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ORA SI
Qualche giorno fa, uno dei più noti analisti-commentatori internazionali - Pepe Escobar - aveva pubblicato un post su X che aveva fatto molto discutere.
Nel post, Escobar diceva di aver avuto informazioni da una non meglio specificata fonte asiatica (da lui reputata affidabile), che gli aveva 'offerto' questa ricostruzione della contro-risposta israeliana, dopo il massiccio attacco iraniano del 14 aprile.
Secondo questa ricostruzione, Israele non avrebbe semplicemente fatto lanciare alcuni piccoli quadricotteri (droni) contro la base Isfahan, ma avrebbe inviato un cacciabombardiere con una testata nucleare, che sarebbe dovuta esplodere in aria, sopra il territorio dell'Iran, per provocare con l'onda d'urto una paralisi generale dei sistemi elettrici ed elettronici. L'aereo, però, sarebbe stato abbattuto sopra lo spazio aereo giordano dall'antiaerea russa in Siria.
La notizia è apparsa immediatamente davvero troppo fantasiosa e poco credibile, tanto che un altro famoso analista, Scott Ritter, ha invitato Escobar a smentire.
Come spesso succede, ora sappiamo qualcosa di più, e probabilmente quella soffiata ad Escobar (un mix di verità e bugia) serviva appunto a smuovere le acque.
La nuova versione su quella notte arriva da Middle East Spectator - un canale solitamente abbastanza affidabile. E comunque la ricostruzione ora appare credibile. Eccola.
"Attacco di ritorsione di Israele contro l'Iran: quali sono i fatti?
La mattina presto del 19 aprile, un aereo da caccia, probabilmente un F35, è decollato da una base aerea all'interno di Israele.
L'aereo si è fatto strada nello spazio aereo iracheno, trasportando tre missili balistici lanciabili dall'aria (ALBM), probabilmente del tipo 'ROCKS' o 'Silver Sparrow'.
Allo stesso tempo, Israele ha mobilitato uno dei suoi gruppi per procura all'interno dell'Iran per lanciare almeno tre quadricotteri carichi di esplosivo contro un radar S-300 vicino all'ottava base aerea di Shekari a Isfahan, tentando di disattivarlo, in preparazione dell'imminente attacco missilistico.
Mentre i quadricotteri si avvicinavano al loro obiettivo prefissato, i cannoni automatici della difesa aerea iraniana li hanno attaccati e hanno abbattuto con successo tutti e tre i droni.
Per quanto riguarda ciò che accadde dopo, ci sono due teorie principali:
1. Quando Israele scoprì il fallimento dei quadricotteri nel disattivare il radar, decisero di interrompere la missione e lanciare o eliminare i loro missili sopra l'Iraq. Tre booster missilistici staccati sono stati trovati nel territorio iracheno per corroborare questa teoria.
2. Israele ha deciso di procedere con l'operazione e ha lanciato tutti e tre i missili "ROCKS" / "Silver Sparrow" contro un obiettivo sconosciuto a Isfahan, probabilmente l'ottava base aerea di Shekari. Mentre i missili si avvicinavano al confine iraniano, sono stati rilevati e abbattuti dal sistema di difesa aerea iraniano del 15° Khordad, con sede nella città di Dezful. Questa teoria è corroborata dalla testimonianza di almeno una fonte attendibile all’interno dell’Iran.
Perché l'Iran non ha risposto
A causa della natura fallimentare dell’operazione, nonché della mancata assunzione ufficiale della responsabilità da parte di Israele, l’Iran ha concluso di aver effettivamente raggiunto il suo obiettivo di ripristinare la deterrenza e che non vi era alcuna necessità di un’escalation basata su un attacco così limitato che era previsto solo per salvare la faccia, in netto contrasto con il massiccio attacco missilistico iraniano effettuato contro Israele cinque giorni prima. L’Iran ha ottenuto un’importante vittoria e ha stabilito una nuova equazione per gli anni a venire."
𝐬𝐞𝐠𝐮𝐢𝐦𝐢 𝐬𝐮 𝐓𝐞𝐥𝐞𝐠𝐫𝐚𝐦!
Qualche giorno fa, uno dei più noti analisti-commentatori internazionali - Pepe Escobar - aveva pubblicato un post su X che aveva fatto molto discutere.
Nel post, Escobar diceva di aver avuto informazioni da una non meglio specificata fonte asiatica (da lui reputata affidabile), che gli aveva 'offerto' questa ricostruzione della contro-risposta israeliana, dopo il massiccio attacco iraniano del 14 aprile.
Secondo questa ricostruzione, Israele non avrebbe semplicemente fatto lanciare alcuni piccoli quadricotteri (droni) contro la base Isfahan, ma avrebbe inviato un cacciabombardiere con una testata nucleare, che sarebbe dovuta esplodere in aria, sopra il territorio dell'Iran, per provocare con l'onda d'urto una paralisi generale dei sistemi elettrici ed elettronici. L'aereo, però, sarebbe stato abbattuto sopra lo spazio aereo giordano dall'antiaerea russa in Siria.
La notizia è apparsa immediatamente davvero troppo fantasiosa e poco credibile, tanto che un altro famoso analista, Scott Ritter, ha invitato Escobar a smentire.
Come spesso succede, ora sappiamo qualcosa di più, e probabilmente quella soffiata ad Escobar (un mix di verità e bugia) serviva appunto a smuovere le acque.
La nuova versione su quella notte arriva da Middle East Spectator - un canale solitamente abbastanza affidabile. E comunque la ricostruzione ora appare credibile. Eccola.
"Attacco di ritorsione di Israele contro l'Iran: quali sono i fatti?
La mattina presto del 19 aprile, un aereo da caccia, probabilmente un F35, è decollato da una base aerea all'interno di Israele.
L'aereo si è fatto strada nello spazio aereo iracheno, trasportando tre missili balistici lanciabili dall'aria (ALBM), probabilmente del tipo 'ROCKS' o 'Silver Sparrow'.
Allo stesso tempo, Israele ha mobilitato uno dei suoi gruppi per procura all'interno dell'Iran per lanciare almeno tre quadricotteri carichi di esplosivo contro un radar S-300 vicino all'ottava base aerea di Shekari a Isfahan, tentando di disattivarlo, in preparazione dell'imminente attacco missilistico.
Mentre i quadricotteri si avvicinavano al loro obiettivo prefissato, i cannoni automatici della difesa aerea iraniana li hanno attaccati e hanno abbattuto con successo tutti e tre i droni.
Per quanto riguarda ciò che accadde dopo, ci sono due teorie principali:
1. Quando Israele scoprì il fallimento dei quadricotteri nel disattivare il radar, decisero di interrompere la missione e lanciare o eliminare i loro missili sopra l'Iraq. Tre booster missilistici staccati sono stati trovati nel territorio iracheno per corroborare questa teoria.
2. Israele ha deciso di procedere con l'operazione e ha lanciato tutti e tre i missili "ROCKS" / "Silver Sparrow" contro un obiettivo sconosciuto a Isfahan, probabilmente l'ottava base aerea di Shekari. Mentre i missili si avvicinavano al confine iraniano, sono stati rilevati e abbattuti dal sistema di difesa aerea iraniano del 15° Khordad, con sede nella città di Dezful. Questa teoria è corroborata dalla testimonianza di almeno una fonte attendibile all’interno dell’Iran.
Perché l'Iran non ha risposto
A causa della natura fallimentare dell’operazione, nonché della mancata assunzione ufficiale della responsabilità da parte di Israele, l’Iran ha concluso di aver effettivamente raggiunto il suo obiettivo di ripristinare la deterrenza e che non vi era alcuna necessità di un’escalation basata su un attacco così limitato che era previsto solo per salvare la faccia, in netto contrasto con il massiccio attacco missilistico iraniano effettuato contro Israele cinque giorni prima. L’Iran ha ottenuto un’importante vittoria e ha stabilito una nuova equazione per gli anni a venire."
𝐬𝐞𝐠𝐮𝐢𝐦𝐢 𝐬𝐮 𝐓𝐞𝐥𝐞𝐠𝐫𝐚𝐦!
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