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martedì 3 ottobre 2023
Raccolta mensile delle ordinanze interlocutorie civili e penali della Corte di Cassazione – Provvedimenti pubblicati nel bimestre Agosto /Settembre 2023. Raccolta mensile delle ordinanze interlocutorie civili e penali della Corte di Cassazione – Provvedimenti pubblicati nel bimestre Agosto /Settembre 2023.
MARTEDÌ 03 OTTOBRE 2023 07.41.47 Ucraina: Kiev presto a corto munizioni con tagli Usa (esperto) = Ucraina: Kiev presto a corto munizioni con tagli Usa (esperto) = (AGI/AFP) - Washington, 3 ott. - Le truppe ucraine saranno presto a corto di munizioni e anche delle attrezzature belliche essenziali per combattere i russi se, in Usa, la destra repubblicana riuscira' a fermare gli aiuti militari statunitensi: e' l'opinione degli esperti consultati dall'agenzia Afp. La Casa Bianca ha ripetuto anche nelle ultime ore che il sostegno di Washington ci sara' "fino a quando necessario" e gli Usa, da quando la Russia ha invaso l'Ucraina nel febbraio 2022, hanno impegnato oltre 43 miliardi di dollari in aiuti a Kiev. Ma adesso tira un vento contrario a Washington: sollecitato dalla destra repubblicana, il Congresso ha rimosso l'ultimo pacchetto di aiuti a Kiev (aiuti per diversi miliardi di dollari) dal ddl concordato da Gop e democratici per evitare lo 'shutdown' del governo statunitense. "Sarebbe devastante per gli ucraini" se gli aiuti statunitensi venissero fermati, ha osservato Mark Cancian, studioso del Center for Strategic and International Studies, che fa una cupa previsione per Kiev. "L'esercito ucraino si indebolira' e poi alla fine forse collassera'", anche se "magari sara' in grado di mantenersi sulla difensiva". "Gli eserciti impegnati nei conflitti hanno bisogno di un flusso continuo di armi, rifornimenti e munizioni per sostituire cio' che viene distrutto e si esaurisce". (AGI)Bia 030741 OCT 23 NNNN
Commissione Europea RETTIFICA del 16/05/2023, n. 1526 Rettifica della direttiva delegata (UE) 2023/1526 della Commissione, del 16 maggio 2023, che modifica la direttiva 2011/65/UE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda un'esenzione relativa al piombo come stabilizzatore termico del cloruro di polivinile impiegato come materiale di base nei sensori utilizzati nei dispositivi medico-diagnostici in vitro ( GU L 185 del 24 luglio 2023) - Pubblicato nel n. L 188 del 27 luglio 2023 (23CE2298)(G. U. n.76 del 28/09/2023 )
REGOLAMENTO del 26/07/2023, n. 1545 Regolamento (UE) 2023/1545 della Commissione, del 26 luglio 2023, che modifica il regolamento (CE) n. 1223/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l'etichettatura delle fragranze allergizzanti nei prodotti cosmetici - Pubblicato nel n. L 188 del 27 luglio 2023 (23CE2266)(G. U. n.76 del 28/09/2023 )
In G.U., serie generale, n. 228 del 29/9/2023 è pubblicato il decreto 26 settembre 2023, recante: "Proroga dei termini di cui all'art. 5, comma 1, del decreto 19 dicembre 2022, concernente «Valutazione in termini di qualita', sicurezza ed appropriatezza delle attivita' erogate per l'accreditamento e per gli accordi contrattuali con le strutture sanitarie»."
MARTEDÌ 03 OTTOBRE 2023 02.14.00
Il Fatto Quotidiano - I birilli atlantisti
I birilli atlantisti » Marco Travaglio T' ultimo audace colpo dei soliti noti è riuscito a resusciI tare in Slovacchia lo sputtanatissimo ex (tre volte) premier Robert Fico, affiliato ai socialisti europei (che ora, siccome havinto le elezioni, vogliono espellerlo), fiero avversario delle armi aKieve dell'Ucraina nella Nato, popolarissimo per lo slogan aprontapresa "Prima gli slovacchi" (e gli altri si fottano). Da quando i geni atlantisti han deciso, giocando a Risiko in casad'altri, che Putin sarebbe caduto a stretto giro per una delle 70 patologie mortali, o per un golpe che avrebbe trasformato la Russia in unademocrazia occidentale, o per l'irresistibile controffensiva ucraina, sono venuti giù come birilli l'atlantista italiano Draghi, l'atlantistafinlandese Marin, l'atlantista olandese Butte, l'atlantista spagnolo Sánchez, gli atlantisti britannici Johnson e Truss. Intanto l'atlantista francese Macron ha perso la maggioranza; l'atlantista tedesco Scholz se la vede bruttissima; l'atlantista per eccellenza Biden non si regge neppure in piedi; in Africa si susseguono un golpe dopo l'altro al grido di "abbasso la Francia, viva Putin"; e in Brasile è tornato Lula, altro nemico giurato delle armi a Kiev e alfiere dei Brics con India, Cina, Russia, Sudafrica e altri sei Paesi (più 4.0 in lista d'attesa) che puntano a scaricare il dollaro. Un trionfo. Anziché domandarsi perché il mondo si ribellaai loro diktat, fare autocriticae cambiare politica, i Buoni perseverano con la tecnica più puerile e suicida che esista: cercano Cattivi lontano da sé e, non trovandoli, se li inventano con paroloni vuoti nell'illusione di esorcizzarli: "Populisti"(aggettivo che si porta su tutto) e "putiniani" (new entry degli ultimi due o tre anni). Draghi fallisce? Ha stato Putin. Le Pen e Mélenchon più votati di Macron? Populisti e putiniani. Trump sopra Biden? Idem. I golpe in Africa? Hastatala Wagner. Fico in Slovacchia? C'è dietro Putin. Il colonialismo occidentale, le auto-sanzioni europee che danneggiano più i sanzionatori del sanzionato, la guerra con tanti padri e nessuna speranza in Ucraina, la miopia ipocrita e destabilizzatrice della Nato (che, sulla pulizia etnica azera contro gli armeni del Nagorno Karabakh, sta con l'aggressore contro gli aggrediti), la sanguinosa e rapinosa resistenza degli Usa al tramonto dell'impero sono le cause che stravolgono i confini del mondo. Ma è vietato parlarne: come se, tacendole, sparissero. Fino al prossimo voto "sbagliato", al prossimo golpe, alla prossima guerra. I Buoni non sbagliano mai e, se il resto del mondo li odia, è perché è cattivo, dunque non esiste perché arrivano sempre i "nostri" a "isolarlo". Come nella vecchia storiella. "Comandante, ho fatto dieci prigionieri! ". "Bravo soldato, portali qui!"."Eh, ma non posso: non mi lasciano venire!".
lunedì 2 ottobre 2023
Yanis Varoufakis, Roger Waters e Stella Assange parlano davanti alla telecamera dopo aver visitato Julian Assange al carcere di Belmarsh, detta anche la Guantanamo britannica. Il fondatore di WikiLeaks rischia una condanna di 175 anni se estradato negli Stati Uniti per aver rivelato crimini di guerra: "Una giusta giustizia significa libertà per Julian Assange"
LA MAPPA DELLE SANZIONI ALL'ONU Le Misure coercitive unilaterali – ha detto il Venezuela all’Onu – sono vere e proprie armi di distruzione di massa, micidiali e generalizzate. I loro effetti devastanti, a tutti i livelli della vita economica e sociale, vengono però occultati da un’apposita propaganda, che presenta le “sanzioni” come “punizioni” individuali, rivolte a soggetti politici o istituzionali di cui si è demolita la credibilità, e che dunque “se le meritano”. Tanto che, gli stessi popoli colpiti, non hanno ben chiaro di cosa si tratti, né l’entità dei danni provocati sulle loro stesse vite. Il ruolo dell’imperialismo e dei suoi apparati ideologici di controllo, infatti, è quello di intorpidire le acque, facendo ricadere le sofferenze provocate ai popoli sui governi che li rappresentano.