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venerdì 29 aprile 2022

R. STAMPA / UCRAINA, RODIONOV: PRENDERE IL DONBASS NON CI BASTA PIU'

 

VENERDÌ 29 APRILE 2022 09.40.53

R. STAMPA / UCRAINA, RODIONOV: PRENDERE IL DONBASS NON CI BASTA PIU'

9CO1279845 4 EST ITA R01 R. STAMPA / UCRAINA, RODIONOV: PRENDERE IL DONBASS NON CI BASTA PIU' (9Colonne) Roma, 29 apr - "Se l'Ucraina non sarà denazificata e demilitarizzata fino in fondo, questa operazione militare speciale verrà ricordata come un fallimento. Bisogna solo andare avanti", "mesi fa noi abbiamo ricevuto il compito di studiare diversi progetti teorici di spartizione dell'Ucraina. Ma il primo, ovvero la semplice liberazione del Donbass, ormai è superato dagli eventi e dall'ostinazione del regime di Kiev nel procrastinare la resa", "l'Ucraina del sud deve rientrare in uno spazio russo, vedremo poi con che formula. La parte occidentale del Paese va lasciata al suo destino". Lo afferma Dmitry Rodionov, direttore del Centro di ricerche geopolitiche dell'Istituto dello Sviluppo innovativo, che fornisce studi e analisi al ministero della Difesa russo, in una intervista al Corriere della Sera. Il 2022 come rivincita del 2014? "Ormai non è più in gioco l'esistenza delle due repubbliche separatiste filorusse, come le chiamate voi occidentali, ma l'esistenza stessa della Russia, come appare chiaro dall'escalation verbale di questi giorni. Questa è una operazione difensiva. Io sono tra quelli che per otto anni hanno implorato Putin di intervenire mandando le truppe in Ucraina. Ma lui riponeva ancora qualche speranza nell'Occidente. Adesso, finalmente, siamo alla rottura totale". Il Donbass non basta più? "Una parte politica spinge per questa soluzione di compromesso in cambio dell'indebolimento delle sanzioni. Posso dire con qualche certezza che i vertici militari sperano invece di portare a termine il lavoro. Non si tratta più di impedire all'Ucraina di entrare nella Nato. Ma di creare una nuova nazione che ci protegga dalle manovre occidentali", "esistono due diversi progetti. Il primo, proposto dai politici della Crimea, riguarda la creazione di un governatorato della Tauride che comprenda la regione di Kherson, una parte della regione di Mykolaiv, fino a Zaporizhzhia. Sono territori ormai sotto il nostro controllo. Ovviamente verranno uniti alla Crimea e a Sebastopoli, che è una entità amministrativa separata. Il secondo è la nascita di un Distretto federale crimeano che ingloberebbe gli stessi territori. Oltre al Donbass in entrambi i casi, ovviamente", "nel primo caso si tratta di una amministrazione guidata dalla Crimea. Nel secondo, la nuova regione potrebbe essere guidata direttamente da Mosca", "quel che conta per noi è il Sud e la sua riunificazione in un unico complesso economico e sociale. Come, lo dirà il tempo". (red) 290940 APR 22 

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