SICUREZZA: CISAL FPC, FOLLE TAGLIARE 5.000 UNITA' IN POLIZIA PENITENZIARIA
Lettera del sindacato ai ministri Orlando e Alfano
Roma, 11 apr. (Adnkronos/Labitalia) - "Nell' ambito dei lavori dei
gruppi di lavoro istituiti presso il ministero dell' Interno ai fini
dell' attuazione della delega relativa alla revisione degli ordinamenti
e dei ruoli delle Forze di Polizia, è emersa la previsione di un
taglio di circa 5.000 unità agli organici della polizia penitenziaria.
La notizia, se confermata, ci lascia allibiti e sconcertati: in un
momento delicatissimo per il Paese, dove alle crescenti tensioni
sociali interne causate dalla gravissima crisi economica si sono
aggiunte le ombre sinistre della minaccia terroristica internazionale,
una scelta simile appare semplicemente folle". Così Paola Saraceni,
segretario generale della Cisal Fpc, in una lettera indirizzata ai
ministri della Giustizia e dell' Interno, Andrea Orlando e Angelino
Alfano, e alla presidente della Rai, Monica Maggioni.
"Ci sembra che il taglio agli organici della polizia penitenziaria ben
si armonizzi con quanto agito finora da questo governo -prosegue
Saraceni- che si è contraddistinto per aver operato consistenti tagli
alle risorse da destinare alle forze dell' ordine, che stanno
determinando un loro sostanziale depotenziamento, con il conseguente
progressivo svilimento della loro stessa funzione istituzionale,
quella di garantire l' ordine e la sicurezza del Paese, tutelando la
libertà e i diritti dei cittadini, in special modo dei più deboli".
"In questo quadro fosco e allarmante, ben si colloca allora quanto
abbiamo visto mercoledì sera su una delle reti Rai", prosegue la Cisal
Fpc riferendosi "alla puntata del 6 aprile con protagonista il figlio
del boss dei boss, Salvatore Riina, presentato come un prestigioso
scrittore in quanto autore di una sua biografia, della quale
francamente nessuno sentiva la mancanza". (segue)
(Map/Adnkronos)
ISSN 2465 - 1222
11-APR-16 14: 27
SICUREZZA: CISAL FPC, FOLLE TAGLIARE 5.000 UNITA' IN POLIZIA PENITENZIARIA (2)
(Adnkronos/Labitalia) - "Nel suo testo, il novello Manzoni ha
celebrato la sua infanzia e il rapporto con cotanto padre, colmando
finalmente una enorme lacuna all' interno della letteratura italiana.
Peccato però che di Riina e di mafia siano morte decine? Centinaia?
Migliaia? di persone, dai comuni cittadini, agli appartenenti alle
forze dell' ordine, ai magistrati, ai politici", rimarca Saraceni.
"Peccato, che in nome di quel sacrosanto diritto di cronaca, siano
stati offesi e feriti tantissimi nostri concittadini, peraltro,
utilizzando il mezzo pubblico al quale tutti versiamo una gabella
annuale, a questo punto ancor più iniqua e odiosa", spiega Saraceni.
"Quale messaggio è stato lanciato alle giovani generazioni, come si
può parlare di cultura della legalità, di riscatto del Mezzogiorno
dalle mafie, quando poi assistiamo a questa stupro delle nostre
coscienze?", conclude Saraceni.
(Map/Adnkronos)
ISSN 2465 - 1222
11-APR-16 14: 27
Nessun commento:
Posta un commento