VENERDÌ 19 LUGLIO 2019 14.57.45
Suicidio generale cc-forestali: gip Sulmona riapre inchiesta =
(AGI) - Sulmona (L'Aquila), 19 lug. - Sulla morte di Guido
Conti, l'ex generale dei carabinieri-forestali trovato morto il
17 novembre del 2017 sul monte Morrone, ci sono ancora molte,
troppe, ombre da illuminare. Per questo il giudice per le
indagini preliminari del tribunale di Sulmona, Marco Billi, ha
sciolto la riserva in merito all'opposizione presentata dalla
famiglia all'archiviazione chiesta dalla procura, disponendo
non solo che si approfondiscano i punti suggeriti dai familiari
e dal loro avvocato, Alessandro Margiotta, ma dando anche
ulteriori indicazioni su come scavare nella vita, e soprattutto
sugli ultimi giorni di vita, di Conti.
La Procura avra' tempo fino al 30 novembre prossimo per
formulare eventualmente altre ipotesi, siano esse quelle
dell'istigazione al suicidio, reato che era stato ipotizzato
dal principio, o quelle di un vero e proprio omicidio, come
d'altronde la stessa famiglia non esclude, contestando non solo
il quadro psicologico del generale fatto dalla procura, ma
anche alcuni elementi emersi dall'inchiesta e non
sufficientemente approfonditi.In particolare sulla presenza di
una Porsche Cayenne sul luogo del ritrovamento poco prima
dell'ora presunta della morte, in una strada, tra l'altro,
chiusa al traffico. E ancora la posizione composta nella quale
la salma e' stata ritrovata con la pistola in pugno che ha
sparato alla tempia, e le telefonate fatte e ricevute dal
generale in quei convulsi giorni, alcune provenienti da un
numero intestato al comando dei carabinieri-forestali di Roma
che non si sa a chi fosse in uso. (AGI)
Aq1/gim (Segue)
191457 LUG 19
NNNN
VENERDÌ 19 LUGLIO 2019 14.57.51
Suicidio generale cc-forestali: gip Sulmona riapre inchiesta (2)=
(AGI) - Sulmona (L'Aquila), 19 lug. - Il filone piu' robusto di
dubbi e' pero' sulla nuova attivita' di Conti, quell'incarico
sul sito estrattivo di Tempa Rossa in Basilicata della Total,
alle dipendenze della quale si era trasferito dopo aver
lasciato in anticipo l'Arma. Con una data che appare dirimente,
quella dell'8 novembre 2017, quando dopo un vertice nella
questura di Potenza, Conti avrebbe confessato di essersi
sentito abbandonato dagli amici in divisa, a partire dal capo
della Squadra mobile, suo amico e figlio di un suo collega di
corso, che da un giorno all'altro, da quel giorno, lo avvolse
da un gelo inaspettato. Di li' a qualche giorno, ha ricostruito
finora la Procura, Conti consegno' le sue dimissioni da
quell'incarico delicato e che gli aveva cambiato completamente
la vita: lui l'inquirente impeccabile, quello che aveva
scoperto traffici di rifiuti internazionali (dalla discarica di
Bussi alle inchieste toscane su Gesenu e Thyssen), si trovava
ora a sedere "dall'altra parte" non potendo certo rinnegare i
suoi valori per la legalita' e per la legge.
Poi la cronaca degli ultimi giorni: le liti al telefono
passeggiando per la sua Sulmona arrabbiato e distratto (cosa
mai accaduta prima), i dati del computer da lui distrutti dando
incarico ad un rivenditore in citta', il prelievo fatto al
bancomat poco prima di salire sul Morrone, la lettera lasciata
come testamento alla famiglia, nella quale si fa riferimento
alla tragedia di Rigopiano (nella quale lui aveva avuto un
ruolo del tutto marginale), ma dove non si cita, neanche in un
passaggio, la nuova esperienza lavorativa. Un "testamento"
fuorviante, insomma, che nascondeva forse un'altra verita'. Una
verita' ancora tutta da scoprire. (AGI)
Aq1/gim
191457 LUG 19
NNNN
Nessun commento:
Posta un commento