da Enrico Corti
| 11:32 (4 ore fa) |
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Le carceri; i carcerieri; i carcerati e i meravigliati (?)
Il 21 novembre u.s. la Procura di Trapani ha arrestato 11 agenti di polizia penitenziaria sospendendone 14 per “violenze e torture non episodiche ma metodiche al fine di garantire l’ordine nel carcere“.
Meraviglia la meraviglia dei media e di certa opinione pubblica; ipocrita perché frutto dell’indifferenza generale e dell’ignoranza in tema di carceri a partire dei metodi formativi del personale, corporativamente fattosi cosi chiamare “dai marescialli“ Polizia Penitenziaria (scimmiottando stupidamente la Polizia di Stato); per di più erroneamente in quanto la P.P. non ha compiti investigativi, ma di custodia e collaborativi con il personale educativo per il recupero sociale del condannato.
È questa una delle cause della devianza criminosa professionale della quale gli ex A. d. C. sono vittime, ma nello stesso tempo carnefici; responsabilità risalente già nei metodi della loro distorta formazione professionale
Ci ricorda INFO AI IT; la tortura e la violenza sui detenuti nelle carceri sono state definitivamente messa al bando per legge nel 1987; richiamata nel 1992 nella legge di Riforma del Corpo degli Agenti di Custodia Legge 395. Pur sapendo che gran parte degli inumani abusi che vengono commessi nelle carceri italiane, soprattutto quelli psicologici, sono destinate all’oblio in quanto non vengono nemmeno denunciate; solo dopo il 2020 tra le tante illeceità avvenute, clamorosamente spiccano le violenze e le torture commesse da carcerieri su detenuti nelle carceri di; Ferrara, Firenze San Gimignano, Foggia, Milano Beccaria, Milano San Vittore, Modena, Monza, Napoli Santa Maria Capua Vetere, Parma, Rieti, Torino, Voghera, ecc.
Nel 2019, la C.E ha nominato una Speciale Commissione per la verifica delle condizioni carcerarie dei detenuti in Italia che tra altri illeciti particolarmente denuncia; “somministrazione (anche di gruppo formato da otto agenti), di violenza deliberata e gratuite; bruciature volontarie di estremità articolari e di organi genitali; minacce criminose onde evitare denunce dei comportamenti; accertamenti con testimonianze raccolte solo da agenti; agenti fomentatori di conflittualità anziché con capacità di prevenzione; ecc. ecc.; sollecitando pertanto infine il Governo a intervenire con atti riparatori.
Questo è intervenuto ora tramite il Ministro Nordio (che tace senza nemmeno riferire al Parlamento) e il Sottosegretario Del Mastro, (promotore di un emendamento proponente l’eliminazione di aria e ossigena nelle carceri),
Per accompagnare la richiesta di Riforma per la smilitarizzazione e la sindacalizzazione del C.d.A., (poi come già detto approvata nel 1990 con Legge 395; nel 1989 le confederazioni sindacali aprirono una pre-elezioni con firma su scheda tra gli A.d.C.; il 52% sottoscrisse per la Cgil; il 30% per la Cisl e il 10% per la Uil; i sindacati autonomi (quelli che attualmente esprimono pubblicamente “solidarietà e vicinanza ai torturatori di Trapani“), nacquero solo dopo l’approvazione della riforma come visto; su “spinta“ dei marescialli.
Gli ultimi dati sulle diverse iscrizioni sindacali dei P.P. disponibili per misurare la loro rappresentatività, sono del 1918 e dicono; il SAPPE al 30,5%; l’OSAPP al 14,5%; l’UIL al 13%; il SINAPPE all’11.5%; mentre, su un personale penitenziario in forza che varia dalle 30.000 alle 35.00 unità; attualmente la Cisl conta circa 3000 iscritti e la CGIL 2000 (dal 5 al 6% a fronte del 52% del 1989). Quelli che hanno conquistato la Riforma 395 sono state così ripagati; con evidente responsabilità politica-organizzativa della FP-CGIL. Purtroppo, in un Sistema produttore d’indifferenza, anche pezzi di rappresentanza dei lavoratori hanno perso coscienziosità responsabile; rimuovendo allegramente il valore della storia, della memoria e dell’azione indispensabile.
Enrico Corti
22 novembre 2024
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