LE SINISTRE PRIORITA’
Come ripetutamente reso noto, in Italia l’affluenza alle urne elettorali è stata del 92,19% nel 1948; precipitata poi al 63,91% nel 2022. Con il 36,09% di astensione al voto degli italiani alle elezioni politiche del 25 settembre u. s., caratterizzate dall’astensione del 45% della classe operaia; in Italia la “democrazia made in ovest “, (di destra o di “sinistra istituzionale “) ha raggiunto il suo apice interpretativo ella modernità sistematicamente disuguagliante e conservatrice.
Da tempo presso la Commissione Affari Costituzionali della Camera sono fermi decine di progetti di legge per la modifica dell’attuale legge elettorale, sostanzialmente miranti al recupero della proporzionalità. A sostegno di questa importante esigenza; sono state elaborate alcune Mozioni, che il sottoscritto ha diligentemente firmato e fatto sottoscrivere da altri.
In considerazione dell’attuale situazione politico-istituzionale; che quasi sicuramente vedrà Governo e Parlamento impegnati o boicottare qualsiasi proposta di riforma elettorale; al fine di evitare che le mozioni divenissero carta straccia ci si è permessi di suggerire una valutazione sulla possibilità di perseguire la via della Proposta di Legge di Iniziativa Popolare; proponendo ai promotori delle mozioni di costituire un ristretto comitato composto da giuristi, studiosi e politici incaricati di redigere un articolato disegno di legge compatibile con lo schema di iniziativa popolare; da gestire poi organizzativamente per la raccolta delle firme come previsto dall’Articolo 71 della Costituzione; (Il popolo esercita l'iniziativa delle leggi, mediante la proposta di un progetto di legge redatto in articoli presentata da almeno cinquantamila elettori); e dagli Articoli 48 e 49 della Legge 25 maggio 1970. Ciò dovrebbe evidente valere per i coordinamenti difensori della Costituzione.
In continuità della recitazione in corso sulla commedia della democrazia “made in ovest “, gli attori stanno lontani dalla tana del suggeritore e lo stesso non ha saputo ben farsi comprendere sul da farsi; conseguentemente la risposta più logica è stata “una cosa alla volta; per adesso è più importante l'autonomia (delle Regioni?); poi si vedrà “. Le non risposte si possono purtroppo annoverare al limite della educazione civile e in dispregio della minima solidarietà civile dovuta; sociale e generazionale.
Elementare Watson (S. H.); è la conferma che attualmente “democrazia“ sta per supremazia dei pochi dominanti, per classe economica o per ceto, con passività altezzosa e silenzioso snobismo di coloro che per coscienza sociale dovrebbero fare; ma non fanno in quanto, al di là del formalismo dialettico improduttivo di azioni contrastanti, sono immersi loro malgrado nel sistema. Siamo così tutti prigionieri del formalismo istituzionale conservativo del materialismo non di Marx ma di Monroe, che per sua natura è sostanzialmente nemico del cambiamento. I lavoratori astensionisti possono pazientemente attendere una nuova liberazione; sempre nella speranza di poter partecipare in qualche modo sulle sorti e il destino del nostro paese.
Enrico Corti
25 novembre 2022.
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