GIOVEDÌ 25 APRILE 2019 17.16.05
SICUREZZA
Usa: ex-min.Interno voleva stretta su hacker russi, ma ostacolata =
(AGI) - New York, 25 apr. - Nei mesi precedenti prima che Kirstjen Nielsen fosse costretta a dimettersi, la ministra alla Sicurezza interna aveva messo come priorita' un piano per affrontare in modo efficace le possibili interferenze russe nelle presidenziali americane 2020. Ma il capo dello staff di Donald Trump, Mick Mulvaney, l'aveva messa in guardia: non doveva parlarne di fronte al presidente. Cosi', nonostante il ruolo, Nielsen non e' mai riuscita a organizzare un summit per affrontare l'emergenza degli hacker russi. Lo racconta il New York Times, in un articolo in cui emerge un altro aspetto finora sconosciuto: l'indebolimento del servizio di cyber security della Casa Bianca. Il consigliere di Trump sulla sicurezza nazionale, John Bolton, l'anno scorso ha mandato via il coordinatore del servizio di sicurezza digitale, il piu' esperto dello staff, lasciando solo personale inesperto. Durante lo shutdown presidenziale, che aveva portato al blocco dei servizi federali, il 45 per cento dei dipendenti impegnati nella cyber sicurezza della Casa Bianca era stato mandato a casa. Questo episodio aveva fatto arrabbiare la ministra Nielsen, sempre piu' preoccupata del rischio di nuove interferenze russe. Sospetti confermati dal rapporto del procuratore speciale Robert Mueller e dalle parole di un consigliere del dipartimento di Sicurezza interna, Matthew Masterso, che spiega: "Ci aspettiamo un nuovo attacco dei russi per minare le nostre istituzioni democratiche". (AGI) Nwy/Bia 251715 APR 19 NNNN
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