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lunedì 8 luglio 2024

Salute, studio: ecco le 5 strategie per la procreazione assistita

 

LUNEDÌ 08 LUGLIO 2024 11.51.14

Salute, studio: ecco le 5 strategie per la procreazione assistita

Salute, studio: ecco le 5 strategie per la procreazione assistita Salute, studio: ecco le 5 strategie per la procreazione assistita Dalla coltura degli embrioni all'approccio freeze-all Roma, 8 lug. (askanews) - La legge 40 sulla Procreazione medicalmente assistita (PMA) ha compiuto 20 anni in Italia, un periodo trascorso fra referendum, divieti cancellati dalla Corte costituzionale e un dibattito ancora acceso. Ma dal punto di vista scientifico, quali sono state le strategie cliniche e di laboratorio che hanno più influito sul crescente successo delle tecniche di PMA in termini di bambini nati (ben 217.000 dal 2004 a oggi, attualmente il 4% delle nascite che avvengono ogni anno nel nostro Paese, dati ISS)? Un esteso studio firmato dal gruppo Genera presentato al 40° Congresso della Società europea di Medicina della riproduzione ed embriologia (ESHRE) in corso ad Amsterdam, mette in evidenza le 5 strategie che hanno contribuito all'aumento progressivo dei nati da PMA in Italia: in media dal 32% nel 2010 al 42% nel 2020, con picchi fra il 70 e l'80% nelle donne 'under 38'. Si tratta delle terapie ormonali personalizzate e mai uguali da donna a donna mirate a ridurre rischio di complicanze, come l'iperstimolazione ovarica, senza però compromettere il risultato; la coltura a blastocisti, cioè portare gli embrioni prodotti in laboratorio al 5-7° giorno di sviluppo, lo stadio più adatto a facilitare poi l'impianto in utero; l'approccio freeze-all, cioè la scelta di congelare i gameti e gli embrioni prima di procedere con il trasferimento, in modo da avere tempo per ottimizzare le condizioni dell'utero materno; il test genetico pre-impianto (PGT) che consente di conoscere lo stato di Salute degli embrioni prima del transfer; e infine, la più recente adozione dell'approccio multiciclo, cioè la sensibilizzazione della coppia a 'non mollare' e a considerare la PMA come un percorso, le cui potenzialità spesso non si concretizzano in un solo tentativo ma, in media, in almeno tre. (Segue) Red/Nav 20240708T115110Z

LUNEDÌ 08 LUGLIO 2024 11.51.20

Salute, studio: ecco le 5 strategie per la procreazione assistita -2-

Salute, studio: ecco le 5 strategie per la procreazione assistita -2- Salute, studio: ecco le 5 strategie per la procreazione assistita -2- Roma, 8 lug. (askanews) - "Nel corso degli ultimi 10 anni, il periodo di tempo che abbiamo preso in considerazione per questo studio - spiega Alberto Vaiarelli, primo autore del paper, ginecologo e coordinatore medico-scientifico del centro Genera di Roma - l'implementazione e la crescente adozione di questi approcci hanno migliorato i risultati della fecondazione in vitro. L'indicatore principale del successo della fecondazione in vitro è il tasso cumulativo di bambini nati, ma ci sono altri risultati da considerare per una valutazione più approfondita dell'efficacia e dell'efficienza del trattamento, compreso il tempo necessario per arrivare ad aver un bambino, il tasso di aborto spontaneo e la prevalenza di gravidanze gemellari. Inoltre, la coppia dovrebbe essere sempre messa nelle migliori condizioni per pensare a un progetto di family planning, puntando ad avere più di un bambino, quando possibile". L'analisi è avvenuta considerando i dati di 6.600 coppie sottoposte a PMA nel centro Genera di Roma. Le coppie sono state divise in 11 gruppi in base all'anno del loro primo trattamento (anni: 2010-2020) e confrontate per verificare la nascita di un bambino entro 3 anni, la prevalenza di aborto spontaneo e di parto gemellare e la prevalenza di parti singoli di più di 2 bambini entro 6 anni. La stimolazione ormonale è avvenuta con protocolli diversi, tutti i pazienti sono stati sottoposti a ICSI (l'inseminazione intracitoplasmatica, ossia la tecnica di laboratorio che consente l'inserimento di un singolo spermatozoo all'interno dell'ovocita maturo) su ovociti freschi, ma con coltura o al 2-3° giorno di sviluppo o a blastocisti (5-7° giorno), trasferimento a fresco o con freeze-all, di embrioni non testati con PGT o testati e risultati cromosomicamente sani (euploidi), trasferimenti di embrioni singoli o multipli. Ne è emerso che, nel corso degli anni, l'adozione delle strategie ipotizzate dagli esperti come le migliori per ottimizzare i tassi di successo è aumentata progressivamente e, da questo, ne è derivato un continuo miglioramento del tasso cumulativo di bambini nati a 3 anni: è aumentato in media dal 32% nel 2010 al 42% nel 2020, con picchi fra il 70 e l'80% nelle donne 'under 38' in caso di normale riserva ovarica. A ciò si accompagna il dimezzamento delle donne che hanno subito un aborto spontaneo (dal 12% a meno del 6%) e un calo delle donne con parto gemellare (dal 7,5% allo 0,5%). "I progressi clinici e di laboratorio - conferma Vaiarelli - hanno migliorato l'efficacia e l'efficienza della fecondazione in vitro nel tempo, soddisfacendo anche il desiderio di pianificazione familiare. Le tecnologie che abbiamo in serbo per il futuro e il miglioramento dei flussi di lavoro ci serviranno per raggiungere l'obiettivo di una riduzione dell'abbandono del trattamento da parte delle coppie. Questo significa concepire la PMA come un percorso, un journey, e non come un singolo tentativo". Red/Nav 20240708T115117Z

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