Sciopero generale 12 dicembre, adesione anche dal Pd e Prc
L'Aquila, 10 dic 2011 - I consiglieri regionali del Gruppo Consiliare
del Pd Abruzzo parteciperanno allo sciopero generale unitario indetto
dalle Organizzazioni Sindacali Cgil, Cisl e Uil previsto per il 12
dicembre prossimo.
«Auspichiamo che il Governo ed il Parlamento raccolgano le istanze dei sindacati per migliorare questa manovra - specificano in una nota - Gli italiani si attendono più equità. Il gruppo del Pd si rivolge in modo particolare affinchè in Parlamento siano previste modifiche al Decreto Legge che tendano ad una chiara lotta all'evasione fiscale, ad una tassazione maggiore dei capitali rientrati dall'estero ed alla introduzione di un imposta patrimoniale. Vanno invece rivisti i provvedimenti nei confronti delle pensioni ed eliminata l'Ici sulla prima casa».
I consiglieri del Pd ritengono inoltre che il non aver aumentato l'aliquota Irpef sui redditi superiori ai 55 mila euro è stato un errore a cui va posto un rimedio.
La manovra dovrà prevedere misure rivolte all'occupazione e al sostegno alle imprese. Non si possono chiedere sacrifici ai cittadini senza avere un programma di ripresa economica.
ANCHE RIFONDAZIONE COMUNISTA ABRUZZO ADERISCE - «Rifondazione Comunista Abruzzo fa appello alle lavoratrici e ai lavoratori abruzzesi affinché aderiscano allo sciopero generale per 8 indetto dalla FIOM-CGIL, e partecipino ai presidi di CGIL-CISL-UIL previsti davanti alle Prefetture di Chieti e Pescara». Questo si legge nel comunicato di marco Fars, segretario regionale di Prc.
«La manovra del governo Monti è una stangata in totale continuità con le politiche di Berlusconi. Graverà sulla media delle famiglie per 635 euro. Sommato alle manovre di Berlusconi di luglio e agosto, l’impatto su ogni famiglia raggiungerà nel quadriennio 2011-2014, i 6.400 euro. La manovra colpisce sempre gli stessi, e salvaguarda sempre gli stessi. Colpisce le lavoratrici e i lavoratori, i pensionati, i giovani. Salvaguarda i grandi patrimoni, i grandi speculatori, i grandi evasori».
«E’ vergognoso l’intervento sulle pensioni. Un lavoratore nato nel ’52 con 36 anni di contributi, andrà in pensione 5 anni più tardi. Se nel frattempo viene licenziato, chi lo riassume? E come campa? Di fatto si aboliscono le pensioni di anzianità, senza neppure tutelare chi si è rotto la schiena facendo lavori duri. E’ inaccettabile tagliare ancora su Regioni ed Enti Locali. Si tagliano altri 5 miliardi da subito, 6,5 dal 2012. Sono tagli agli asili nido, alla non autosufficienza, alle politiche abitative e del lavoro. E’ messa in discussione sempre di più la sanità pubblica, già colpita da tagli per 13 miliardi al 2014».
«E’ inaccettabile che si varino nuove privatizzazioni. Contro 27 milioni di italiani che hanno votato al referendum contro le privatizzazioni dell’acqua e dei servizi pubblici locali, si va avanti su quella strada. Monti in Europa si schiera con la Merkel contro la sola vera possibilità di combattere la speculazione, che passa dall’obbligo per la BCE di acquistare direttamente i titoli di stato dei paesi membri come fa la FED negli USA. In Italia si schiera con i ricchi contro il lavoro. La manovra è iniqua e recessiva: peggiorerà la crisi, e ci porterà al dramma della Grecia».
Il 12 dicembre scioperiamo per 8 ore, blocchiamo il paese e obblighiamoli a cambiare, uniamo la sinistra a partire dall’opposizione al governo Monti.
Foto Ansa
«Auspichiamo che il Governo ed il Parlamento raccolgano le istanze dei sindacati per migliorare questa manovra - specificano in una nota - Gli italiani si attendono più equità. Il gruppo del Pd si rivolge in modo particolare affinchè in Parlamento siano previste modifiche al Decreto Legge che tendano ad una chiara lotta all'evasione fiscale, ad una tassazione maggiore dei capitali rientrati dall'estero ed alla introduzione di un imposta patrimoniale. Vanno invece rivisti i provvedimenti nei confronti delle pensioni ed eliminata l'Ici sulla prima casa».
I consiglieri del Pd ritengono inoltre che il non aver aumentato l'aliquota Irpef sui redditi superiori ai 55 mila euro è stato un errore a cui va posto un rimedio.
La manovra dovrà prevedere misure rivolte all'occupazione e al sostegno alle imprese. Non si possono chiedere sacrifici ai cittadini senza avere un programma di ripresa economica.
ANCHE RIFONDAZIONE COMUNISTA ABRUZZO ADERISCE - «Rifondazione Comunista Abruzzo fa appello alle lavoratrici e ai lavoratori abruzzesi affinché aderiscano allo sciopero generale per 8 indetto dalla FIOM-CGIL, e partecipino ai presidi di CGIL-CISL-UIL previsti davanti alle Prefetture di Chieti e Pescara». Questo si legge nel comunicato di marco Fars, segretario regionale di Prc.
«La manovra del governo Monti è una stangata in totale continuità con le politiche di Berlusconi. Graverà sulla media delle famiglie per 635 euro. Sommato alle manovre di Berlusconi di luglio e agosto, l’impatto su ogni famiglia raggiungerà nel quadriennio 2011-2014, i 6.400 euro. La manovra colpisce sempre gli stessi, e salvaguarda sempre gli stessi. Colpisce le lavoratrici e i lavoratori, i pensionati, i giovani. Salvaguarda i grandi patrimoni, i grandi speculatori, i grandi evasori».
«E’ vergognoso l’intervento sulle pensioni. Un lavoratore nato nel ’52 con 36 anni di contributi, andrà in pensione 5 anni più tardi. Se nel frattempo viene licenziato, chi lo riassume? E come campa? Di fatto si aboliscono le pensioni di anzianità, senza neppure tutelare chi si è rotto la schiena facendo lavori duri. E’ inaccettabile tagliare ancora su Regioni ed Enti Locali. Si tagliano altri 5 miliardi da subito, 6,5 dal 2012. Sono tagli agli asili nido, alla non autosufficienza, alle politiche abitative e del lavoro. E’ messa in discussione sempre di più la sanità pubblica, già colpita da tagli per 13 miliardi al 2014».
«E’ inaccettabile che si varino nuove privatizzazioni. Contro 27 milioni di italiani che hanno votato al referendum contro le privatizzazioni dell’acqua e dei servizi pubblici locali, si va avanti su quella strada. Monti in Europa si schiera con la Merkel contro la sola vera possibilità di combattere la speculazione, che passa dall’obbligo per la BCE di acquistare direttamente i titoli di stato dei paesi membri come fa la FED negli USA. In Italia si schiera con i ricchi contro il lavoro. La manovra è iniqua e recessiva: peggiorerà la crisi, e ci porterà al dramma della Grecia».
Il 12 dicembre scioperiamo per 8 ore, blocchiamo il paese e obblighiamoli a cambiare, uniamo la sinistra a partire dall’opposizione al governo Monti.
SCIOPERO NAZIONALE/ Lunedì 12 dicembre, escluso il trasporto pubblico locale e quello ferroviario
sabato 10 dicembre 2011
Lunedì
12 dicembre, in occasione dello sciopero nazionale dei lavoratori
indetto dai sindacati Cgil. Cisl e Uil, aderisce anche il settore dei
trasporti. Con alcune eccezioni, in primis quella che crea più disagi ai
cittadini, il trasporto pubblico locale. Domani sera intanto incontro
urgente, dei sindacati con il capo del governo proprio per cercare di
venire incontro alle richieste sindacali di modifiche di alcuni punti
della manovra, giudicati non equi e motivo dell'agitazione sindacale.
Agitazione che per la prima volta dopo molti anni rivede le tre sigle
Cgil, Cisl e Uil di nuovo insieme dopo che per molto tempo la Cgil aveva
manifestato singolarmente. In caso di conferma dello sciopero,
l'adesione dei lavoratori sarà ovviamente altissima, ma i sindacati
della categoria trasporti, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, hanno
già fatto sapere che dal fermo del lavoro saranno esclusi i lavoratori
del trasporto pubblico essenziale, che devono sottostare alla
regolamentazione della legge sullo sciopero. Nel dettaglio, lo sciopero
non si effettua "nel trasporto aereo, nel trasporto pubblico locale,
ferroviario e marittimo. Sono escluse anche le attività di soccorso
stradale e dell’Anas. Aderisce alla protesta di tre 3 ore il personale
dei porti, delle autostrade, dell’autonoleggio, del trasporto merci e
della logistica, delle autoscuole e pratiche automobilistiche, del
trasporto funebre e degli impianti a fune". Qualche disagio ci sarà
ovviamente, anche perché è già successo in passato che in caso di
manifestazioni nazionali dei lavoratori, aderissero spontaneamente e
indipendentemente diversi lavoratori dei trasporti pubblici. Inoltre le
modalità dello sciopero, come sempre nel caso dei mezzi pubblici, si
effettuano con orari diversi per ogni città, i quali al momento non sono
ancora stati indicati: "Le modalità dello sciopero sono stabilite a
livello locale” dice il comunicato sindacale. Tenendo poi conto che un
vero e proprio sciopero dei lavoratori dei mezzi pubblici ci sarà invece
i prossimi 15 e 16 dicembre. E allora sì che ci saranno i disagi,
quelli veri. Come detto, dietro alal manifestazione unitaria di luendì
12 dicembre c'è la protesta delle organizzazioni contro diversi punti
della manovra Monti anti crisi, giudicata di colpire le fasce più deboli
dei cittadini. In particolare i sindacati chiedono che sia rivista la
riforma previdenziale.