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domenica 8 settembre 2019

>ANSA-BOX/ Maggioranza prepara exit strategy su commissioni Lega


DOMENICA 08 SETTEMBRE 2019 17.09.08


>ANSA-BOX/ Maggioranza prepara exit strategy su commissioni Lega

ZCZC2606/SXA XPP00600_SXA_QBXB R POL S0A QBXB >ANSA-BOX/ Maggioranza prepara exit strategy su commissioni Lega Ipotesi dimissioni di massa per cambio presidenti. Nodo Copasir (di Serenella Mattera) (ANSA) - ROMA, 8 SET - Saranno due leghisti, Claudio Borghi e Alberto Bagnai, a dirigere le "danze" della manovra in Parlamento: da presidenti delle commissioni Bilancio della Camera e Finanze del Senato, incideranno su sedute e calendario. E la cosa preoccupa non poco la nuova maggioranza. Che gia' pensa alle contromisure. Tanto che e' pronta una "exit strategy", l'idea di dimissioni di massa dei membri in commissione di M5s, Pd e Leu: una mossa da usare, se servira', per sostituire i due. I presidenti di commissione non possono essere sfiduciati o cambiati prima della meta' della legislatura: i leghisti oggi in carica, lo resteranno fino alla fine del 2020. Ma ci sarebbe - sulla base di alcuni precedenti - una possibilita' di appellarsi ai presidenti delle Camere, nel caso in cui un presidente rifiuti una leale collaborazione o addirittura ostacoli i lavori. La mossa sarebbe dirompente e dunque al momento l'idea e' stata elaborata e messa in un cassetto. Come "extrema ratio" si potrebbero far dimettere dalla commissione tutti i parlamentari di M5s, Pd e Leu, per poi rivolgersi al presidente della Camera (o del Senato) perche' ricostituisca la commissione e la riconvochi per l'elezione del nuovo presidente, espressione della maggioranza giallorossa. Se accadra', e' tutto da vedere. Una staffetta alla guida di alcune commissioni e' intanto destinata a essere innescata dalle nomine di governo, che entro venerdi' dovrebbero essere completate con i nuovi sottosegretari. Dovra' essere sostituito (magari con un Dem) il questore della Camera Federico D'Inca' (M5s). E al Pd, che ad ora non presiede alcuna commissione, il M5s potrebbe cedere alcune presidenze rimaste vacanti: per la Lavoro del Senato, lasciata libera da Nunzia Catalfo, si citano Tommaso Nannicini o Annamaria Parente. Il nodo piu' spinoso e' poi il Copasir, la commissione parlamentare per la Sicurezza della Repubblica. Lorenzo Guerini, neo ministro della Difesa, lascera' il posto a un esponente di opposizione. E Matteo Salvini - ma dalla Lega definiscono prematuro parlarne - aspirerebbe a quell'incarico. In teoria si potrebbe, anche se da prassi in questa legislatura l'incarico spetterebbe a un deputato (nel 2009 al senatore Rutelli successe il deputato D'Alema). Ma l'ipotesi Salvini non e' ammissibile, protesta da Leu Nicola Fratoianni, visto che e' ancora aperto il "caso Russia". Alla fine, secondo fonti Dem, la scelta dovrebbe ricadere su un esponente di Fi o Fdi. (ANSA). MAT 08-SET-19 17:08 NNNN 

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