da Enrico Corti
| 11:57 (1 ora fa) |
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I regimi, la democrazia, i sergenti e il caporalato
Sul canale satellitare 501 ogni mattina Sky fa la rassegna stampa delle prime pagine dei soli quotidiani Repubblica, Corriere della Sera, Stampa, Sole 24 ore, Messaggero; ovviamente nel gruppo dei quotidiani servi della conservazione e della borghesia, non ci possono essere gli inaffidabili Avvenire, Domani, il Fatto Quotidiano e il Manifesto. Per canto suo l’Unità, nata nel 2024 dopo 80 anni di dignitosa difesa dei lavoratori ora sta operando per essere esclusa persino dal gruppo dei giornali servi della borghesia; diretta dall’errabondo ex compagno di strada Piero Sansonetti, (che tra altre amenità ha definito il giornale “garantista, liberale e cristiano “), si sta impegnandosi alacremente per servire i nuovi capitalisti.
Rete Sky Italia appartiene al 100% a Sky Group, fondato nel 1978 dal magnate australiano Rupert Murdoch (nel 2024 dal patrimonio personale di 17,5 miliardi di dollari, che lo colloca tra i primi trenta ricchi del mondo); impresa poi inglobata nel gruppo americano Comcast; oltre che in Italia, Sky ha il monopolio delle telecomunicazioni in Austria; Germania; Irlanda; San Marino; Svizzera e Vaticano.
Se succede un caso simile in Russia; è chiamato regime di Putin; l’uso dei quotidiani italiani filo borghesi-conservatori governato dal capitalista Murdoch attraverso Sky non è regime imperialistico; è “democrazia occidentale liberale“.
Il plastico esempio antidemocratico è sproporzionalmente ingigantito dalla ridicola-tragica pantomima elettorale statunitense; con due candidati alla presidenza; di cui uno pluricondannato; l'altro nel pieno del declino psichiatrico mentale.
Ma come sempre, come cantava Giorgio Gaber “se non c’erano gli americani a quest’ora noi eravamo europei“; abbiamo così tanto bene copiato dagli Yankee che gente del Nord, quelli che dovrebbero essere i “più su tutto“, vogliono commemorare un pluri condannato come Silvio Berlusconi intestandoli il più grande aeroporto italiano; Berlusconi come Falcone.
Giorgia Meloni non copia; quale militante del caporalato deve ubbidire al sergente Biden alimentando, con il degno socio patriota Matteo Salvini nonché suo vice presidente, il fuoco amico contro l’Europa, da lei definita nel 2015 un “comitato di usurai“; da quando poi si è proposta come mediatrice nella destra europea tra estremisti e moderati, non ha tenuto conto del suo DNA strutturalmente conflittuale privilegiando il suo essere ideologico da regime piuttosto che su quello di rappresentante dell’Italia intera, uscendone così sconfitta su tutto; a partire dagli interessi degli italiani.
L’ultima tegola caduta sulla testa agli “scrittori“ fedeli del regime democratico occidentale è stata l’elezione in Francia; la “notizia“ non è stata la batosta presa dai sovranisti nazional-fascisti; ma l'articolazione caotica presente nel fronte popolare, per poter quindi suggerire la formazione di un nuovo Governo di centro-centro-rosellino; perché il rosso è sempre il male.
Il Fronte Popolare ha proposto il salario minimo garantito; l’abbassamento dell’età pensionabile; il rilancio dei servizi pubblici quali sanità, scuole; l’integrazione effettiva degli immigrati regolari; ecc.; ma ai “tele-scrittori“ questo non interessa; quel che sta cuore a loro sono le forme del potere atte a garantire la propria busta paga, “elargita“ dai vari Murdoch di tutti i ceti dominanti.
90 anni fa, da un carcere fascista Antonio Gramsci ha già scritto; “vendendo la penna o la parola a chi paga meglio, si contribuisce all’inserimento della menzogna nella qualifica professionale del giornalista e nella sua narrazione“.
Enrico Corti
8 luglio 2024
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