VENERDÌ 25 NOVEMBRE 2022 06.51.02
Manovra, Landini: sbagliata, colpisce poveri e aumenta precarietà
Manovra, Landini: sbagliata, colpisce poveri e aumenta precarietà Manovra, Landini: sbagliata, colpisce poveri e aumenta precarietà Leader Cgil a La Stampa: premia evasori e aumenta iniquità fiscale Roma, 25 nov. (askanews) - "È una manovra sbagliata. E se così rappresenta la destra, anche la destra è sbagliata". Il segretario del Cgil Maurizio Landini in un'intervista a La Stampa, boccia in toto la manovra e preannuncia una mobilitazione "nel giro di poche settimane e con creatività". "Non sono andati a prendere i soldi dove i soldi ci sono" aggiunge Landini "questa è una manovra che colpisce i più poveri e accresce la precarietà reintroducendo i voucher... premia gli evasori e con la Flat Tax aumenta l'iniquità del sistema fiscale", Inoltre "non interviene sulla pandemia salariale e non aiuta chi ha bisogno di lavorare". "Non sostiene la sanità, la scuola e il trasporto locale. Non modifica la legge Fornero. Cambia il meccanismo di indicizzazione in essere per le pensioni, senza consultarci. È priva di una strategia di politica industriale ed energetica capace di affrontare la riconversione digitale e verde". "Proprio perché il momento è uno dei più difficili di sempre, abbiamo proposto al governo che con questa legge finanziaria si avviassero riforme vere, coinvolgendo il mondo del lavoro, ragionando su interventi fondati su qualità e sicurezza sul lavoro, su nuove politiche di sviluppo. Non sulla precarietà.C'è stato un incontro e un impegno a valutare le nostre proposte. Poi sono arrivati dei provvedimenti decisi senza sentire la nostra opinione" dice il segretario della Cgil. "Le misure della legge di Bilancio muovono in una direzione diversa dai bisogni reali. Delineano l'arretramento del nostro paese. Nel momento in cui bisogna unire, loro propongono l'autonomia differenziata. Quando servirebbe fraternità e solidarietà, cancellano il Reddito di cittadinanza e premiano gli evasori". Sul taglio del cuneo "si proroga la decontribuzione già ottenuta con il governo Draghi. Sembrano Totò che vende la Fontana di Trevi". E prosegue "Avevamo proposto di detassare gli aumenti nei contratti nazionali, e di assegnare loro attraverso la via legislativa un valore generale sancendo così un salario minimo e diritti normativi per tutte le forme di lavoro. Non c'è traccia di tutto ciò. Invece ecco i voucher. E la Flat Tax: a parità di reddito un dipendente paga il 43 per cento e un autonomo il 15 per cento". "È una cultura sbagliata, uno schiaffo in faccia a chi ha pa- gato le tasse. Se vogliamo offrire più diritti e più sanità, il fisco deve essere giusto... Non hanno dichiarato guerra agli evasori. Siamo ancora ai condoni mascherati. Così il paese arretra. Combattere l'evasione vuol dire tracciare tutti i pagamenti e non invece aumentare la circolazione del contante". "In questo Paese si è fatta una battaglia contro i voucher. Avevamo raccolto milioni di firme per abrogarli. Di fatto ora si torna alla liberalizzazione. Questo implica che nell'agricoltura, nel turismo e nei servizi, si sostituisce il lavoro contrattuale e garantito con un semplice voucher. Si au- menta la precarietà! E quando una persona deve costruirsi un percorso pensionistico con forme di lavoro sottopagate vuole dire che non avrà la pensione. Questi tornano indietro. Riportano le persone e il lavoro a essere una merce che può essere comprata e venduta!". "Bisognerebbe riconoscere alle donne che hanno avuto dei figli un anno di contributi per figlio, come se avessero lavorato. Cambiare il requisito dell'Opzione donna è discriminatorio. La maternità è una scelta libera che non può essere penalizzata". Su quota 103 "una grande presa in giro. Si va da quota 100 a 103, e la riforma Fornero è sempre lì, uguale a prima. Addirittura, adesso incentivano chi in pensione non vuole andare". Inoltre "si è modificato il meccanismo di indicizzazione delle pensioni, senza alcun confronto preventivo coi sindacati. Lo Stato risparmia 3,5 miliardi mentre sono dieci anni che chiediamo un meccanismo di indicizzazione per tutelare il valore reale dei vitalizi. Con il governo Draghi ciò era stato deciso. Questo governo peggiora la situazione". E ancora "ridurre la spesa per la sanità pubblica vuol dire avere in testa di aprire a quella privata. Si mette in dubbio la tenuta delle singole regioni che hanno speso di più durante la pandemia e rischiano di dover tagliare i servizi". "Sono preoccupato perché vedo a rischio la tenuta democratica del Paese. Quando il 40 per cento dei cittadini non va a votare, vuol dire che quasi metà Paese non si sente rappresentato. Dobbia-mo tornare a occuparsi delle persone come non è stato fatto negli ultimi anni. Il governo ha il diritto di governare, l'opposizione deve fare il suo dovere. Io faccio il sindacato e voglio che il governo ci ascolti. Ora non resta altra strada che mobilitarsi. Nei prossimi giorni proporremo queste valutazionia Cisl e Uil. Considereremo tutte le iniziative necessarie a sostegno delle nostre richieste per apportare i cambiamenti necessari". Bea 20221125T065102Z
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