Referendum: De Siervo, errori e stranezze, persa occasione
Ex presidente Consulta, non si capisce che Senato sarà
(ANSA) - ROMA, 22 MAG - "C' era la possibilità di trovare un
accordo sufficientemente ampio per modificare alcune
disposizioni costituzionali e poi rimandare a una nuova
legislatura costituente un cambiamento della Carta più esteso.
Invece sono stati riscritti 40 articoli con una maggioranza
raccogliticcia e anche con un certo degrado parlamentare che
hanno portato ad errori, a stranezze, a soluzioni palesemente
inadeguate". L' ex presidente della Consulta Ugo De Siervo,
intervistato dal Corriere della Sera, ritiene che si sia "persa
una grande occasione" per cambiare davvero l' Italia.
"Non si capisce che Senato esca da questa riforma, come sarà
formato, che reali competenze avrà", dice De Siervo. "Si crea
una Camera delle Autonomie e non si specifica cosa si intende
per ' autonomie'. Si azzera l' autonomia delle Regioni ordinarie e
si rafforza troppo quelle delle Regioni a statuto speciale che
sono state storicamente enormi centri di spesa. Si complica il
processo legislativo, moltiplicando la conflittualità per l' iter
delle leggi. Per finire, si toglie quasi tutto alle Regioni e
poi si attribuisce loro competenza esclusiva in materie immense
come l' industria, l' artigianato, le miniere. Basterebbe del sano
riformismo, ma a volte sembra di stare in una gabbia di pazzi".
Se dovesse saltare il governo in caso di vittoria dei no al
referendum, "se ne farà un altro di governo della Repubblica,
magari con Renzi che si é dato una calmata e che lo guida", dice
De Siervo, secondo cui "non si può e non si deve collegare la
vita politica ordinaria a vicende costituzionali. De Gasperi non
partecipava alle sedute della Costituente, e certo non perché
non seguisse o non ne conoscesse i lavori". (ANSA).
Y89-GN
22-MAG-16 11: 15 NNN
(ANSA) - ROMA, 22 MAG - "C' era la possibilità di trovare un
accordo sufficientemente ampio per modificare alcune
disposizioni costituzionali e poi rimandare a una nuova
legislatura costituente un cambiamento della Carta più esteso.
Invece sono stati riscritti 40 articoli con una maggioranza
raccogliticcia e anche con un certo degrado parlamentare che
hanno portato ad errori, a stranezze, a soluzioni palesemente
inadeguate". L' ex presidente della Consulta Ugo De Siervo,
intervistato dal Corriere della Sera, ritiene che si sia "persa
una grande occasione" per cambiare davvero l' Italia.
"Non si capisce che Senato esca da questa riforma, come sarà
formato, che reali competenze avrà", dice De Siervo. "Si crea
una Camera delle Autonomie e non si specifica cosa si intende
per ' autonomie'. Si azzera l' autonomia delle Regioni ordinarie e
si rafforza troppo quelle delle Regioni a statuto speciale che
sono state storicamente enormi centri di spesa. Si complica il
processo legislativo, moltiplicando la conflittualità per l' iter
delle leggi. Per finire, si toglie quasi tutto alle Regioni e
poi si attribuisce loro competenza esclusiva in materie immense
come l' industria, l' artigianato, le miniere. Basterebbe del sano
riformismo, ma a volte sembra di stare in una gabbia di pazzi".
Se dovesse saltare il governo in caso di vittoria dei no al
referendum, "se ne farà un altro di governo della Repubblica,
magari con Renzi che si é dato una calmata e che lo guida", dice
De Siervo, secondo cui "non si può e non si deve collegare la
vita politica ordinaria a vicende costituzionali. De Gasperi non
partecipava alle sedute della Costituente, e certo non perché
non seguisse o non ne conoscesse i lavori". (ANSA).
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22-MAG-16 11: 15 NNN
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