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lunedì 22 novembre 2010

"LA NOTIZIA: SICUREZZA,PAURA CONDIZIONA 48,5% ITALIANI"


ZCZC2580/SXB
XCI18875
R CRO S0B QBXB
SICUREZZA: ISTAT, LUCI ACCESE IN UNA CASA SU 4 CONTRO FURTI
STRARTEGIA PIU'UTILIZZATA PORTA BLINDATA,10% HA CANE DA GUARDIA
(ANSA) - ROMA, 22 NOV - Per difendersi dai furti nelle
abitazioni (l'1,1% delle famiglie dichiara di averne subito uno
nella prima casa, lo 0,3% nelle abitazioni secondarie), gli
italiani utilizzano un'ampia gamma di strategie: dai piu'
tradizionali, come i rapporti di buon vicinato, alle tecnologie
piu' avanzate. Circa un quarto delle famiglie, quando esce
lascia le luci accese, soprattutto al Sud dove ad avere
quest'abitudine sono il 27,1% (il dato nazionale e' 23,8%) degli
intervistati dall'Istat per l'indagine 'Furti, vittime e
percezione della sicurezza.
La forma di prevenzione piu' diffusa e' la porta blindata
(nel 46,7% dei casi), segue la richiesta ai vicini di
controllare (39,4%) e il bloccaggio delle finestre (28,4%), le
inferriate (23,2%), e i dispositivi di allarme (19,1%). Meno
diffusi sono i cani da guardia, (ne ha uno il 9.9% del campione)
e le armi da caccia (7,2%) e non (3.8%). Inoltre il 5,9% ha un
servizio di portierato e il 4,7% la vigilanza privata. Oltre o
in alternativa alle strategie di prevenzione c'e' poi un 18.7%
di intervistati che sceglie di assicurarsi contro i furti,
mentre il 15,3% protegge i beni in casa con una cassaforte.

Y12-AU
22-NOV-10 13:54 NNNN

ZCZC
AGI0304 3 CRO 0 R01 /

== LA NOTIZIA: SICUREZZA,PAURA CONDIZIONA 48,5% ITALIANI (ORE 14) =
(AGI) - Roma, 22 nov. - La paura della criminalita' condiziona
le abitudini del 48,5% degli italiani: il 28,9% prova un senso
di forte insicurezza quando esce da solo ed e' buio mentre
l'11,6% non esce mai di casa, ne' da solo ne' in compagnia. E'
lo scenario poco rassicurante disegnato dall'ultimo rapporto
Istat su "Reati, vittime e percezione della sicurezza",
presentato oggi.
L'insicurezza e' piu' diffusa tra le donne (37%),
soprattutto tra le giovanissime di 14-24 anni (47%): a sentirsi
piu' a rischio sono i cittadini del sud del Paese (33,2%), in
particolare quelli della Campania (41,6%). Le preoccupazioni
maggiori si rilevano rispetto alla possibilita' di essere
vittima di una violenza sessuale (42,7%), di subire un furto
nel proprio appartamento (59,3%), un'aggressione o una rapina
(47,6%); minori quelle di subire uno scippo o un borseggio
(48,2%) o il furto dell'auto (43,7%).
Il 19,6% del campione crede che la criminalita' nella zona
in cui abita sia in aumento, il 61,6% giudica che il controllo
delle strade del suo quartiere da parte delle forze dell'ordine
sia "molto" o "abbastanza" riuscito, mentre il 38,4% pensa che
sia effettuato "poco" o per "niente".
Al meridione si registrano piu' rapine, scippi, minacce e
furti di veicoli, al centro nord piu' furti di oggetti senza
contatto, furti nella prima casa, borseggi e furti di
biciclette. Nei 12 mesi precedenti l'intervista, sono stati
vittime di reati il 5,7% degli individui di 14 anni e piu'
(reati contro la proprieta' o reati violenti come minacce,
aggressioni e rapine) e il 16,2% delle famiglie (furti o
tentati furti di veicoli, atti, furti in casa).
Gli autori di scippi, rapine e aggressioni spesso agiscono
da soli, il piu' delle volte sono maschi (86,8% per le
aggressioni, 85,6% per le rapine, 80,7% per gli scippi) e circa
nell'80% dei casi hanno meno di 40 anni. Secondo quanto
riportano le vittime, gli autori sono stranieri nel 30% dei
casi: la certezza che il colpevole non sia italiano pero' si ha
solo nel 9,1% delle aggressioni, nel 2,8% delle rapine e
nell'1,6% degli scippi. (AGI)
Bas
221356 NOV 10

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ZCZC
DIR0213 3 LAV 0 RR1 / DIR

SICUREZZA. ISTAT: ULTIMI 10 ANNI, MENO FURTI MA C'È PIÙ PAURA -2-


(DIRE) Roma, 22 nov. - Per il borseggio, invece, "e' minore la
probabilita' che venga rubato del denaro. Il denaro e' stato
indicato nel 1997-1998 dal 76,3% delle vittime, dal 61,5% nel
2002 e dal 43,3% nel 2008-2009. Questa drastica riduzione e'
probabilmente legata all'aumento dell'uso delle carte bancarie a
parziale discapito dell'uso del denaro liquido e ad una maggiore
attenzione a dove il denaro viene messo nel momento in cui si
prendono i mezzi pubblici da parte della popolazione". Negli anni
e' diminuito "l'uso delle armi nelle rapine, attualmente pari al
24,8%. Nel 2002 raggiungeva il 53,3% e nel 1997-1998 il 51,8%".
La percezione di insicurezza mostra una sostanziale
stabilita', "sebbene continuino a diminuire coloro che si sentono
molto sicuri (dal 24,3% del 1997-1998 al 18,8% del 2008-2009) e
aumentino coloro che non escono mai (dall'8,4% del 1997-1998
all'11,6%), soprattutto tra gli anziani con piu' di 70 anni (dal
33,9 del 1997-1998 al 43,6%)". Aumenta, poi, "la
preoccupazione di subire scippi, borseggi, rapine, aggressioni e
violenze sessuali; il rischio di subire una violenza sessuale
preoccupa piu' della meta' delle donne. Infatti cresce rispetto
al 2002 l'influenza della criminalita' sulle abitudini di vita
dei cittadini (dal 46,3 del 2002 al 48,5% del 2008-2009).
Diminuisce la preoccupazione di subire un furto di auto, ma
peggiora la preoccupazione di subire scippi o borseggi (che
aumenta dal 2002 dal 44,2 al 48,1%), rapine e aggressioni (dal 43
al 47,6%) e soprattutto violenze sessuali (dal 36,3 al 42,7%),
che preoccupano piu' del 50% delle donne". (SEGUE)

(Gas/ Dire)
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ZCZC
DIR0214 3 LAV 0 RR1 / DIR

SICUREZZA. ISTAT: ULTIMI 10 ANNI, MENO FURTI MA C'È PIÙ PAURA -3-


(DIRE) Roma, 22 nov. - E poi ancora emergono, a livello di
territorio, delle differenze. Al Nord e al Centro la percentuale
di cittadini che vedono persone che spacciano droga, diminuita
tra il 1997-1998 e il 2002, e' nuovamente aumentata nel 2008-2009
(dall'11 al 7,6 all'11,6% per il Nord-ovest, dal 7,8 al 5,9 al
7,7% per il Nord-est e dal 9,6 al 7,6 al 10,6% nel Centro). Lo
stesso andamento oscillatorio si presenta di nuovo al Centro
Italia per quanto concerne la presenza di persone che si drogano
(diminuite dal 19,3% del 1997-1998 al 14,9% del 2002 per poi
aumentare al 16% nel 2008-2009) e al Sud per gli atti di
vandalismo (dal 35,3 al 27,7 al 30,4%).
L'Istituto, infine, evidenzia come negli ultimi 10 anni sia
migliorato il giudizio sul lavoro delle forze dell'ordine. Il
lavoro svolto dalle forze dell'ordine viene giudicato "in modo
piu' positivo (il 38,4% si dichiara poco o per niente soddisfatto
del loro lavoro rispetto al 42,2% del 1997-1998 e al 36,2% del
2002)". Cresce, invece, l'uso di strategie di difesa dei
cittadini. "Aumenta l'uso delle strategie di difesa meccaniche ed
elettroniche (la porta blindata dal 36,6% del 1997-1998, al 40,8%
del 2002 e al 46,7% del 2008-2009, il bloccaggio alle finestre
dal 21,9 al 26,4 e al 28,4%, il dispositivo di allarme dal 13,4
al 16 e al 19,1%); diminuisce il possesso di cani da guardia (dal
14,3% all'11,8% al 9,9%) e l'utilizzo del servizio di portierato
condominiale o del custode (dall'8,9 al 7,1 al 5,9%).

(Gas/ Dire)
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ZCZC
DIR0212 3 LAV 0 RR1 / DIR

SICUREZZA. ISTAT: ULTIMI 10 ANNI, MENO FURTI MA C'È PIÙ PAURA
MIGLIORA GIUDIZIO SU FORZE ORDINE, AUMENTA CHI NON ESCE MAI.

(DIRE) Roma, 22 nov. - Negli ultimi 10 anni, rispetto
all'indagine condotta dall'Istat nel 1997/98, diminuiscono i
furti, aumenta la paura di subire scippi, aggressioni e
soprattutto violenze sessuali (preoccupa piu' della meta' delle
donne). È quanto emerge dal rapporto dell'Istat 'Reati, vittime,
percezione della sicurezza', riguardante gli anni 2008-2009,
presentato oggi dall'Istituto.
Rispetto all'indagine del 1997-1998 "alcuni reati evidenziano
una netta diminuzione, si tratta del furto nell'abitazione
principale (dal 2,1 del 1997-1998 all'1,1% del 2008-2009), il
furto di automobili (dal 3,6 all'1,7%), il furto di oggetti dai
veicoli (dal 4 al 2,1%) e il maltrattamento e furto di animali
(dal 4,2 al 2,6%). L'unico reato in aumento e' il furto di
bicicletta (nel 1997-1998 era pari a 3,1%, 2,5% nel 2002 e 3,8%
nel 2008-2009)".
Rispetto al tipo di oggetti rubati "mentre nel 2002" rispetto
alla precedente indagine, "vi era stato una forte crescita dei
furti di cellulari, dovuta anche alla crescita del numero di
cellulari, l'ultima indagine ha fatto registrare una diminuzione
del loro furto, almeno per quanto riguarda il furto di oggetti
personali senza contatto (dal 22,2 al 15,6%), forse perche' il
cellulare rappresenta uno di quegli oggetti che ora piu' che mai
e' in uso portare sempre con se'". (SEGUE)

(Gas/ Dire)
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ZCZC2916/SXB
XCI19336
R CRO S0B QBXB
SICUREZZA: ISTAT, ALTA LA PERCENTUALE DI REATI 'SOMMERSI'
PIU' DENUNCIATI RAPINE E FURTI INGENTI
(ANSA) - ROMA, 22 NOV - Il numero di reati 'oscuri', quelli
cio' normalmente non rilevati perche' non denunciati, e' alto.
Lo dice l'Istat che ha compiuto un'indagine su 'Furti, vittime e
percezione della sicurezza', per stimare il 'sommerso' e fare un
quadro sulla preoccupazione dei cittadini.
La percentuale di denuncia - spiega l'Istituto di statistica
- varia per tipo di reato e generalmente i reati consumati
vengono denunciati piu' spesso rispetto ai tentati. Cosi' i
furti di assegni e carte bancari, quelli relativi ai veicoli,
per i quali la denuncia e' funzionale anche al risarcimento
assicurativo, le rapine e i furti in abitazioni.
I furti consumati di veicoli vengono denunciati nel 96,7% dei
casi per i camion, nell'88,6 per le auto, nell'86,6 per le moto.
Sono inoltre denunciate il 75,6 delle rapine e il 74,2% dei
furti in abitazione. Le denuncia per scippi e borseggi sono
fatte solo in circa la meta' dei casi. Raramente si sporge
denuncia per minacce (27,6% dei casi), aggressioni (19), tentate
rapine (15,1), furti di oggetti esterni all'abitazione (12,8%).
Fattori importanti che spingono a denunciare sono:
l'ammontare delle perdite economiche (quando il valore dei beni
rubati supera i 500 euro la rapina viene denunciata nel 90 per
cento dei casi), le ferite (la percentuale di denunce in seguito
all'aggressione raggiunge il 53,6) e il tipo di beni rubati.

Y12-AU
22-NOV-10 14:26 NNNN


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