa di San Carlo c'e' anche un negozio
della Camper.
Abbiamo chiesto al gestore se erano in affitto e chi
affittava
loro il locale. Ci ha risposto che paga alla Chiesa un
affitto
molto caro''.
''E' un'ingiustizia - afferma Laura, una
manifestante in bici
- con questa manovra i tanti cittadini che stanno male
staranno
ancora peggio mentre la Chiesa mantiene i suoi privilegi. Io
sono
un'impiegata ma ho una famiglia sulle spalle e ora se l'Ici
viene introdotta
su altri parametri mi trovero' in grosse
difficolta' perche' ci hanno
tagliato tutto e ci aumenteranno
tutto''.(ANSA).
YJ4-RO
08-DIC-11
14:26 NNNN