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mercoledì 5 gennaio 2011
INCENDI: FIAMME DANNEGGIANO VILLA GIUDICE CLEMENTINA FORLEO
=
(AGI) - Brindisi, 5 gen. - Un incendio ha danneggiato
gravemente la villa, sulla strada tra Francavilla Fontana (Br)
e Sava (Ta), del giudice Clementina Forleo. Il rogo e'
divampato la scorsa notte, intorno all'1, e sul posto sono
intervenute quattro squadre dei Vigili del Fuoco. Accertamenti
sono in corso sulle cause dell'incendio.(AGI)
br1/Tib
050923 GEN 11
NNNN
Puglia/ Incendio danneggiano villa giudice Clementina Forleo
Il rogo questa notte vicino Francavilla Fontana nel brindisino
Roma, 5 gen. (TMNews) - Un incendio divampato la scorsa notte ha
danneggiato gravemente la villa del giudice Clementina Forleo
sulla strada tra Francavilla Fontana e Sava, in provincia di
Taranto.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco. Al momento non si
conoscono le cause dell'incendio e sono i corso accertamenti.
Nes
051013 gen 11
BRINDISI: IN FIAMME MASSERIA DEL GIUDICE CLEMENTINA FORLEO =
Brindisi, 5 gen. - (Adnkronos) - Un incendio ha interessato
questa notte, a partire dall'una, la masseria di proprieta' del
giudice Clementina Forleo, in servizio a Milano, che si trova sulla
strada provinciale tra Francavilla Fontana e Sava, tra le province di
Brindisi e Taranto.
Sul posto hanno operato varie squadre dei vigili del fuoco. Al
momento una squadra del distaccamento di Francavilla e' ancora
impegnata sul posto, segno che i danni sono stati notevoli. Nella
notte hanno lavorato a supporto anche i vigili del fuoco di Brindisi.
Nel 2005 entrambi i genitori della giudice Forleo persero la
vita in un incidente stradale, sempre nelle campagne di Francavilla.
Sulla natura di quello e di altri episodi la giudice Forleo ha sempre
manifestato forti sospetti e dubbi.
(Pas/Zn/Adnkronos)
05-GEN-11 10:19
NNNN
INCENDI: FIAMME DANNEGGIANO VILLA GIUDICE CLEMENTINA FORLEO (2)=
(AGI) - Brindisi, 5 gen. - A quanto si e' appreso, la villa da
due anni era stata data il locazione a un imprenditore agricolo
di Manduria (Ta), che sempre la scorsa notte ha subito
l'incendio della sua azienda, a Manduria. Anche la polizia sta
indagando sui due incendi, che hanno causato danni
ingenti.(AGI)
ta2/Tib
051038 GEN 11
NNNN
Puglia/ Incendio danneggiano villa giudice Clementina Forleo -2-
Attualmente Gip a Cremona dopo caso Unipol-Bnl
Roma, 5 gen. (TMNews) - Il giudice Clementina Forleo, attualmente
gip a Cremona dopo un lungo periodo di lavoro a Milano da cui
stata trasferita dopo essersi occupata del caso Unipol-Bnl.
Nel 2005 entrambi i genitori della giudice Forleo persero la vita
in un incidente stradale, sempre nelle campagne di Francavilla
Fontana.
Nes
051042 gen 11
INCENDIO IN VILLA GIP FORLEO A BRINDISI,VITTIMA IMPRENDITORE
IMMOBILE ERA IN AFFITTO DA DUE ANNI. FORSE MATRICE DOLOSA
(ANSA) - BRINDISI, 5 GEN - Un vasto incendio si e'
sviluppato la notte scorsa nella masseria 'Visciglia'
di proprieta' del giudice brindisino Clementina Forleo, in
servizio presso l'ufficio gip del tribunale di Cremona. La
masseria, adiacente ad una villa sempre di proprieta' della
famiglia Forleo, si trova lungo la provinciale Francavilla
Fontana-Sava, nel brindisno.
In realta' - viene evidenziato - la masseria da due anni e'
in affitto ad un noto imprenditore agricolo di Manduria
(Taranto) che, sempre la notte scorsa, ha subito un altro
attentato incendiario, ma ancor piu' serio, ai danni della sede
principale della sua azienda di Manduria. Gli investigatori
parlano di attentato perche' i due roghi sono stati appiccati
quasi contemporaneamente.
Sul posto sono intervenuti quattro mezzi dei vigili del
fuoco, tre del distaccamento di Francavilla Fontana ed uno del
comando provinciale di Brindisi. I vigili del fuoco sono ora al
lavoro a Manduria per spegnere le fiamme sviluppatesi
nell'azienda agricola dell'imprenditore. Sulla vicenda indagano
i carabinieri di Francavilla Fontana e la polizia di Taranto.
(ANSA).
B19-BU
05-GEN-11 10:49 NNNN
COMANDO GENERALE DELLA GUARDIA DI FINANZA - Concorso pubblico, per esami, per l'ammissione di cinquantatre allievi ufficiali del ruolo normale al primo anno del 111° corso dell'Accademia della Guardia di finanza, per l'anno accademico 2011/2012. (GU n. 1 del 4-1-2011 ) - CONCORSO (scad. 3 febbraio 2011) -
martedì 4 gennaio 2011
DECRETO 30 novembre 2010 Aggiornamento delle norme di sicurezza per il trasporto marittimo di carichi solidi alla rinfusa e delle procedure amministrative per il rilascio dell'autorizzazione all'imbarco e trasporto marittimo e per il nulla osta allo sbarco. (Decreto n. 1340/2010). (10A15119) (GU n. 1 del 3-1-2011 - Suppl. Ordinario n.1)
DELIBERAZIONE 13 maggio 2010 Piano nazionale della sicurezza stradale (Articolo 32, legge n. 144/1999). 4° e 5° programma di attuazione. (Deliberazione n. 56/2010). (10A15737) (GU n. 1 del 3-1-2011 )
IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA Visto l'art. 32 della legge 17 maggio 1999, n. 144, che - al fine di ridurre il numero e gli effetti degli incidenti stradali ed in relazione al Piano di sicurezza stradale 1997/2001 della Commissione delle Comunita' europee - prevede la predisposizione, a cura del Ministero dei lavori pubblici, sentito il Ministero dei trasporti e della navigazione, del Piano nazionale della sicurezza stradale, che attui gli indirizzi generali e le linee guida definiti con la procedura stabilita dalla norma citata e che venga realizzato mediante Programmi annuali, approvati, al pari del Piano nazionale, da questo Comitato; Vista la legge 1° agosto 2002, n. 166, che - all'art. 15 - dispone la redazione di un «Programma per il miglioramento della sicurezza stradale sulla rete nazionale», con priorita' per le strade ad elevata incidentalita' e con particolare attenzione all'installazione di adeguate reti di protezione sui viadotti autostradali e stradali, demandando l'approvazione al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti in coerenza con il citato «Piano nazionale» e autorizzando un limite di impegno quindicennale di 20 milioni di euro per il 2002, quale concorso agli oneri derivanti dai mutui ed altre operazioni finanziarie che l'ANAS o gli Enti destinatari delle competenze trasferite sono autorizzati ad effettuare; Vista la legge 27 dicembre 2006, n. 296 (finanziaria 2007), che, all'art. 1, comma 1035, ha disposto che il Ministro dei trasporti provvedesse, entro sei mesi, all'aggiornamento del suddetto «Piano nazionale della sicurezza stradale» ed ha autorizzato la spesa di 53 milioni di euro per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009 per il finanziamento delle attivita' connesse all'attuazione, alla valutazione di efficacia ed all'aggiornamento del Piano stesso; Visto che la legge sopra richiamata, al medesimo art. 1, commi 1036 e 1037, ha stanziato ulteriori fondi per la realizzazione di azioni volte - tra l'altro - a diffondere i valori della sicurezza stradale, a rafforzare i controlli su strada ed a migliorare gli standard di sicurezza dei veicoli e per la razionalizzazione dei servizi resi dal Ministero dei trasporti a favore dei cittadini a sostegno della sicurezza stradale; Visto il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, che, all'art. 60, dispone che per il 2009 la quota di risorse resa indisponibile ai sensi dell'art. 1, comma 507, della citata legge n. 296/2006 sia portata in riduzione delle relative dotazioni di bilancio; Visto il decreto-legge 10 novembre 2008, n. 180, convertito dalla legge 9 gennaio 2009, n. 1, che, all'art. 4, riduce le dotazioni finanziarie delle missioni di spesa di ciascun Ministero, per effetto del quale lo stanziamento per l'anno 2009 - finalizzato alla copertura del V Programma di attuazione al citato «Piano nazionale della sicurezza stradale» - e' risultato pari a € 34.969.083; Vista la delibera 29 novembre 2002, n. 100 (Gazzetta Ufficiale n. 15/2003), con la quale questo Comitato ha approvato il Piano nazionale della sicurezza stradale - Azioni prioritarie e il 1° Programma annuale di attuazione relativo al 2002; Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 25, con la quale questo Comitato si e' espresso favorevolmente - rilevandone la coerenza con il citato «Piano nazionale» - sul «Programma» di cui all'art. 15 della legge n. 166/2002, che individua i «punti critici» della viabilita' sulla base delle rilevazioni degli incidenti stradali nel precedente quinquennio e quantifica in 2.645 milioni di euro la spesa per l'eliminazione di detti punti critici, e con la quale in particolare e' stata licenziata la prima fase del Programma per complessivi 473,6 milioni di euro, coperti - per 200 milioni di euro - dall'ANAS e per il residuo posti a carico delle risorse stanziate con il citato art. 15; Vista la delibera 13 novembre 2003, n. 81, (Gazzetta Ufficiale n. 16/2004) con la quale questo Comitato ha approvato il 2° Programma annuale di attuazione del Piano nazionale della sicurezza stradale per il 2003; Vista la delibera 21 dicembre 2007, n. 143, con la quale questo Comitato ha approvato il 3° Programma annuale di attuazione del Piano nazionale della sicurezza stradale, che rappresenta una prima fase, limitata al 2007, dell'aggiornamento del Piano previsto dalla legge n. 296/2006 sopra citata e che include il piano di riparto delle somme stanziate per detta annualita' dalla medesima legge n. 296/2006; Vista la delibera 18 dicembre 2008, n. 108 (Gazzetta Ufficiale n. 73/2009), con la quale questo Comitato ha approvato il 4° Programma di attuazione del Piano nazionale della sicurezza stradale riferito all'annualita' 2008, ed ha altresi' approvato il 5° Programma di attuazione del Piano nazionale della sicurezza stradale, relativo al 2009, limitatamente all'impostazione programmatica; Visto il parere favorevole sul «4° e 5° Programma di attuazione del Piano della sicurezza stradale: criteri di riparto delle risorse previste dall'art. 1, comma 1035, della legge 27 dicembre 2006, n. 296», espresso - nella seduta del 18 dicembre 2008 - dalla Conferenza Unificata, che si e' richiamata all'avviso favorevole reso da ANCI-UPI e UNCEM, nonche' all'avviso favorevole, con osservazioni, formulato dalle Regioni in documento allegato al parere predetto; Vista la nota 25 gennaio 2010 n. 2779, con la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha trasmesso il decreto inerente il riparto delle disponibilita' iscritte in bilancio per l'annualita' 2009 e riferibili al 5° Programma di attuazione del Piano Nazionale della sicurezza stradale, nonche' la Relazione richiesta con la delibera n. 108/2008; Prende atto del riparto delle disponibilita', riportato nell'allegato alla presente delibera, di cui al decreto 10 luglio 2009 n. 563, con il quale il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ha attribuito alle singole Regioni - sulla base dei criteri approvati dalla Conferenza Unificata nella seduta 18 dicembre 2008 e gia' applicati con riferimento al 4° Programma - le risorse che sono risultate destinabili al 5° Programma di attuazione del Piano della sicurezza stradale e pari a € 31.350.000, considerati al netto della quota riservata all'attivazione di un sistema di monitoraggio ed assistenza tecnica ed amministrativa per l'attuazione del suddetto Piano nazionale; dei contenuti della Relazione, richiesta da questo Comitato nella seduta 18 dicembre 2008, che, in particolare: illustra i risultati raggiunti in tema di elevazione del livello di sicurezza stradale; specifica le modalita' di utilizzo delle risorse sinora assegnate al Piano nazionale di sicurezza stradale, sottolineando che: a) per il 1° e 2° Programma la procedura di accensione di mutui da parte degli enti locali attuatori, stabilita per l'impiego delle risorse assegnate al primo e al secondo Programma, ha risentito dell'applicazione dell'art. 1, commi 511 e 512, della legge finanziaria 2007 (che ha introdotto nuove norme in materia di mutui a carico dello Stato, in particolare prevedendo l'adozione di un decreto autorizzativo del Ministro competente di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, previa verifica dell'assenza di effetti peggiorativi sul fabbisogno e sull'indebitamento netto rispetto a quello previsto a legislazione vigente); nel luglio 2008 il Ministero dell'economia e delle finanze ha ritenuto di poter autorizzare l'utilizzo diretto dei contributi pluriennali, previa emanazione di appositi decreti; b) il 3°, 4° e 5° Programma hanno beneficiato di una procedura piu' snella per quanto concerne le modalita' di erogazione dei fondi in quanto questi vengono erogati direttamente dallo Stato alle Regioni e Provincie autonome; c) per quanto riguarda il 4° Programma, annualita' 2008, cui erano destinate risorse per 53 milioni di euro, queste sono state ripartite a livello territoriale ed e' in corso di formalizzazione l'istituzione del tavolo di coordinamento per la valutazione delle problematiche connesse alle modalita' di trasferimento dei fondi; d) per quanto riguarda il quinto programma, annualita' 2009, cui sono destinate risorse per € 34.969.083, queste sono state ripartite a livello territoriale secondo i coefficienti approvati da questo Comitato e tale ripartizione e' stata oggetto di valutazione del tavolo di coordinamento con le Regioni e le Provincie autonome; e) a fronte di una stima, seppure di massima, delle esigenze complessive del settore ancora da soddisfare per pervenire a livelli di sicurezza in linea con quelli vigenti negli altri Paesi dell'Unione europea, per il periodo compreso tra il 2001 e il 2009 il Piano prevedeva una dotazione finanziaria a carico della finanza centrale di 3.280 milioni di euro, mentre sono stati stanziati solo 512 milioni di euro, pari al 15,6 per cento del totale; f) nel triennio 2007-2009, a fronte di un impegno nazionale previsto dal PNSS di 1.678 milioni di euro, c'e' stato un impegno effettivo di 141 milioni di euro (8,4 per cento del totale) e che per il biennio 2010-2011 non sono previsti stanziamenti; g) l'assenza di finanziamenti per l'attuazione del Piano provochera' una forte battuta d'arresto sull'attuale performance; sulla scorta delle raccomandazioni di questo Comitato, sono state intraprese tutte le attivita' che consentiranno di far partire un esteso e completo Programma di monitoraggio dell'efficacia degli interventi. Roma, 13 maggio 2010 Il vice Presidente: Tremonti Il segretario: Micciche'
La cartella esattoriale non dettagliata va annullata
Commissione Tributaria Provinciale
Lecce
Sezione II
Sentenza 15 marzo 2010, n. 206
LA COMMISSIONE TRIBUTARIA PROVINCIALEDI LECCE
SEZIONE 02
Sentenza n. 206/02/10
Svolgimento del processo e motivi della decisione
Avverso la cartella di pagamento n. 059 2006 00....., per ruolo emesso dall’Agenzia delle Entrate – Ufficio di Lecce 2, per IVA,IRAP,Addizionale regionale IRPEF e ritenute IRPEF, relativamente agli anni di imposta 2000 e 2001, unitamente a sanzioni e interessi, rappresentato e difeso dal dott. xxx, giusta procura in calce al ricorso introduttivo, proponeva tempestivo ricorso eccependo:1) vizi di notifica non sanabili attraverso l’art. 156 c.p.c. il ricorrente eccepisce l’inesistenza della notifica a causa della relata in bianco. Lo stesso eccepisce altresì la violazione dell’art. 3, commi 1 e 2 della L. n. 890/82 per non avere il messo speciale compilato la relata in conformità a detti commi. Il ricorrente asserisce inoltre che la inesistenza della relata di notifica comporta la inesistenza dell’atto impositivo trattandosi di un atto amministrativo sostanziale e recettizio che viene alla luce solo con il completamento rituale di ogni singola fase del procedimento di nascita dell’atto;
2) che “la cartella richiama avvisi bonari individuati nei loro estremi ma non nella loro data di presunta notifica ed un avviso bonario del tutto ignoto non individuato nei suoi estremi e senza alcuna riproduzione del contenuto, né allegazione alcuna. Si è dunque, a pena di nullità, in piena violazione della L. n. 212/00” (in diritto punto n. 6).In fatto il ricorrente eccepisce che trattasi di tre atti richiamati e mai ricevuti. Asserendo dunque il mancato ricevimento dei tre avvisi bonari, il ricorrente ha eccepito la nullità della cartella e del ruolo sia perché andavano indicati i loro estremi in cartella, compresi i dati della avvenuta notifica, sia perché il mancato ricevimento dell’avviso bonario ha pregiudicato di partecipare al procedimento amministrativo;
3) che “l’Ufficio iscrive inoltre a ruolo somme a titolo di interessi senza alcuna spiegazione circa la base di calcolo, il tasso ed il periodo di mora,atteso altresì che i tassi possono essere diversi. … nulla è noto in tema di calcolo degli interessi e pertanto, non è assolutamente vero che quanto riportato in cartella, corrisponda agli importi riportati negli atti richiamati perché ignoti. … gli importi iscritti a ruolo interessi sono semplicemente ignoti ab origine, in pieno difetto di motivazione dei ruoli e della cartella”. Il contribuente lamenta dunque la violazione dell’art. 12 e 25 del D.P.R. n. 602/73.
4) l’assenza di elementi essenziali della cartella e del ruolo in ossequio a quanto previsto dall’art. 7, comma 2, lett c), della L. n. 212/00, ancorchè detta previsione sia considerata dal legislatore “tassativa”. Il contribuente asserisce che la legge n. 212/00 ha integrato il contenuto tassativo dell’art. 25 del D.P.R. n. 602/73 che nel caso di specie, è stato palesemente violato, a pena di nullità della cartella e del ruolo. Mancherebbero dunque gli estremi del responsabile del procedimento amministrativo e l’indicazione dell’autorità amministrativa alla quale potersi rivolgere in sede di autotutela.;
5) la decorrenza dei termini al 31.12.2005 per la notifica della cartella.
L’ufficio di Lecce 2, nelle sue controdeduzioni asserisce:
- la propria estraneità in merito ad eventuali vizi della cartella;
- le avvenute comunicazioni meglio note come avvisi bonari, argomentando con quanto risulta dall’interrogazione anagrafica;
- l’irrilevanza delle eccezioni relative agli elementi essenziali della cartella e del ruolo giacché la cartella è stata redatta in conformità alla normativa vigente;
- la proroga dei termini per l’iscrizione a ruolo per le dichiarazioni presentate negli anni 2001 e 2002 .
SOBARIT s.p.a. costituitasi in giudizio sostiene:
- la sanatoria di eventuali vizi di notifica per avere il ricorrente presentato il ricorso;
- il difetto di legittimazione passiva per quanto attiene ai vizi del ruolo asserendo altresì di redattola cartella in conformità a quanto previsto dall’art. 25 del D.P.R. n. 602/73 e dai modelli approvati con decreto dal Ministero delle Finanze del 31.12.1996 e successive modificazioni e/o integrazioni.
Il ricorso è fondato e va accolto.
In relazione alle eccezioni di cui al precedente punto 1), relative ai vizi di notifica, la tesi di parte ricorrente, pur ricca di spunti giurisprudenziali e dottrinali, a giudizio di questo Collegio non è condivisibile e va censurata. I vizi di notifica sollevati sono incontestabili e la L. n. 890/1982 va osservata anche in relazione alla notifica delle cartelle di pagamento in vitù del rinvio che l’art. 26 del D.P.R. n. 602/73 fa agli artt. 148 e 149 c.p.c. .Tuttavia, ai sensi dell’art. 159, comma 3, c.p.c., non si può ignorare che se il vizio di un atto impedisce un determinato effetto, l’atto può tuttavia produrre gli altri effetti ai quali è idoneo. Detta considerazione rappresenta la più chiara espressione del principio di conservazione degli effetti dell’atto nullo. Pertanto, un contribuente destinatario di un atto impositivo affetto dagli stessi vizi di notifica eccepiti da parte ricorrente è nelle condizioni di comprendere le ragioni della pretesa impositiva e di proporre ricorso sana i vizi di notifica ai sensi dell’art. 156 c.p.c. per avere l’atto impositivo raggiunto lo scopo per il quale è stato emesso.
In relazione all’eccezione di cui al precedente punto 2), vi è da considerare che le argomentazioni dell’Ufficio non bastano a dimostrare l’avvenuta notifica degli avvisi bonari al ricorrente. L’interrogazione anagrafica non può sostituire la ricevuta della lettera raccomandata a mezzo della quale si avvisano i contribuenti delle irregolarità rilevate dall’Ufficio. In ordine alla ricostruzione sistematica delle norme applicabili fatta da parte ricorrente, la stessa non può non essere condivisa da questo collegio. Infatti, l’art. 1, comma 2 del Decreto Ministeriale 03.09.1999 n. 321 disciplina il contenuto del ruolo. L’art. 6 del medesimo Decreto stabilisce che “il contenuto minimo della cartella di pagamento è costituito dagli elementi che, ai sensi dell’articolo 1, comma 1 e 2, devono essere elencati nel ruolo, ad eccezione della data di consegna del ruolo stesso al concessionario e del codice degli articoli di ruolo e dell’ambito”. L’art. 25 del D.P.R. n. 602/73 richiama la disciplina del citato Decreto. Pertanto non è possibile non condividere la tesi secondo la quale andavano obbligatoriamente indicati in cartella e nei ruoli, a pena di nullità, gli estremi degli avvisi bonari e le loro rispettive date di notifica in quanto elementi essenziali del ruolo e quindi, della cartella. Di converso, condivisibile appare anche la tesi secondo la quale il mancato ricevimento degli avvisi bonari in questione determina la nullità della cartella in quanto atti necessari a garantire il diritto di partecipazione al procedimento amministrativo al fine di consentire ai contribuenti di poter operare i necessari controlli sull’operato dell’Amministrazione Finanziaria (CTP Salerno 13 novembre 2001, n. 232; CTR Piemonte 29 maggio, n. 35; CTP Torino 3 aprile 2000, n. 31; CTR Veneto 24 novembre 1997, n. 100).
In ordine all’eccezione di cui al precedente punto 3), vi è da rilevare il difetto di calcolo degli interessi ed in relazione alle modalità di determinazione delle sanzioni. L’assunto dell’Ufficio circa l’assenza di vizi propri del ruolo o della cartella non è dunque condivisibile trattandosi di vizi propri del ruolo o della cartella. Il contenuto della cartella non consente di poter operare qualsivoglia controllo dell’operato della Amministrazione Finanziaria. Non vi è dunque trasparenza dell’operato dell’Ufficio in violazione del diritto di difesa del contribuente. Ne segue che gli importi iscritti a ruolo potrebbero essere probabili ma non anche ceri e dovuti. A ben osservare, l’art. 12, comma 3 (“l’ammontare dell’imposta dovuta nonché quello degli interessi, delle soprattasse e delle pene pecuniarie”) e l’art. 25 nonché la “ratio” dell’abrogato art. 17 del D.P.R. n. 602/73 consente l’iscrizione a ruolo dell’importo dovuto e non anche di somme non dovute. Nel caso di specie l’A.F. aveva dunque l’obbligo di provare la legittimità del proprio operato in tema di interessi, esternando l’iter seguito nella determinazione degli stessi. Fondata è dunque l’eccezione del ricorrente perché al medesimo non è consentito di capire come l’Ufficio abbia operato. Vi è lesione del diritto alla difesa perché il contenuto della cartella in esame non consente al contribuente di operare alcun controllo. In tal senso si è già espressa la Suprema Corte di Cassazione secondo la quale “è illegittima la cartella dei pagamenti che riporta in maniera criptica i soli codici del tributo richiesto, non comprendendo il contribuente la ricostruzione dell’operato dell’Ufficio attraverso difficili operazioni interpretative di codici enumerazioni” (Corte di Cassazione Sez. Tributaria del 16 settembre 2005, n. 18415). Nel caso di specie non è sufficiente l’assunto dell’Ufficio contenuto nelle controdeduzioni e ribadito in udienza, secondo il quale gli interessi sarebbero stati calcolati secondo le disposizioni di legge. Fondata è dunque l’eccezione del ricorrente secondo il quale la determinazione degli interessi richiesti è solo un atto di fede.
In ordine all’eccezione di cui al punto 4) circa la lamentata assenza degli estremi del responsabile del procedimento amministrativo questa Commissione non lo ritiene motivo di nullità.
Infine, in ordine all’eccezione di cui al punto 5) non vi è decorrenza dei termini per l’iscrizione a ruolo a causa della proroga dei termini previsti per le dichiarazioni presentate negli anni 2001 e 2002.
Sussistono dunque valide ragioni per compensare le spese di giudizio.
P.Q.M.
La Commissione accoglie il ricorso, annulla la cartella di pagamento impugnata compensando le spese di giudizio.Lecce, 28/11/2007.
Depositata in segreteria il 15 marzo 2010.
STAMINALI: EMBRIONALI CONTRO CECITA' SENILE, VIA LIBERA TEST SU UOMO IN USA
Roma, 4 gen. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Una terapia
derivata da cellule staminali embrionali potrebbe aiutare i milioni di
pazienti (15 solo negli Usa) colpiti da degenerazione maculare senile,
malattia che provoca la cecita'. La Advanced Cell Technology ha
infatti annunciato che la Food and Drug Administration (Fda) americana
ha concesso il suo via libera per dare avvio a un trial finalizzato a
testare il nuovo trattamento sull'uomo.
L'azienda - riporta il 'Los Angeles Times' - prevede di
arruolare una dozzina di pazienti per il trial di fase I/II, che
approfondira' prima di tutto la sicurezza e la tollerabilita' della
terapia. Essa ha gia' dato entusiasmanti risultati su modello animale,
ridando la vista a topolini colpiti dalla malattia. Gli scienziati di
Advanced Cell hanno trasformato cellule staminali embrionali in
cellule dell'epitelio pigmentato retinico (Rpe), capaci di rigeneri i
tessuti danneggiati dalla patologia. A novembre, la Fda aveva dato
alla societa' il via libera per testare le cellule Rpe nei bambini con
una malattia rara chiamata distrofia maculare di Stargardt.
(Bdc/Pn/Adnkronos)
04-GEN-11 17:49
NNNN
derivata da cellule staminali embrionali potrebbe aiutare i milioni di
pazienti (15 solo negli Usa) colpiti da degenerazione maculare senile,
malattia che provoca la cecita'. La Advanced Cell Technology ha
infatti annunciato che la Food and Drug Administration (Fda) americana
ha concesso il suo via libera per dare avvio a un trial finalizzato a
testare il nuovo trattamento sull'uomo.
L'azienda - riporta il 'Los Angeles Times' - prevede di
arruolare una dozzina di pazienti per il trial di fase I/II, che
approfondira' prima di tutto la sicurezza e la tollerabilita' della
terapia. Essa ha gia' dato entusiasmanti risultati su modello animale,
ridando la vista a topolini colpiti dalla malattia. Gli scienziati di
Advanced Cell hanno trasformato cellule staminali embrionali in
cellule dell'epitelio pigmentato retinico (Rpe), capaci di rigeneri i
tessuti danneggiati dalla patologia. A novembre, la Fda aveva dato
alla societa' il via libera per testare le cellule Rpe nei bambini con
una malattia rara chiamata distrofia maculare di Stargardt.
(Bdc/Pn/Adnkronos)
04-GEN-11 17:49
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Le bande dei mona - Marco Travaglio
Le bande dei mona - Marco Travaglio
Cliccando sotto è possibile scoprire meglio la dinamica della depenalizzazione del reato di costituzione banda armata:
Ricevo ed inoltro l'esito della votazione:
AGGIORNAMENTO.
Dopo la registrazione del Passaparola, il 22 dicembre la Camera dei deputati ha votato la mozione di sfiducia proposta dall'Idv contro il ministro Calderoli per lo scandalo della depenalizzazione del reato di associazione paramilitare con finalità politiche. E l'ha respinta grazie ai voti di Pdl e Lega, alle astensioni di Fli, Udc e dei 6 radicali eletti col Pd, ma anche grazie alle abbondanti assenze tra le file del Pd.
Tutti presenti i deputati della Lega (100%) e dell’Idv (100%), quasi tutti quelli del PdL (91,4%),
mentre il Pd schierava solo l’82,9%, con ben 35 assenti. Eccoli:
Bersani, Bobba, Bossa,
Bressa, Bucchino, Causi,
Cavallaro, D'Alema, De Micheli,
De Torre, Duilio, Fadda,
Fedi (malat o),
Ferrari, Fioroni, Garavini,
Garofani, Gentiloni, Ginoble,
Grassi, Letta Enrico, Lulli,
Marini Cesare, Marroccu,
Mastromauro, Mecacci, Melandri,
Merloni, Mogherini (ha appena partorito),
Nicolais, Piccolo, Pizzetti,
Rigoni, Sanga.
Altri 5 del Pd, quelli provenienti dal Partito radicale, han fatto di peggio e si sono astenuti insieme al Terzo Polo: Beltrandi, Bernardini, Coscioni, Turco, Zamparutti.
Risultato finale: presenti 545, votanti 481, astenuti 64, maggioranza 241, favorevoli (alla sfiducia) 188, contrari 293. Mozione respinta, Calderoli salvo.
In centomila con la Fiom. Firma anche tu l'appello di Camilleri, Flores d'Arcais e Hack
In centomila con la Fiom. Firma anche tu
l'appello di Camilleri, Flores d'Arcais e Hack
Centomila firme, per un sito come il nostro, sono un OBIETTIVO “IMPOSSIBILE”, anche se avessimo il sostegno di link importanti. Ne abbiamo raccolte in passato fino a ventimila (19916) per l'appello in solidarietà con Marco Travaglio, accusato da Fabrizio Cicchitto in Parlamento di "terrorismo mediatico", in un clima di mobilitazione delle più importanti testate contro la legge-bavaglio, mentre in piazza su questo tema si era speso anche Roberto Saviano.
Eppure riteniamo necessario provare a realizzare questo OBIETTIVO “IMPOSSIBILE” perché siamo convinti che sulla “abrogazione” della Fiom che Marchionne sta cercando di imporre, si giochi una partita cruciale per la difesa dei più elementari e intrattabili diritti e libertà costituzionali. Per questo vi chiediamo di non limitarvi a firmare l’appello, ma di mobilitarvi per farlo firmare a tutti i vostri amici, per inserirlo nei vostri blog, per farlo girare in modo “virale”, come si usa dire, su quanti più siti siete in grado di raggiungere, partecipando a discussioni, forum e altre forme di intervento.
Proviamo a realizzare questo “IMPOSSIBILE” entro il 28 gennaio, giorno dello sciopero nazionale dei metalmeccanici, a dimostrazione che la parte più coerentemente democratica della società italiana ha capito che la lotta della Fiom è una lotta che ci riguarda tutti.
(pfd’a)
L'APPELLO
"Il diktat di Marchionne, che Cisl e Uil hanno firmato, contiene una clausola inaudita, che nemmeno negli anni dei reparti-confino di Valletta era stata mai immaginata: la cancellazione dei sindacati che non firmano l’accordo, l’impossibilità che abbiano una rappresentanza aziendale, la loro abrogazione di fatto. Questo incredibile annientamento di un diritto costituzionale inalienabile non sta provocando l’insurrezione morale che dovrebbe essere ovvia tra tutti i cittadini che si dicono democratici. Eppure si tratta dell’equivalente funzionale, seppure in forma post-moderna e soft (soft?), dello squadrismo contro le sedi sindacali, con cui il fascismo distrusse il diritto dei lavoratori a organizzarsi liberamente.
Per questo ci sembra che la richiesta di sciopero generale, avanzata dalla Fiom, sia sacrosanta e vada appoggiata in ogni modo. L’inaudito attacco della Fiat ai diritti dei lavoratori è un attacco ai diritti di tutti i cittadini, poiché mette a repentaglio il valore fondamentale delle libertà democratiche. Ecco perché riteniamo urgente che la società civile manifesti la sua più concreta e attiva solidarietà alla Fiom e ai lavoratori metalmeccanici: ne va delle libertà di tutti".
Andrea Camilleri, Paolo Flores d’Arcais, Margherita Hack
Primi firmatari: don Andrea Gallo, Antonio Tabucchi, Dario Fo, Gino Strada, Franca Rame, Luciano Gallino, Giorgio Parisi, Fiorella Mannoia, Ascanio Celestini, Moni Ovadia, Lorenza Carlassarre, Sergio Staino, Gianni Vattimo, Furio Colombo, Marco Revelli, Piergiorgio Odifreddi, Massimo Carlotto, Valerio Magrelli, Enzo Mazzi, Valeria Parrella, Sandrone Dazieri, Angelo d'Orsi, Lidia Ravera, Domenico Gallo, Marcello Cini, Alberto Asor Rosa, don Paolo Farinella.
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AREZZO: MAIALE SU CARREGGIATA AUTOSTRADA A1, ABBATTUTO DA POLIZIA STRADALE
AREZZO: MAIALE SU CARREGGIATA AUTOSTRADA A1, ABBATTUTO DA POLIZIA STRADALE =
Arezzo, 4 gen. - (Adnkronos) - Un maiale fuggito all'alba da un
allevamento suino della Valdichiana aretina, ha seminato il panico
stamani per alcuni minuti sull'autostrada A1, nei pressi di Civitella
Val di Chiana. Gli automobilisti hanno chiamato intorno alle 5 la
polstrada, segnalando la presenza del grosso suino sulla carreggiata.
Gli agenti sono intervenuti, chiudendo l'autostrada in direzione
sud. I poliziotti hanno cercato di spingere il maiale, una scrofa di
100 chili, verso le campagne circostanti, ma siccome il suino
continuava a correre sulla carreggiata, sono stati costretti ad
abbatterlo a colpi di pistola, per motivi di sicurezza. Il traffico e'
rimasto bloccato per pochi minuti.
(Fas/Pn/Adnkronos)
04-GEN-11 17:54
NNNN
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- Cassazione "...L'officina si allaga per la pioggia: il meccanico non risarcisce il cliente per i danni all'auto . Responsabilità esclusa dal caso fortuito. L'artigiano, tuttavia, per farsi pagare il lavoro deve provare le riparazioni effettuate prima dell'evento meteorologico. L'obbligo di custodia del veicolo ha carattere accessorio e si presume a titolo gratuito ..."
- Cassazione "...Licenziamento disciplinare: criteri di valutazione della tempestività della contestazione, anche quando il fatto costituente illecito disciplinare ha assunto rilevanza penale..."
- Cassazione "...«Farò assumere tuo figlio»: il truffatore risarcisce oltre l'esborso la persona offesa costituitasi parte civile. Oltre che nella spesa per "comprare" il posto di lavoro, il danno sta nella lesione alla libera formazione della volontà negoziale. Contratto nullo perché contrario all'ordine pubblico: ripetibile l'indebito. Prova valida la registrazione della vittima..."
- Consiglio di Stato "..Decadenza dall'impiego .....Nella citata sentenza si sottolineava come la ricorrente - appartenente alla categoria dei pubblici funzionari con qualifica e competenze dirigenziali - avesse maturato 540 giorni di assenze per malattia nel periodo 20.8.2001 - 26.11.2004, con illegittima sottrazione alle successive convocazioni del Collegio medico, incaricato di accertare la sussistenza delle ragioni di salute addotte, ed avesse ulteriormente richiesto periodi di aspettativa per ragioni di famiglia (con domanda non accolta dall'Amministrazione), assentandosi comunque dal lavoro senza giustificato motivo per innumerevoli giorni fino al 2007..."
- Cassazione "...L'infortunio in itinere e "normalità" - Infortuni sul lavoro ..."
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Padova - Italia - "LA NONNA USA BOMBA COME FERMAPORTA,NIPOTE CHIAMA ARTIFICIERI"
LA NONNA USA BOMBA COME FERMAPORTA,NIPOTE CHIAMA ARTIFICIERI
(ANSA) - PADOVA, 4 GEN - Gli artificieri della questura di
Padova sono intervenuti per mettere in sicurezza una bomba a
mano della prima Guerra Mondiale ritrovata in un appartamento
del centro storico.
A chiamare la polizia un nipote dell'anziana che abita nell'
appartamento, vuoto da alcuni giorni. La bomba a mano tipo
ananas, perfettamente efficiente, era un ricordo dell'anziana,
che la usava come fermaporta. (ANSA).
YV7-CO
04-GEN-11 15:32 NNNN
CONTAINER RADIOATTIVO DOPO 5 MESI ANCORA IN PORTO GENOVA ENTRO FINE MESE SARA' SCANNERIZZATO E POI APERTO DA ROBOT
CONTAINER RADIOATTIVO DOPO 5 MESI ANCORA IN PORTO GENOVA
ENTRO FINE MESE SARA' SCANNERIZZATO E POI APERTO DA ROBOT
(ANSA) - GENNAIO, 4 GEN - Le proteste e le preoccupazioni dei
cittadini della zona di Genova-Pra' portano di nuovo alla
ribalta la vicenda del container radioattivo sequestrato
dall'autorita' giudiziaria a luglio su una nave della Msc
proveniente da Jeddah, Emirati Arabi, e destinato ad un'azienda
dell'alessandrino, e tuttora isolato in una banchina del sesto
modulo del porto.
Come anticipato stamani dal quotidiano ''Il Secolo XIX'', al
caso sta lavorando un'equipe coordinata dalla Direzione centrale
per la difesa civile del ministero dell'Interno, composta prima
di tutto dai vertici provinciali dei Vigili del fuoco, in
collaborazione con la Prefettura, l'Agenzia Nazionale per il
Nucleare e l'Arpal.
Dopo tutti questi mesi infatti non e' ancora dato sapere cosa
ci sia di preciso all'interno del container, anche se dopo le
rilevazioni condotte dai vigili del fuoco, e' chiaro che le
radiazioni vengono sprigionate da cobalto 60.
Intanto il comandante provinciale dei Vigili del fuoco di
Genova Giovanni Nanni, spiega che gia' entro la fine del mese il
container sara' scannerizzato, mentre successivamente sara'
aperto da un robot manovrato a distanza e ispezionato con
apparecchiature militari.
''Il 14 luglio dopo un controllo in porto - ha spiegato Nanni
- e' stato sequestrato il container proveniente dagli Emirati
Arabi, cobalto 60, forse derivante da materiale sanitario per la
radioterapia, forse da materiale industriale per le indagini
sulle saldature dei gasdotti, ma non escludiamo altre piste''.
''Gia' isolato con barriere di cemento e acqua nel porto di
Genova - ha continuato il comandante dei Vigili del fuoco -
entro gennaio 2011 sara' scannerizzato per scoprirne il
contenuto, entro febbraio 2011 sara' aperto, e il carico
radioattivo verra' isolato da un robot specializzato contro il
nucleare. Il container prima della scannerizzazione sara'
isolato in un bunker di cui manca solo la copertura. Valuteremo
bene i rischi di diffusione nell'ambiente di particelle
radioattive e salvo sorprese il carico potra' essere o rispedito
negli Emirati Arabi o in un sito di recupero del cobalto 60 in
Germania, o isolato in sicurezza in Italia''.
''Il VI modulo del porto di Genova non puo' restare vuoto per
mesi - ha denunciato il presidente dell'Autorita' Portuale Luigi
Merlo - il governo dovrebbe predisporre un sistema nazionale di
sicurezza contro il rischio radioattivit…''.
Salvo emergenze particolari il costo stimato per l'intera
operazione di messa in sicurezza si aggira attorno al mezzo
milione di euro. (ANSA).
YTM-AN
04-GEN-11 15:29 NNNN
Meno male che e' inverno: Canadair bloccati a terra, "e' uno scandalo"..."Il Governo Berlusconi - evidentemente troppo impegnato in questi ultimi mesi a contare i parlamentari necessari alla sua sopravvivenza ed all'approvazione dello scudo sui processi al premier - sta trascurando quello che accade ad uno dei fiori all'occhiello dell'Italia, ovvero alla flotta dei 15 canadair CL-415 che dallo scorso mese di ottobre e' ferma all'aeroporto militare di Ciampino".
Meno male che e' inverno: Canadair bloccati a terra, "e' uno scandalo"
La flotta italiana ferma a Ciampino, non puo' garantire il servizio antincendio. Lupi: "Serve subito una soluzione"
ROMA - "Il Governo Berlusconi - evidentemente troppo impegnato in
questi ultimi mesi a contare i parlamentari necessari alla sua
sopravvivenza ed all'approvazione dello scudo sui processi al
premier - sta trascurando quello che accade ad uno dei fiori
all'occhiello dell'Italia, ovvero alla flotta dei 15 canadair
CL-415 che dallo scorso mese di ottobre e' ferma all'aeroporto
militare di Ciampino". La denuncia in una nota.
Che ricostruisce la vicenda, nata con l'arresto, il 21 ottobre
scorso a Pescara, del titolare della Sorem, la societa' che ha
avuto in gestione i canadair della Protezione civile impegnata
nelle campagne anti incendio, con l'accusa di una maxievasione
fiscale di 90 milioni di euro escogitata da un pool di personaggi
che a lui facevano riferimento. "Tra le tante pratiche illegali
imputate all'imprenditore- si dice- anche quella di aver pagato
per ottenere proprio l'appalto della Protezione civile contestato
da tempo. Subito dopo l'arresto, la Protezione civile si e'
affrettata a scindere il contratto con la Sorem non piu' in grado
di assicurare il servizio anti incendio ed ha avviato le
procedure per una nuova gara d'appalto".
E qui arriva un'altra anomalia. "Come anticipato giorni fa
dall'Associazione dei piloti dei canadair- afferma Simone Lupi,
assessore al Bilancio e candidato sindaco alle elezioni primarie
del centrosinistra di Ciampino- il 29 dicembre e' arrivata
l'ufficialita' dell'esclusione 'per anomalia' dell'unica offerta.
Alla societa' spagnola Inear e' stato addebitato un eccesso di
ribasso, accreditando l'interpretazione secondo cui gli
investimenti finalizzati all'affitto del ramo d'azienda delle
societa' Sorem e al pagamento delle competenze pregresse al
personale di tali aziende, per le quali erano gia' state emesse
garanzie fideiussorie, facessero parte integrante della quota di
ribasso sulla base d'asta e non, come sostenuto dai legali di
Inaer, di investimenti assimilabili a rischio d'impresa".
"Insomma- continua Simone Lupi, assessore al Bilancio e candidato
sindaco alle elezioni primarie del centrosinistra di Ciampino-
l'ennesimo esempio di cattiva gestione del bene pubblico che ci
fa fare brutta figura a livello internazionale".
"E' evidente che in questa storia- dice ancora nella nota- ci
sono troppe cose che non vanno, come e' ancora piu' evidente che
il risultato di questa brutta storia e' quello di avere ferma da
mesi sul piazzale dell'aeroporto di Ciampino, in bella vista per
chi proviene dal Raccordo anulare, una flotta del valore di 600
milioni di euro, con l'ulteriore criticita' di imminenti scadenze
manutentive sui propulsori, che potrebbero determinarne lo
sbarco, con costi ingenti e ulteriori ritardi per la rimessa in
linea".
"Il Governo e le istituzioni devono trovare immediatamente una
soluzione a questo che, personalmente, reputo uno scandalo. I
dipendenti Sorem- prosegue- non percepiscono lo stipendio da
ottobre, e la prossima campagna estiva di prevenzione incendi
sembra pregiudicata, con la crescente impraticabilita' di
schieramento dei 15 aeromobili".
"E' necessario indire immediatamente una nuova gara con un
capitolato a prova di qualsiasi dubbio e lavorare perche' vi
partecipino piu' ditte, salvaguardando i posti di lavoro dei
piloti, la sicurezza che e' garantita dai canadair e il prestigio
che il loro servizio porta all'Italia", conclude Lupi.
4 gennaio 2011
(Com/Rel/ Dire)
14:28 04-01-11
NNNN
INFLUENZA A: UNA DONNA MORTA IN FRIULI, AVEVA PATOLOGIE CARDIOLOGICHE
INFLUENZA A: UNA DONNA MORTA IN FRIULI, AVEVA PATOLOGIE CARDIOLOGICHE =
Trieste, 4 gen. - (Adnkronos) - Una donna tra i 30 e i 40 anni
e' deceduta nell'ospedale di San Daniele del Friuli (Udine). Le
analisi hanno stabilito che la donna era affetta dal virus H1N1, la
cosiddetta influenza A. I sanitari sottolineano che la vittima era
affetta da importanti patologie cardiologiche pregresse e che non c'e'
nessun allarme ma solo uno stato di attenzione in Friuli Venezia
Giulia, cosi' come in tutta Italia.
La conferma della presenza del virus H1N1 nei campioni inviati
dall'ospedale di San Daniele, ha detto all'ADNKRONOS il professor Pier
Lanfranco D'Agaro, e' di oggi. D'Agaro e' il responsabile del
laboratorio di virologia dell'Istituto d'igiene dell'Universita' di
Trieste e dell'ospedale Burlo Garofolo del capoluogo regionale. Il
laboratorio e' la struttura di riferimento regionale per le patologie
di rilevanza, compresa la suina. (segue)
(Afv/Col/Adnkronos)
04-GEN-11 14:04
NNNN
Trieste, 4 gen. - (Adnkronos) - Una donna tra i 30 e i 40 anni
e' deceduta nell'ospedale di San Daniele del Friuli (Udine). Le
analisi hanno stabilito che la donna era affetta dal virus H1N1, la
cosiddetta influenza A. I sanitari sottolineano che la vittima era
affetta da importanti patologie cardiologiche pregresse e che non c'e'
nessun allarme ma solo uno stato di attenzione in Friuli Venezia
Giulia, cosi' come in tutta Italia.
La conferma della presenza del virus H1N1 nei campioni inviati
dall'ospedale di San Daniele, ha detto all'ADNKRONOS il professor Pier
Lanfranco D'Agaro, e' di oggi. D'Agaro e' il responsabile del
laboratorio di virologia dell'Istituto d'igiene dell'Universita' di
Trieste e dell'ospedale Burlo Garofolo del capoluogo regionale. Il
laboratorio e' la struttura di riferimento regionale per le patologie
di rilevanza, compresa la suina. (segue)
(Afv/Col/Adnkronos)
04-GEN-11 14:04
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