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giovedì 22 aprile 2021

Covid: scoperta variante "supermutata" in Tanzania

 

GIOVEDÌ 22 APRILE 2021 13.16.42


Covid: scoperta variante "supermutata" in Tanzania =

(AGI) - Roma, 22 apr. - La variante si Sars-CoV-2 "piu' mutata" e' stata rilevata in Tanzania. Si tratta della versione del nuovo coronavirus piu' diversa da quella originale rilevata a Wuhan, rispetto a qualsiasi altro ceppo noto fin ad oggi, comprese le varianti britannica, sudafricana e indiana. La variante "supermutata" e' stata rilevata la prima volta in tre viaggiatori testati in un aeroporto in Angola, dopo esser arrivati dalla Tanziania a meta' febbraio. Gli autori dello studio, pubblicato su un server di pre-stampa, quindi non sottoposto ancora a revisione paritaria, sono un gruppo di ricercatori dell'Universita' del KwaZulu-Natal a Durban, in Sud Africa; il Ministero della Salute dell'Angola; i Centri africani per il controllo e la prevenzione delle malattie; e le universita' di Rio de Janeiro, Oxford e Cape Town. Dopo l'analisi dei campioni, i ricercatori hanno scoperto che il virus aveva 34 mutazioni, 14 delle quali erano sulla proteina "spike", quella che il virus utilizza per attaccarsi alle cellule umane e causare la malattia. Per fare un confronto, la variante inglese ha 17 mutazioni genetiche significative, di cui 8 sulla spike. Il ceppo sudafricano ne ha ancora meno. (AGI)Red/Pgi (Segue) 221316 APR 21 NNNN

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(AGI) - Roma, 22 apr. - "Se confrontata con altre varianti preoccupanti e di interesse, questa e' la piu' divergente", dichiara Tulio de Oliveira, che ha scoperto la variante. Lo scienziato ha descritto il ceppo, noto come A.VOI.V2 come "il lignaggio A piu' diversificato mai descritto". Un lignaggio A e' un discendente diretto del ceppo originale del virus. Questo confronto non include le varianti del Kent e del Sud Africa, tuttavia, che sono linee B, quelle che risalgono a un ceppo diverso che e' diventato dominante in Europa la scorsa estate. Non si sa abbastanza della variante tanzaniana da consentire agli scienziati di decidere se sia piu' pericolosa di quelle esistenti. Ed e' impossibile sapere quanto sia diffuso perche' nell'Africa Subsahariana non vengono effettuati test e campionamenti genetici sufficienti. Tulio de Oliveira ha detto che A.VOI.V2 era "potenzialmente di interesse" semplicemente per il numero di mutazioni che ha. Il motivo per cui un gran numero di mutazioni e' preoccupante e' per la possibilita' che i vaccini non funzionino o piu' e per il rischio re-infezione. Alcune delle mutazioni rilevata nella variante della Tanzania sono le stesse di quelle trovate in altri ceppi. Una chiamato E484K, ad esempio, si trova nelle varianti sudafricane e brasiliane e si pensa che aiuti il virus a superare l'immunita' dei vaccini attuali. Altre mutazioni non erano state viste prima. Trentuno delle mutazioni riguardano un amminoacido nella sua sequenza genetica che ne ha sostituito un altro. Le restanti tre mutazioni riguardano la completa sparizione di un amminoacido: una delezione. Nel documento, i ricercatori hanno suggerito che la variante della Tanzania potrebbe essere resistente "agli anticorpi neutralizzanti e potenzialmente piu' trasmissibile". "Sebbene abbiamo rilevato solo tre casi con questa nuova variante di interesse, e' richiesta un'indagine urgente poiche' il paese di origine ha un'epidemia in gran parte priva di documenti e poche misure di salute pubblica in atto per prevenire la diffusione all'interno e all'esterno del paese", dicono i ricercatori. La vera dimensione dell'epidemia della Tanzania e' sconosciuta, ma l'Organizzazione mondiale della sanita' ha registrato 24.518 casi confermati e 563 decessi. (AGI)Red/Pgi 221316 APR 21 NNNN

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