MERCOLEDÌ 15 MAGGIO 2019 17.55.35
SICUREZZA
In Liguria scoperto un percorso fossile di 14.000 anni fa
In Liguria scoperto un percorso fossile di 14.000 anni fa Nella Grotta della Bàsura, sulla montagna di Toirano
Roma, 15 mag. (askanews) - Hanno esplorato con incredibile
coraggio una grotta della Liguria, strisciando nell'argilla,
superando stretti cunicoli, discendendo ripidi scivoli di roccia
e guadando laghi per arrivare nella sala più profonda, a più di
quattrocento metri dall'ingresso. Non si tratta di speleologi
dotati di tecnologie e moderni dispositivi di sicurezza, ma di un
gruppo familiare costituito da cinque individui che, ben 14.000
anni fa, ha impresso centinaia di orme sul pavimento della Grotta
della Bàsura, sulla montagna di Toirano (Savona).
A settant'anni dalla scoperta della grotta, una ricerca -
pubblicata oggi sulla prestigiosa rivista internazionale eLIFE -
ha permesso di comprendere il senso delle moltissime orme di
animali e persone individuate durante le prime esplorazioni,
ricostruendo il lungo percorso di questo gruppo del Paleolitico
Superiore.
Lo studio, condotto anche dall'Università di Genova e
rispettivamente dal Dipartimento di Antichità, Filosofia e Storia
(Dafist) (Fabio Negrino), per l'inquadramento culturale delle
evidenze, e dal Dipartimento di Scienze della Terra,
dell'Ambiente e della Vita (Distav) (Marco Firpo e Ivano
Rellini), per le evidenze geologiche, è stato promosso dalla
Soprintendenza archeologica della Liguria e ha consentito, tra le
altre cose, di ricostruire per la prima volta al mondo una
camminata umana a carponi 'fossile'.
(segue)
Red/Cro/Bla 20190515T175450Z
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In Liguria scoperto un percorso fossile di 14.000 anni fa -2-
In Liguria scoperto un percorso fossile di 14.000 anni fa -2-
Roma, 15 mag. (askanews) - La Bàsura fu scoperta nel suo attuale
sviluppo il 28 maggio 1950, dopo la demolizione, da parte di
alcuni ragazzi di Toirano, di una stalagmite che ostruiva
l'accesso ai cunicoli interni. A partire dal 2014, la
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città
metropolitana di Genova e le province di Imperia, La Spezia e
Savona ha promosso la ripresa degli studi e delle ricerche
scientifiche integrando scavi paleontologici e archeologici,
datazioni radiometriche, analisi polliniche e antracologiche,
analisi sedimentologiche e micromorfologiche, rilievi 3d e studio
delle orme e delle tracce umane ed animali.
A partire dal 2016, sono state studiate più di 180 tracce umane e
animali che ora, analizzate e contestualizzate con grande
dettaglio grazie a rilievi morfometrici tridimensionali, analisi
statistiche, parametri e tecniche della medicina forense, sono
state pubblicate dalla prestigiosa rivista internazionale eLife-
A multidisciplinary approach to a unique Palaeolithic human
ichnological record from Italy (Bàsura Cave).
Nella prima fase di studio, condotta tra 2016 e 2017,
l'attenzione è stata concentrata sulle orme della 'Sala dei
misteri', rivelando - tramite l'uso di formule biometriche - come
tutte le impronte fossero riconducibili a tre soli individui: un
bambino di età inferiore ai tre anni alto circa 87 cm, un bambino
di sei-sette anni alto circa 110 cm e un preadolescente, di circa
undici anni, alto circa 135 cm. Lungo il percorso, i tre si sono
mossi lasciando sulle pareti segni carboniosi e impronte di mani.
Il più piccolo ha scavato una buca accucciato nell'argilla, che
gli altri due hanno spalmato poi sulla roccia in lunghe scie
sinuose.
(Segue)
Red/Cro/Bla 20190515T175508Z
MERCOLEDÌ 15 MAGGIO 2019 17.55.49
In Liguria scoperto un percorso fossile di 14.000 anni fa -3-
In Liguria scoperto un percorso fossile di 14.000 anni fa -3-
Roma, 15 mag. (askanews) - Una seconda fase della ricerca,
condotta sulle orme presenti lungo il 'Corridoio delle impronte'
tra 2017 e 2018, ha rivelato che i tre bambini erano affiancati
da due adulti, alti tra 150 e 167 cm, i quali avevano tracciato
la via lungo i tortuosi cunicoli di accesso, attraversando
stretti passaggi obbligati e procedendo a carponi per lunghi
tratti.
È proprio questo l'aspetto più interessante dello studio: in un
cunicolo alto appena 80 cm, è stata per la prima volta al mondo
ricostruita una camminata umana a carponi 'fossile', grazie alle
impronte di ginocchia e metatarsi impresse nell'argilla del
pavimento.
L'impronta di un ginocchio, in particolare, è così ben impressa
da mostrare dettagli anatomici sorprendenti, quali la rotula e le
inserzioni dei principali muscoli della gamba. La distanza tra
l'impronta del ginocchio e delle dita del piede della stessa
gamba ha inoltre permesso di ricavare la lunghezza della tibia di
uno degli adulti, parametro fondamentale per ricavare le
dimensioni di un corpo.
Il fatto, infine, che gli esploratori fossero a gambe nude e che
non avessero interferito con gli orsi che usavano la grotta come
dormitorio invernale, suggerisce che l'esplorazione dell'ambiente
ipogeo ebbe luogo in tarda primavera o in estate.
Per la valorizzazione di questo complesso straordinario - che
unisce le bellezze naturali dell'ambiente ipogeo con il fascino
delle antiche presenze dell'uomo e dell'orso delle caverne - nel
2014 la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la
città metropolitana di Genova e le province di Imperia, La Spezia
e Savona ha promosso, la ripresa degli studi e delle ricerche
scientifiche stringendo accordi di collaborazione con Muse -
Museo delle Scienze di Trento, Esi (Evolutionary Studies
Institute dell'Università di Witwatersrand - Sud Africa),
Conicet (Consejo Nacional de Investigaciones Científicas y
Técnicas - Argentina), Distav (Dipartimento di Scienze della
Terra, dell'Ambiente e della Vita dell'Università di Genova),
Dafist (Dipartimento di Antichità, Filosofia, Storia
dell'Università di Genova), Università di Pisa (Dipartimento di
Civiltà e Forme del Sapere, Dcfs), Dcfs), Museo Archeologico del
Finale e Comune di Toirano.
Red/Cro/Bla 20190515T175515Z
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