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mercoledì 17 agosto 2011

INPS: 73,2 MLD IN PRIMI 7 MESI DA CONTRIBUTI, + 2,1 MLD = CON RECUPERO CREDITI SALE A 76,2 MLD

ZCZC
DIR0042 3 LAV 0 RR1 / DIR
PENSIONI. INPS: 2 MILIARDI DI RISCOSSIONI IN PI� RISPETTO A 2010 -2-

(DIRE) , 17 ago. - Il totale delle contribuzioni ordinarie 2011 a
carico delle aziende, precisa la nota dell'Inps, si e' infatti
attestato - nello scorso mese di luglio - a quasi 61 miliardi di
euro, contro i 58,2 dei primi sette mesi del 2010: 2,7 miliardi
in piu', con uno scostamento di oltre mezzo miliardo in piu' sul
preventivo.
Le precedenti rilevazioni hanno fatto riscontrare un andamento
tendenzialmente analogo: a giugno, l'incremento della
contribuzione per i primi sei mesi del 2011 e' risultato essere
del 4,9% rispetto al primo semestre 2010, mentre precedentemente
il confronto tra i primi cinque mesi del 2010 e quelli del 2011
hanno evidenziato un aumento del 4,7%, e del 4,6% se si prendono
in esame i primi due quadrimestri 2010/2011.
(Com/Wel/ Dire)
12:55 17-08-11
NNNN
 
ZCZC
DIR0041 3 LAV 0 RR1 / DIR
PENSIONI. INPS: 2 MILIARDI DI RISCOSSIONI IN PI� RISPETTO A 2010
MASTRAPASQUA: "EFFICACE CONTRASTO ALL' EVASIONE CONTRIBUTIVA".
(DIRE) Roma, 17 ago. - Nei primi sette mesi dell'anno l'Inps ha
incassato oltre 73,2 miliardi di euro da pagamenti ordinari di
contributi: 2,1 miliardi (+3%) in piu' rispetto allo stesso
periodo dello scorso anno, quando le riscossioni hanno raggiunto
i 71,1 miliardi, con un incremento di circa 750 milioni sul
preventivo 2011.
Se si considerano anche gli importi derivanti dall'attivita'
di recupero crediti, il totale delle riscossioni sale a 76,2
miliardi di euro, con un incremento del 2,8%, vale a dire oltre
due miliardi in piu' rispetto ai 74,1 del 2010. Anche in questo
caso, si segnala un aumento sul preventivo 2011 di circa mezzo
miliardo di euro. � quanto si legge in una nota dell'Inps.
Cosi' il presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua: "Sono le
aziende a fare la differenza. Con il loro 4,6% in piu' rispetto
al periodo gennaio-luglio 2010, evidenziano un costante
incremento della contribuzione da lavoro dipendente, dovuto
soprattutto all'azione di contrasto all'evasione contributiva
perseguita dall'istituto. Le aziende- aggiunge- stanno
rispondendo in modo positivo a questo impegno per la legalita'
profuso dall'Inps. Per facilitare il loro compito, l'istituto
offre al mondo produttivo la sua partnership e la massima
collaborazione".(SEGUE)
(Com/Wel/ Dire)
12:55 17-08-11
NNNN
 
ZCZC
ADN0235 3 ECO 0 ADN ECO NAZ
INPS: 73,2 MLD IN PRIMI 7 MESI DA CONTRIBUTI, + 2,1 MLD =
CON RECUPERO CREDITI SALE A 76,2 MLD (+2,8%)
Roma, 17 ago.(Adnkronos) - Nei primi sette mesi dell'anno l'Inps
ha incassato oltre 73,2 miliardi di euro da pagamenti ordinari di
contributi: 2,1 miliardi (+3%) in piu' rispetto allo stesso periodo
dello scorso anno, quando le riscossioni hanno raggiunto i 71,1
miliardi, e con un incremento di circa 750 milioni sul preventivo
2011.
Se si considerano anche gli importi derivanti dall'attivita' di
recupero crediti, il totale delle riscossioni sale a 76,2 miliardi di
euro, con un incremento del 2,8%, vale a dire oltre due miliardi in
piu' rispetto ai 74,1 del 2010. Anche in questo caso si segnala un
aumento sul preventivo 2011 di circa mezzo miliardo di euro.
''Sono le aziende a fare la differenza con il loro 4,6% in piu'
rispetto al periodo gennaio-luglio 2010, evidenziano un costante
incremento della contribuzione da lavoro dipendente, dovuto
soprattutto all'azione di contrasto all'evasione contributiva
perseguita dall'Istituto. Le aziende stanno rispondendo in modo
positivo a questo impegno per la legalita' profuso dall'Inps",
commenta il presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua.
Il totale delle contribuzioni ordinarie 2011 a carico delle
aziende si e' infatti attestato, nello scorso mese di luglio, a quasi
61 miliardi di euro, contro i 58,2 dei primi sette mesi del 2010: 2,7
miliardi in piu', con uno scostamento di oltre mezzo miliardo in piu'
sul preventivo.
(Sec-Tes/Col/Adnkronos)
17-AGO-11 12:41
NNNN
 

USA: FINANZIERE AMERICANO BUFFETT, NOI SUPER-RICCHI DOBBIAMO PAGARE PIU' TASSE

ZCZC
ADN0095 3 ECO 0 ADN ECO NAZ
USA: FINANZIERE AMERICANO BUFFETT, NOI SUPER-RICCHI DOBBIAMO PAGARE PIU' TASSE (2) =
(Adnkronos) - "Conosco di persona e bene molti dei mega-ricchi
americani - dice Warren Buffett - e in linea generale si tratta di
persone dignitose, che amano l'America e apprezzano le opportunita'
che questo paese ha offerto loro. Moltissimi di loro non farebbero una
piega se si intimasse loro di pagare piu' tasse".
"Dodici membri del Congresso si accingeranno tra breve al
compito cruciale di riformare il sistema finanziario del nostro paese
- continua - E' stato chiesto loro di delineare un piano che riduca il
deficit decennale di almeno 1500 miliardi di dollari. Tuttavia, e'
indispensabile che facciano piu' di questo: gli americani stanno
rapidamente perdendo fiducia nella capacita' del Congresso di
affrontare e risolvere i problemi fiscali del nostro paese".
"La priorita' per i Dodici, pertanto , e' diminuire gradualmente
le promesse future che perfino un'america ricca non potrebbe mantenere
- aggiunge - Si deve risparmiare molto. In seconda istanza, i dodici
dovrebbero rivolgere la loro attenzione alla questione delle entrate.
Per quanto mi riguarda, lascerei immutate le tasse del 99,7 per cento
dei contribuenti e proseguirei la riduzione di due punti percentuali
dell'importo che i dipendenti pagano per i contributi". (segue)
(Gil/Col/Adnkronos)
17-AGO-11 10:19
NNNN
 

USA: SCADUTI TERMINI DELLA SICUREZZA, SVELATI I SEGRETI SULLA BAIA DEI PORCI = IL NEWSWEEK HA PUBBLICATO LA RICOSTRUZIONE DEL RAID FALLITO CONTRO CUBA

ZCZC
ADN0130 3 EST 0 ADN EST NAZ
USA: SCADUTI TERMINI DELLA SICUREZZA, SVELATI I SEGRETI SULLA BAIA DEI PORCI =
IL NEWSWEEK HA PUBBLICATO LA RICOSTRUZIONE DEL RAID FALLITO
CONTRO CUBA
Roma, 17 ago. - (Adnkronos) - "Come ho potuto essere cosi'
stupido da farli andare avanti?". Sono le parole del presidente Usa
John Fitzgerald Kennedy, Jfk; riferendosi agli uomini della Cia che
avevano appena partecipato l'abortita invasione-sollevazione nella
Baia dei Porci a Cuba che avrebbe dovuto liberare l'isola da Castro.
Oggi, dopo 50 anni si possono leggere i dettagli dalla versione della
Cia. La rivista 'Newsweek', ha diffuso i passaggi salienti della
ricostruzione, scritta dal capo degli storici della Cia Jack Pfeiffer
tra il 1974 e il 1984 e oggi pubblicata su 'La stampa'.
"Dalle 1200 pagine dei cinque volumi, il quinto e' ancora
coperto, emerge che l'amministrazione maneggio' l'affare ancora piu'
disastrosamente di quanto gia' non fosse noto da due precedenti
rapporti - si legge su 'La stampa' - il primo della commissione voluta
da Kennedy stesso, guidata dal capo dello staff congiunto delle forze
armate Maxwell Taylor e con la partecipazione del fratello di Jfk,
Robert, ministro della Giustizia in una smaccata ostentazione di
nepotismo; il secondo a firma dell'Ispettore Generale della Cia, Lyman
Kirkpatrick, che aveva scaricato tutte le colpe sulla 'povera gestione
e organizzazione' dell'agenzia".
"In pubblico, Jfk assunse in verita' la responsabilita' su di
se', ma in privato era furioso e ripeteva ai suoi che non si
capacitava di essersi fatto tradire dalla Cia, che aveva voluto il
fallimento dell'azione per provocare la guerra - prosegue - Per
diversi mesi Jfk non mosse un dito, ma alla fine costrinse alle
dimissioni Allen Dulles, il direttore della Cia, con una frase
rivelatrice: 'In un sistema di governo parlamentare sono io che dovrei
andarmene, ma nel nostro sistema te ne devi andare tu', e lo caccio'".
(segue)
(Gil/Col/Adnkronos)
17-AGO-11 11:25
NNNN
 

Inpdap 28/2011 - DPR 19 novembre 2010, n. 250 e DPR 19 novembre 2010, n. 251 - recepimento dell'accordo sindacale per il personale direttivo e dirigente del Corpo nazionale dei vigili del fuoco


Benefici pensionistici per i lavoratori dipendenti che hanno svolto lavori particolarmente faticosi e pesanti - Decreto legislativo 21 aprile 2011, n. 67 e Circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 22 del 10 agosto 2011.



GIAPPONE: FUKUSHIMA, ALTI LIVELLI CESIO A 100 KM DA CENTRALE

GIAPPONE: FUKUSHIMA, ALTI LIVELLI CESIO A 100 KM DA CENTRALE

(ANSA) - TOKYO, 17 AGO - Alti livelli di cesio radioattivo
sono stati rilevati nei fanghi raccolti in un fosso accanto alla
Corte distrettuale di Aizuwakamatsu, citta' a circa 100 km a
ovest dalla centrale nucleare di Fukushima.
L'isotopo rintracciato e' stato misurato in concentrazioni di
circa 186.000 becquerel per chilogrammo: secondo gli standard di
sicurezza nipponici, i fanghi possono essere trasportati in
discarica se il cesio radioattivo e' pari o inferiore a 8.000
becquerel per chilo.
La corte ha disposto la messa in sicurezza dell'area e
bandito l'accesso nelle immediate vicinanze del fosso, senza
alcuna interruzione delle attivita' giudiziarie. (ANSA).

FT
17-AGO-11 07:22 NNNN

MOLMED: CONCESSO BREVETTO EUROPEO PER TERAPIA CONTRO LEUCEMIE

MOLMED: CONCESSO BREVETTO EUROPEO PER TERAPIA CONTRO LEUCEMIE =
(AGI) - Milano, 17 ago. - L'Ufficio brevetti europeo ha
concesso a Molmed un brevetto "estremamente importante" per la
protezione del gene alla base della terapia cellulare
sperimentale Tk, attualmente in fase III per il trattamento
delle leucemie ad alto rischio. Lo rende noto la societa'
stessa con un comunicato, in cui si spiega che la concessione
e' valida fino al 2025 con la possibilita' di estendere il
termine di altri 5 anni e "da diritto all'esclusiva di mercato
in 29 paesi aderenti alla convenzione sul brevetto europeo".
Domande equivalenti sono state depositate anche negli Usa e in
Giappone. "Con la concessione di questo nuovo brevetto Molmed
ottiene l'esclusiva di mercato per una tecnologia frutto del
lavoro dei nostri scienziati", ha commentato Claudio Bordignon,
presidente e ad di Molmed. (AGI)
Mi1
170919 AGO 11

NNNN

ZECCA CLANDESTINA A NAPOLI, PRODUCEVA MONETE DA UN EURO MATERIALE PER REALIZZARNE 10MILA.PER GDF RIPRODUZIONE PERFETTA



ZECCA CLANDESTINA A NAPOLI, PRODUCEVA MONETE DA UN EURO
MATERIALE PER REALIZZARNE 10MILA.PER GDF RIPRODUZIONE PERFETTA
(ANSA) - NAPOLI, 17 AGO - Scoperta, a Napoli, una zecca
clandestina specializzata nella produzione di monete false da un
euro. Blitz dei militari della Guardia di Finanza, all'interno
di un anonimo edificio adibito a locale commerciale, a ridosso
della centralissima piazza Garibaldi: sequestrate 107 monete da
1 euro, perfettamente riprodotte e pronte per essere immesse nel
circuito economico nazionale ed estero. All'interno del
laboratorio e' stato inoltre recuperato ulteriore materiale
semilavorato, sufficiente a riprodurre ulteriori 10.000 monete.
Secondo quanto accertato dalla Guardia di Finanza, le monete
erano decisamente perfette. Avanzati tecnologicamente i
macchinari adoperati all'interno della zecca clandestina, grazie
ai quali i falsari in un solo giorno erano in grado di
riprodurre un ingente numero di monete false e dove erano
riusciti a riprodurre con fedelta' non solo il conio delle due
facciate, ma anche la rigatura laterale delle monete, nonche'
l'impronta magnetica delle stesse.
Oltre alle monete false, sono stati rinvenuti e sottoposti a
sequestro una sofisticata pressa oleodinamica, un punzone in
grado anche di riprodurre anche la rigatura laterale delle
monete, oltre 23.000 componenti metallici in ottone e
ferro-nichel idonei a realizzare, rispettivamente, sia la parte
esterna che quella interna delle monete da 1 euro. Al termine
dell'operazione, il locatario dell'opificio clandestino, un
trentenne con precedenti penali, e' stato denunciato. Le
indagini sono in corso al fine di individuare i restanti
componenti dell'organizzazione criminale.
(ANSA).

SS
17-AGO-11 09:29 NNNN

martedì 16 agosto 2011

Bersani: "Chi ha di più deve dare di più". Diffondi il video di Youdem

Bersani: "Chi ha di più deve dare di più". Diffondi il video di Youdem



16/08/2011 08:38


Ciao webmaster,

Giovedì Tremonti ha presentato in Parlamento  
le misure che il governo intende adottare per contrastare la crisi per contrastare la crisi.
 
Ancora una volta a pagare sono i soliti.
 
Il segretario Pier Luigi Bersani è intervenuto  ricordando che a    l cuore della crisi c'è la questione politica    
 
Non dovevamo arrivare a questo punto. Adesso al governo non tremi il polso.
 
Noi abbiamo le nostre idee: riduzione della spesa pubblica, a partire dal numero dei parlamentari, liberalizzazioni e lotta all'evasione fiscale. Chi ha di piu' deve dare di più. 
Su Youdem trovi il video dell'intervento in aula di Bersani, diffondilo

bersani_commissione.jpg      


(clicca sull'immagine per vedere il video) 

Il PD, già sabato, ha presentato le sue controproposte in 7 punti   per una manovra più equa e oggi Bersani nell'intervista a Repubblica   ha ribadito che occorre che paghi chi ha esportato i capitali ed ha poi usufruito dello scudo fiscale, e che bisogna intensificare la  
lotta all'evasione fiscale  .
 

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foto-geloni-(2).jpg
A presto,


Chiara Geloni 

Direttore YouDem.tv


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VICENZA: SPIDER IN AUTOSTRADA CON BARA A BORDO, 'RICERCATA' SPECIALE


VICENZA: SPIDER IN AUTOSTRADA CON BARA A BORDO, 'RICERCATA' SPECIALE =

Vicenza, 16 ago. (Adnkronos) - La Polstrada del Veneto e' alla
ricerca di una Mercedes cabriolet che scorrazza in Veneto con il
tettuccio aperto ed accanto quella che a tutti gli effetti sembra una
bara. L'auto e' stata vista spesso nei giorni scorsi in zona Vicenza
lungo la A4. Una serie di riprese circola sul web e sembra essere
diventata il nuovo mistero dell'estate. Al volante della spider nera
un uomo che tranquillamente procede sulla corsia di sorpasso capelli
al vento.

(Paj/Ct/Adnkronos)
16-AGO-11 21:27

NNNN
SEGNALATA IN A4 AUTO CABRIO CON BARA ACCANTO AL GUIDATORE
POLSTRADA VICENZA INDAGA DOPO TESTIMONIANZE VARI AUTOMOBILISTI
(ANSA) - PADOVA, 16 AGO - Un signore distinto alla guida di
un'auto, con a fianco una bara, lungo l'autostrada A4: queste le
segnalazioni su cui sta facendo accertamenti la polizia stradale
di Vicenza, il cui comando ha allertato anche i colleghi di
Padova e Venezia, che stanno svolgendo le indagini.
Forse una scommessa persa con qualche amico, la voglia di
essere protagonisti a tutti i costi o una trovata pubblicitaria
solo il sole cocente: queste le ipotesi emerse fin qui.
Diversi gli automobilisti che negli ultimi giorni hanno visto
spostarsi, sull'autostrada A4 Serenissima, una Mercedes cabrio
color nero, guidata da un signore distinto, con i capelli
brizzolati, con a fianco una bara in legno, sistemata in qualche
modo al posto del passeggero anteriore. La scena, immortalata da
una coppia che si stava recando in vacanza e poi finita in rete,
e' stata segnalata anche da altri viaggiatori.
Quello che e' certo e' che non si e' trattato di un solo
tragitto: la Mercedes con la cassa da morto, in parte sporgente,
e' stata immortalata con un telefonino nei pressi dell'uscita
del casello di Vicenza ovest in direzione Milano, dove era nella
corsia lenta ed e' stata superata da diverse auto, e poi ferma
in un un'area di servizio, nel tratto vicentino, in direzione
Venezia. (ANSA).

YLB-BE
16-AGO-11 20:50 NNNN
ZCZC
ADN0138 6 CRO 0 ADN CRO RVE
VICENZA: INDIVIDUATO L'UOMO CON BARA IN AUTO, VIAGGIA PER VOTO ALLA MADONNA =
Venezia, 18 ago. (adnkronos) - E' stato individuato l'uomo che a
bordo della sua Mercedes Sl decappottabile viaggia con una bara in
legno chiaro, collocata sul lato passeggero, in lungo ed in largo
sulle strade del Veneto e che nei giorni scorsi e' stato individuato
piu volte in zona Vicenza. Si chiama Ivano De Marchi, ha 65 anni e
risiede a Marcon (Venezia).
I viaggi con la bara li fa per rispettare un voto: la bara
sarebbe per l'ex sindaco del suo paese che nel 1988 rase al suolo la
pista di motocross. Un tracciato che De Marchi costrui' con grande
impegno ma che, una volta eliminato, avrebbe lasciato posto ad una
lottizzazione.
"La Madonna di Monte Berico (il santuario si trova a Vicenza) -
ha detto De Marchi al Corriere del Veneto che e' andato a scovarlo a
casa - mi e' apparsa in sogno e mi ha detto quello che dovevo fare".
Alla fine ecco la ricetta: mille pellegrinaggi con una bara al seguito
in altrettante chiese e, ne e' convinto De Marchi, l'ex sindaco
"distruttore di piste di cross" potrebbe essere messo in condizioni di
non nuocere piu'.
(Paj/Col/Adnkronos)
18-AGO-11 11:17
NNNN
 

MANOVRA: LANDINI (FIOM), SI' A SCIOPERO MA DA SUBITO MOBILITAZIONE DAL BASSO

MANOVRA: LANDINI (FIOM), SI' A SCIOPERO MA DA SUBITO MOBILITAZIONE DAL BASSO =

Roma, 16 ago. (Adnkronos/Labitalia) - "Credo che lo sciopero
generale sia necessario, ma non penso che sia sufficiente e,
soprattutto, non puo' essere un semplice sciopero di testimonianza o
di protesta. E' necessario da subito che si determini una
mobilitazione dal basso come avvenuto anche con i recenti referendum e
che si chieda al Parlamento di rispondere ai bisogni del Paese e non
semplicemente ai bisogni di qualcuno". Cosi' Maurizio Landini, leader
della Fiom, parla con LABITALIA dell'ipotesi di uno sciopero generale,
ventilata nei giorni scorsi da Susanna Camusso, segretario generale
della Cgil.

Landini ricorda che l'eventuale decisione di uno sciopero andra'
presa in alcune sedi collegiali, prima tra tutte "la riunione del 23
agosto dei segretari, di tutte le categorie della Cgil, e di tutte le
camere del lavoro, proprio per decidere cosa fare". Non solo. "Come
Fiom nel mese di agosto dovremo conviocare il comitato centrale
-aggiunge- mentre per il 31 agosto avevamo gia' programmato un
incontro con tutti i movimenti, le associazioni e gli studenti e con
tutti coloro che si sono impegnati per il cambiamento".

Per Landini, e' importante "mettere in campo azioni di
mobilitazione dei lavoratori che preparino lo sciopero generale
perche' la discussione che il Parlamento nei prossimi giorni iniziera'
a fare deve essere accompagnata da una protesta e dalle proposte
alternative che vengono dal Paese". (segue)

(Lab/Ct/Adnkronos)
16-AGO-11 15:17

NNNNMANOVRA: LANDINI (FIOM), SI' A SCIOPERO MA DA SUBITO MOBILITAZIONE DAL BASSO (2) =

(Adnkronos/Labitalia) - "C'e' una distanza che sta aumentando
tra il 'palazzo' e le persone", avverte il leader delle tute blu della
Cgil. Per questo, "deve essere messa in campo una vasta mobilitazione
che parta subito, fin dai primi giorni in cui il Parlamento e'
chiamato a discutere di questi provvedimenti, per chiedere di
determinare un radicale cambiamento, ritirando i provvedimenti sul
lavoro e non solo".

Occorre infatti mofidicare anche altri aspetti. "Qui si fa
pagare solo ai pensionati, ai giovani, ai dipendenti -commenta
Landini- e non capisco perche' non si mette in piedi una patrimoniale.
In un Paese dove il 90% dell'Irpef e' a carico dei lavoratori
dipendenti e dei pensionati, si sa perfettamente qual e' la parte del
Paese che non va. Non bisogna limitarsi alla dichiarazione dei
redditi, bisogna andare a vedere concretamente il patrimonio, cosi'
come ci vuole una tassa sulle speculazioni finanziarie. Insomma
-conclude- bisogna prendere i soldi da chi in questi anni si e'
arricchito e le tasse non le ha mai pagate".

(Lab/Ct/Adnkronos)
16-AGO-11 15:20

NNNN

MANOVRA: LANDINI (FIOM), CHIEDEREMO RITIRO DA DECRETO DI NORME SU DIRITTI LAVORATORI

MANOVRA: LANDINI (FIOM), CHIEDEREMO RITIRO DA DECRETO DI NORME SU DIRITTI LAVORATORI =
'DAL DOPOGUERRA A OGGI NESSUN GOVERNO HA MAI CANCELLATO
CONTRATTI PER DECRETO'

Roma, 16 ago. (Adnkronos/Labitalia) - "Chiederemo esplicitamente
che tuttta quella parte del decreto anticrisi, che insiste sui diritti
dei lavoratori e sul contratto, sia ritirata perche' si tratta di un
provvedimento che di fatto cancella i contratti nazionali di lavoro e
perche' rende possibile a livello aziendale fare accordi che derogano
dai contratti e addirittura anche dalle leggi". Cosi' Maurizio
Landini, segretario generale della Fiom Cgil, annuncia a LABITALIA le
iniziative che il sindacato dei metalmeccanici intende portare avanti,
per fermare, dice, "un tentativo furbesco del governo che e' quello di
usare questa crisi per colpire i diritti dei lavoratori".

La richiesta della Fiom di cancellare l'estensione erga omnes
della validita' degli accordi aziendali sara' presentata, afferma
Landini, "direttamente alle commissioni parlamentari e a tutte le
forze politiche, perche' non e' mai successo nella storia di questo
Paese, dal dopoguerra a oggi, che, con decreto, un governo proponga di
cancellare il contratto e di cancellare lo Statuto dei diritti dei
lavoratori, aprendo addirittura la possibilita' di fare accordi
aziendali che permettano alle imprese di licenziare". (segue)

(Lab/Ct/Adnkronos)
16-AGO-11 15:44

NNNN

MANOVRA: PD, IN ARRIVO 24 MLD DI TAGLI A PENSIONI INVALIDI CIVILI

MANOVRA: PD, IN ARRIVO 24 MLD DI TAGLI A PENSIONI INVALIDI CIVILI =
MIOTTO, GOVERNO AZZERA CIO' CHE RESTA DELLE POLITICHE
ASSISTENZIALI

Roma, 16 ago. (Adnkronos) - ''Ecco la sorpresa che il governo
non ha il coraggio di annunciare agli invalidi civili: sulle loro
pensioni la manovra di luglio, anticipata di un anno, prevede subito
tagli per 24 miliardi, quelli inizialmente spalmati tra il 2013 e il
2014". E' quanto denuncia la capogruppo del Pd nella commissione
Affari sociali della Camera, Margherita Miotto, la quale spiega che
"per realizzare questo allucinante obiettivo, il governo ha approvato
un progetto di legge-delega per riformare l'assistenza, pubblicato in
questi giorni e presto all'esame delle commissioni parlamentari".

"I contenuti della delega sono presto detti: azzeramento delle
esili politiche assistenziali sopravvissute ai tagli effettuati dal
2008 e una controriforma che ci fa tornare indietro, affidando il
sistema assistenziale alla beneficenza. Tre sono le categorie prese di
mira: invalidi civili, cioe' le persone che percepiscono una pensione
di 260 euro al mese, pari a 3.300 euro all'anno, la cui spesa
complessiva e' di circa 3,8 miliardi".

"La delega prevede riordino dei requisiti reddituali e
patrimoniali: il governo prova a giustificare la riforma a causa dei
falsi invalidi. Argomento pretestuoso visto che la mastodontica
operazione di verifica messa in atto dal 2009 ha prodotto l'11% di
pensioni revocate ma i ricorsi presentati hanno restituito il maltolto
nel 70% dei casi, limitando i 'falsi invalidi' al 3%. Ci sono poi i
superstiti -aggiunge Miotto- che percepiscono la pensione di
reversibilita': mediamente 600 euro al mese, 7.200 euro all'anno, per
una spesa complessiva di circa 28 mld di euro". (segue)

(Pol/Ct/Adnkronos)
16-AGO-11 15:40

NNNN
MANOVRA: PD, IN ARRIVO 24 MLD DI TAGLI A PENSIONI INVALIDI CIVILI (2) =

(Adnkronos) - "Anche per loro -prosegue la parlamentare del Pd-
la delega parla di cambiamento dei criteri di accesso ma quanto si
puo' ancora tagliare dopo la recente approvazione della 'norma contro
i matrimoni di comodo con le badanti'?". C'e' infine la categoria
delle "persone non-autosufficienti al 100%, incapaci di deambulare,
che percepiscono una indennita' mensile di 487 euro al mese, pari a
5.848 euro all'anno: per loro sara' creato un fondo da suddividere fra
le Regioni che cancella l'assegno individuale, dunque scippando un
diritto fondamentale".

"Gli invalidi civili titolari di pensione ed i percettori
dell'assegno di accompagnamento sono 2.700.000 in Italia e la spesa
dell'Inps e' di circa 16,5 mld. di euro, mentre i superstiti sono
4.500.000 per una spesa di 28 mld. Con la delega il governo intende
riordinare pensioni di invalidita', indennita' di accompagnamento e
pensioni di reversibilita' che ammontano a complessivi 44,5 miliardi,
garantendo un risparmio di 24 miliardi: praticamente si dimezzano
tutte queste provvidenze destinate a 7.200.000 italiani che vivono
difficili condizioni esistenziali".

"Ora il governo dovra' vedersela con le sacrosante proteste del
vasto mondo associativo che fara' sentire tutta la propria
indignazione alle quali si aggiungera' - conclude Miotto - il
contributo del Partito Democratico che fara' il possibile per impedire
questo scempio''.

(Pol/Ct/Adnkronos)
16-AGO-11 15:45

NNNN

INCENDIA AUTO DEI CARABINIERI, CACCIA AL PIROMANE

INCENDIA AUTO DEI CARABINIERI, CACCIA AL PIROMANE =
(AGI) - Genova, 16 ago. - Due auto dei carabinieri in fiamme
ieri sera davanti alla stazione dell'Arma di Voltri, in piazza
Lerda, nel ponente di Genova. E' scattata immediatamente la
macchina dei soccorsi: sul posto si sono precipitati i vigili
del fuoco del distaccamento di Multedo che hanno domato le
fiamme. I militari hanno dato il via alle indagini e, secondo
indiscrezioni, sarebbero sulla buona pista per
l'identificazione del piromane. Ignote per ora le cause
dell'incendio e la loro matrice. Nessuna ipotesi e' per ora
esclusa. Altro rogo d'auto nella notte in via Sapello, poco
distante dalla caserma dei carabinieri di Voltri. (AGI)
ge1
161018 AGO 11

NNNN

GB: MAREA NERA SCOZIA; SHELL, CONTINUA FUORIUSCITA PETROLIO

GB: MAREA NERA SCOZIA; SHELL, CONTINUA FUORIUSCITA PETROLIO

(ANSA-REUTERS) - LONDRA, 16 AGO - La fuoriuscita di petrolio
dalla piattaforma Gannet Alopha, 180 chilometri da Aberdeen,
sulla costa orientale della Scozia. Lo annuncia la Shell, senza
precisare altri dettagli, ne' quando sara' in grado di fermare
la perdita.
Ieri il colosso anglo-olandese aveva stimato la perdita di
200 tonnellate di greggio, circa 1.300 barili, nel Mare del
Nord: secondo gli esperti si tratta dell'incidente piu' grave
nell'area dal 2000. (ANSA-REUTERS).

ACC
16-AGO-11 09:28 NNNN
GB: NON SI ARRESTA PERDITA DI PETROLIO AL LARGO DELLA SCOZIA =
(AGI/REUTERS) - Londra, 16 ago. - Non si arresta la perdita di
petrolio cominciata mercoledi' scorso nel Mare del Nord, al
largo delle coste della Scozia. La Shell, a cui fa riferimento
la piattaforma, ha riferito che sono finiti in acqua 216
tonnellate di greggio, equivalenti a 1.300 barili (in media, ha
spiegato la compagnia, si tratta di 5 barili al giorno)
determinando l'emergenza piu' grave dal 2000. "La macchia di
petrolio", ha detto un portavoce della Shell, "era ieri di
circa un chilometro quadrato. (AGI)
Fab
161003 AGO 11

NNNN

lunedì 15 agosto 2011

Corte dei Conti "...Con ricorso qui pervenuto il 07.04.2009, il sig. C.– già appartenente alla Polizia di Stato, dispensato dal servizio, per inabilità fisica, dal 03.08.1996 – impugnava il predetto D.M. n. 10855/2003 con cui – pur riconoscendo che le infermità da lui sofferte erano dipendenti da causa di servizio ed ascrivibili a tab. A 8^ ctg – gli veniva negata la relativa p.p.o. in quanto le medesime non comportavano l’inabilità al servizio, pur dichiarata, ai fini dell’avvenuta dispensa, da altra infermità non riconosciuta......P.Q.M. la Corte dei Conti, Sezione Giurisdizionale per la Toscana – in composizione monocratica – definitivamente pronunciando ACCOGLIE il ricorso in esame (n. 57809 PC), proposto da ... nei confronti del Ministero dell’Interno, del Ministero dell’Economia e delle Finanze e dell’INPDAP, e, per l’effetto, dichiara l’applicabilità, nei suoi confronti, dell’art. 67 del DPR n. 1092/1973 ed il conseguente riconoscimento del diritto alla percezione dei dovuti benefici pensionistici a decorrere dalla data di cessazione dal servizio...."


REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE DEI CONTI
SEZIONE GIURISDIZIONALE PER LA REGIONE TOSCANA
in composizione monocratica, nella persona del Giudice Unico delle pensioni, Consigliere Francesco D’ISANTO, ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso, iscritto al n. 57809 P.C. del registro di Segreteria, promosso da ... è elettivamente domiciliato – avverso il decreto del Ministero dell’Interno n. 10855, datato 24.02.2003, nonché nei confronti del Ministero dell’Economia e dell’INPDAP.
            Udite, nella pubblica udienza dell’8.06.2011, l’avv. Di Marco e la dott.ssa Caira per l’INPDAP.
            Non rappresentati i dicasteri.
            Visti gli atti ed i documenti della causa;
            Visto il D.L. 15.11.1993, n. 453, convertito in Legge 14.1.1994, n. 19;
            Visto il D.L. 23.10.1996 n. 543, convertito in Legge 20.12.1996, n. 639;
            Vista la Legge 27.7.2000, n. 205
FATTO
1.         Con ricorso qui pervenuto il 07.04.2009, il sig. C.– già appartenente alla Polizia di Stato, dispensato dal servizio, per inabilità fisica, dal 03.08.1996 – impugnava il predetto D.M. n. 10855/2003 con cui – pur riconoscendo che le infermità da lui sofferte erano dipendenti da causa di servizio ed ascrivibili a tab. A 8^ ctg – gli veniva negata la relativa p.p.o. in quanto le medesime non comportavano l’inabilità al servizio, pur dichiarata, ai fini dell’avvenuta dispensa, da altra infermità non riconosciuta.
            Ulteriori memorie pervenivano il 20.04.2011 ed il 30.05.2011.
2.         Il Ministero dell’Interno, costituitosi il 10.05.2011, nell’evidenziare il mutato orientamento, in proposito, di questa Corte, eccepisce la prescrizione quinquennale.
3.         L’INPDAP, a sua volta, oltre ad eccepire il difetto di legittimazione passiva, chiede il rigetto del ricorso.
4.         A conclusione dell’odierna udienza di discussione – nel corso della quale entrambe le intervenute si riportano agli atti - questo Giudice, ai sensi dell’art. 429 c.p.c., ha dato lettura del dispositivo della presente decisione riservandosi il deposito entro il termine prefissato.
DIRITTO
1.         Preliminarmente, è da evidenziare, con riferimento alla previsione del novellato art. 420 c.p.c., l’impossibilità del tentativo di conciliazione, considerato che non sono presenti tutte le parti.
2.         Per giurisprudenza consolidata (vgs. 3^ sez. centr. n. 13621/2002; sez. giur. Toscana nn. 740/2006 e 654/2009), per il personale della Polizia di Stato, il diritto a percepire il trattamento di P.P.O. è regolato, ai sensi dell’art. 5 (comma 6) della legge n. 472/1987, dalla stessa norma prevista per il personale delle FF.AA. e delle FF.PP. ad ordinamento militare: l’art. 67 del D.P.R. n. 1092/1973.
            Quest’ultimo prevede, come condizione indispensabile, l’accertata dipendenza da fatti di servizio dell’infermità riscontrata, (requisito che si riscontra nella documentazione relativa al ricorrente) e non l’asserita inabilità al servizio.
            Alla stregua di quanto sopra, il ricorso è fondato e, quindi meritevole di accoglimento.
            Si deve, pertanto, dichiarare l’applicabilità, nei confronti del ricorrente, dell’art. 67 del DPR n. 1092/1973 ed il suo conseguente diritto, in relazione all’esito della prescritta procedura, a percepire i dovuti benefici pensionistici a decorrere dalla data della dispensa dal servizio. Ai fini dell’eccepita prescrizione quinquennale, ha validità interruttiva la sua richiesta, ricevuta dal Ministero il 30.03.2005, che sollecita la revisione, in autotutela del provvedimento, ora impugnato e relativo alla sua iniziale istanza del 18.121996.
3.         Su quanto dovuto spettano, inoltre, interessi legali e rivalutazione monetaria, ex artt. 429 c.p.c. e 150 disp. att. c.p.c., dalla maturazione dei singoli ratei al soddisfo, da liquidarsi cumulativamente, nel senso di una possibile integrazione degli interessi legali ove l’indice di svalutazione dovesse eccedere la misura degli stessi (SS.RR. 10/2002).
4.         Non è accolta la richiesta di estromissione dal giudizio formulata dall’INPDAP in quanto l’Istituto è ordinatore secondario di spesa.
5.         Attesa la chiarezza della normativa, risalente ad oltre due decenni, e la univocità della relativa giurisprudenza, le spese legali quantificate, in mancanza di apposita notula, in euro 500,00 (cinquecento/00) più IVA e CAP, vanno poste a carico dell’Amministrazione soccombente.
P.Q.M.
la Corte dei Conti, Sezione Giurisdizionale per la Toscana – in composizione monocratica – definitivamente pronunciando
ACCOGLIE
il ricorso in esame (n. 57809 PC), proposto da ... nei confronti del Ministero dell’Interno, del Ministero dell’Economia e delle Finanze e dell’INPDAP, e, per l’effetto, dichiara l’applicabilità, nei suoi confronti, dell’art. 67 del DPR n. 1092/1973 ed il conseguente riconoscimento del diritto alla percezione dei dovuti benefici pensionistici a decorrere dalla data di cessazione dal servizio.
            Segue il riconoscimento delle somme aggiuntive, come indicato in parte motiva.
Dispone la trasmissione degli atti all’Amministrazione, per gli ulteriori adempimenti di competenza, ed alla locale Procura Regionale per quanto, eventualmente, di interesse.
            Le spese legali, pari ad € 500,00 (cinquecento/00) più IVA e CAP, sono a carico dell’Amministrazione soccombente.
Così deciso, in Firenze, nella Camera di Consiglio dell’8.06.2011.
In esito alla riserva ivi contenuta, la presente sentenza, emessa nella Camera di Consiglio del 09.06.2011, in pari data viene comunicata alla Segreteria, per il seguito di competenza.
                                                                               IL GIUDICE UNICO
                                                                       F.to Francesco D’Isanto
 
Depositata in Segreteria il 5 LUGLIO 2011
                                                              IL DIRETTORE DI SEGRETERIA
                                                                       F.to Paola Altini
SEZIONE ESITO NUMERO ANNO MATERIA PUBBLICAZIONE
TOSCANA Sentenza 242 2011 Pensioni 05-07-2011

Corte dei Conti "...L’atto di citazione della Procura della Corte dei conti per la Regione Lazio riferisce che a carico del convenuto, in qualità di dipendente della Polizia di Stato, è stata accertata una responsabilità derivante dalla produzione, da parte dello stesso, di attestazioni (certificati) quali giustificativi di assenze dal lavoro per malattie non sussistenti o, comunque, non inabilitanti al servizio...."


In nome del Popolo Italiano
LA CORTE DEI CONTI
                     Sezione  Giurisdizionale per  la Regione Lazio
composta dai seguenti magistrati:
dott. Ivan DE MUSSO                       Presidente
dott. Agostino BASTA                      Consigliere
dott. Marcovalerio POZZATO          Consigliere
ha pronunciato la seguente
                                          S E N T E N Z A
nel giudizio di responsabilità iscritto al n. 70978 del registro di Segreteria,
proposto dal Procuratore regionale per il Lazio  avverso
il sig. ......
Uditi, nella pubblica udienza del 28.6.2011, con l'assistenza del Segretario dott.ssa Antonella Cirillo:
il giudice relatore cons. dott. Marcovalerio Pozzato;
il Pubblico Ministero nella persona del SPG dott. Marco Smiroldo;
l'avv. Eugenio Pini, per il convenuto.
Esaminati tutti gli atti e i documenti del fascicolo processuale.

                                               FATTO

L’atto di citazione della Procura della Corte dei conti per la Regione Lazio riferisce che a carico del convenuto, in qualità di dipendente della Polizia di Stato, è stata accertata una responsabilità derivante dalla produzione, da parte dello stesso, di attestazioni (certificati) quali giustificativi di assenze dal lavoro per malattie non sussistenti o, comunque, non inabilitanti al servizio.
Detta Procura ha in particolare individuato, a seguito di comunicazioni (......), la sussistenza di un danno erariale (€ 11.911,00), in relazione a:
corrispettivo (monetario) delle giornate lavorative illegittimamente non effettuate dallo ...... che ha allegato malattie non sussistenti o comunque non inabilitanti;
danno da disservizio e danno all’immagine.
Rileva parte attrice che lo .... titolare di partita IVA N. ......, gestiva un'attività di affittacamere insieme al carabiniere ......., condannato, nel medesimo contesto (illegittime assenze dal servizio), da questa Sezione giurisdizionale con sentenza n. 1015/2008 (passata in giudicato).
Dalla documentazione in atti si evince che, a seguito di accurata verifica (cfr. citate informative della Questura di .....; verbali di indagini delegate dalla Procura militare della Repubblica; informative CC Stazione di .....), il predetto convenuto si dedicava, nei giorni in cui aveva allegato infermità (febbraio, marzo, aprile e giugno 2005), a attività connesse alla propria piccola azienda di B&B.
In tali giorni lo ....., specificamente, ben lungi di trovarsi immobilizzato a casa, affittava e conduceva furgoni (anche per lunghi percorsi), acquistava fuori dal .... mattonelle, quadri e suppellettili, venendo fotografato, con il sodale sig. ..... intento a svolgere (fuori dalla propria abitazione) attività non meglio identificate.
Il pregiudizio erariale è stato quantificato negli importi corrispondenti alle retribuzioni indebitamente percepite dallo ...... nei periodi di illegittima assenza (€ 4.476,10), nonché nelle ulteriori somme – quantificate mediante valutazione equitativa del danno ex art. 1226 c.c. - relative a:
-danno da disservizio, consistente nell'aver inciso negativamente sul funzionamento dell'ufficio di appartenenza (€ 2.235,00);
-lesione all’immagine dell’Amministrazione dell'Interno, in considerazione della gravità della condotta truffaldina, peraltro reiterata, delle funzioni assolte e del grado rivestito, in relazione all'art. 55-quinquies del D. Lgs. 165/2001 (€ 5.000,00).
In tal modo qualificati i danni derivanti dalle riferite vicende - sulla base dei documenti in atti - in complessivi € 11.911,00, sono stati ritenuti  sussistenti elementi di responsabilità a carico del sig. ...... invitato dall’organo inquirente (11.6.1010), ai sensi dell’art. 5 della L. 14.1.94 n. 19, come integrato dalla L. 20.12.1996, n. 639, a fornire le proprie deduzioni con riferimento alle sue presunte responsabilità in merito alle illegittime assenze dal servizio.
Lo ......, presa visione delle evidenze del fascicolo istruttorio, ha fatto pervenire proprie controdeduzioni.
Con atto di citazione  del 31.1.2011 (notificato il 3.3.2011) il predetto incolpato veniva evocato in giudizio, in quanto responsabile del complessivo danno erariale di € 11.911,00.
Il convenuto si è ritualmente costituito in giudizio (1.6.2011) a mezzo di comparsa di risposta, con il patrocinio dell'avv......
Ha nell'ordine prospettato i seguenti motivi difensivi:
-preliminarmente, il difetto di condizione di proponibilità e/o ammissibilità e/o procedibilità in relazione all'azione di responsabilità per danni all'immagine alla P.A., per mancanza di sentenza penale irrevocabile di condanna, ai sensi dell'art. 17, c. 30-ter del D.L. 78/2009;
-di conseguenza, in via preliminare, la nullità dell'atto di citazione;
-nel merito, l'infondatezza dell'azione di responsabilità per inconsistenza dell'apparato probatorio fornito da parte attrice, posto che quest'ultima avrebbe dovuto dimostrare i fatti su cui si fonda la propria pretesa secondo le regole del processo civile;
-in tale prospettiva, il semplice rimando agli accertamenti realizzati dalla Polizia Giudiziaria non soddisfa l'onere della prova richiesto dall'art. 163 c.p.c.;
-sussiste ampia documentazione medica in relazione alla lombosciatalgia sofferta dal convenuto.
Chiede conclusivamente il convenuto:
-che venga dichiarata improponibile e/o inammissibile l'azione di responsabilità erariale per danni all'immagine della P.A.;
-in subordine, respingere nel merito la domanda attorea.
All’odierna pubblica udienza il P.M.  ha pienamente confermato la richiesta risarcitoria, puntualizzando che:
-ricorre nelle vicende in questione una fattispecie legale tipica di danno all'immagine della P.A., senza necessità del previo accertamento penale;
-sono puntualmente indicate, ai sensi dell'art. 163 c.p.c., le fonti di prova a carico del convenuto;
-nei fatti di causa non si pone un problema di falsità materiale della certificazione medica, ma di dichiarazione al medico non coerente con la realtà;
-sono da rinvenirsi, nel comportamento del convenuto, indizi gravi e concordanti non di semplice colpa grave, ma di atteggiamento cosciente e volontario di induzione in errore.
Per converso l'avv. ..... ha chiesto la reiezione della domanda attorea in quanto inammissibile e comunque infondata nel merito, specificando che:
-la fattispecie in esame è in realtà sussumibile in contesto penale;
i fatti che si assumono accertati (peraltro con modalità non fidefacenti) sono completamente disconosciuti dallo .....
-non risulta formata la prova in ordine al consumato reato di truffa.
L'avv. .... conclude ribadendo tutte le eccezioni formulate con la comparsa di costituzione in giudizio, chiedendo, in via subordinata, la gradazione del quantum eventualmente posto a carico del convenuto.
D I R I T T O
Ritiene il Collegio di delibare, in via assolutamente preliminare, le eccezioni relative alla nullità della citazione ovvero dell'inammissibilità della pretesa attorea.
Manifestamente priva di giuridico fondamento è l'eccezione fondata sulla nullità della citazione per violazione dell'art. 163 c.p.c..
All’uopo deve rilevarsi che, nei giudizi di responsabilità amministrativa, deve escludersi la nullità dell’atto di citazione per indeterminatezza dell’oggetto, allorché siano chiaramente evincibili il danno, la fattispecie causativa dello stesso e le posizioni soggettive alle quali siano addebitate le pretese risarcitorie (cfr. Sez. Umbria, sent. n. 540 in data 18.11.2004).
Nel caso di specie, appaiono chiaramente evidenziati il danno erariale, il nesso causale fra la produzione del medesimo e la condotta del convenuto, nonché le singole fonti di prova a carico di quest'ultimo.
Giova altresì rammentare che nel processo innanzi alla Corte dei conti trovano applicazione sia il principio di autonomia dei giudizi (con riferimento tanto al processo civile che a quello penale), sia il principio del giusto processo, ex art. 111 Cost. Pertanto, ai fini dell’accertamento della responsabilità amministrativa, è necessario fornire mezzi di prova (nella specie forniti) che sono autonomamente valutati dal giudice contabile (Sez. Abruzzo, sent. n. 663/2004)
In secondo luogo, è stata avanzata eccezione di nullità della citazione con riferimento alla mancanza delle condizioni di proponibilità e/o ammissibilità e/o procedibilità dell'azione di responsabilità per danni all'immagine alla P.A., per difetto di sentenza penale irrevocabile di condanna, ai sensi dell'art. 17, c. 30-ter del D.L. 78/2009.
Osserva il Giudicante che, in virtù della disposizione citata, qualora non si sia in presenza di una sentenza irrevocabile di condanna, non può procedersi ad azione di responsabilità amministrativa per danno all'immagine della P.A. (cfr., per tutte, Sez. Friuli-Venezia Giulia, sent. 19/2011).
Giova rammentare che il Legislatore (ricevendo peraltro l'avallo del Giudice delle Leggi) ha posto in essere un quadro di norme restrittivo rispetto alla richiesta di risarcimento di danno all'immagine della P..A. (connotato, peraltro, da profili più sanzionatori che risarcitori).
La giurisprudenza ha infatti evidenziato che il risarcimento del danno all'immagine della P.A. è attivabile innanzi a questa Corte solo quando sussista il presupposto di una sentenza irrevocabile di condanna del pubblico funzionario.
La coerenza di fondo del quadro normativo in esame è dimostrato dal fatto che l'art. 17, c. 30-ter del D.L. 78/2009 ha previsto che, per il risarcimento del danno all'immagine della Pubblica Amministrazione, il decorso del termine di prescrizione di cui all'art. 1, c. 2, della L. 20/1994, è "sospeso fino alla conclusione del procedimento penale".
L'eccezione defensionale relativa all'inammissibilità della pretesa afferente al danno all'immagine subìto dalla P.A è quindi fondata, mancando, nella specie, una sentenza irrevocabile di condanna nei confronti del convenuto per i medesimi fatti: giova notare, altresì, che il medesimo art. 55-quinques del D. Lgs. 165/2001 (invocato dalla Procura procedente) postula la necessità, ai fini del risarcimento del danno all'immagine della P.A., di una sentenza penale di condanna.
Deve essere quindi dichiarata l'inammissibilità parziale della citazione, limitatamente alla pretesa afferente al ristoro del danno all'immagine subìto dall'Amministrazione dell'Interno.
Nel merito, la richiesta risarcitoria della Procura è fondata e meritevole di parziale accoglimento.
Risulta, infatti, pacifico il danno provocato dal sig. ...... all’Amministrazione dell'Interno, l’elemento soggettivo a titolo di colpa grave con previsione ovvero di dolo, nonché il nesso causale tra la condotta del convenuto ed il danno arrecato, così come è risultato dalla documentazione acquisita in via istruttoria.
Lo <<<<< ha consapevolmente dichiarato ai medici competenti la propria inabilità al servizio di Istituto al solo fine di svolgere proprie attività (peraltro in violazione degli obblighi di esclusività di prestazioni lavorative in favore della Polizia di Stato, presumibilmente legate all'affitto turistico di camere).
Specificamente, nei periodi di illegittima assenza contestati (.....) lo ....., che avrebbe dovuto giacere a riposo, affittava e conduceva furgoni (anche per lunghi percorsi), acquistava fuori dal .... mattonelle, quadri e suppellettili, e svolgeva fuori dalla propria abitazione attività non meglio identificate (presumibilmente connesse alla ristrutturazione di un appartamento destinato all'affitto turistico).
Tali attività del convenuto sono ampiamente dimostrate dal materiale acquisito durante specifiche indagini:
-documenti relativi al noleggio di furgone da parte dello ..... (unico guidatore autorizzato);
-documenti relativi all'utilizzo (sempre da parte di quest'ultimo) di carta di credito in prossimità di ....;
-reperti fotografici dello ....., colto in attività non meglio identificate nel quartiere ....
Risulta in sostanza dimostrato, conformemente a quanto dedotto dalla procedente Procura, che il convenuto ha svolto attività assolutamente incompatibili con le patologie dichiarate, ovviamente senza rispettare gli obblighi di reperibilità nei casi di assenza per malattia.
Devono essere completamente disattese le deduzioni difensive incentrate sul quadro clinico a carico dello ..... la circostanza di un giudizio diagnostico di lombosciatalgia (peraltro artatamente indotto dal convenuto) non costituisce causa di giustificazione né di attenuazione della responsabilità dedotta innanzi a questa Corte.
Le retribuzioni afferenti ai periodi di assenza dal servizio sono state quindi corrisposte dall’Amministrazione dell'Interno sebbene il dipendente, in buona forma fisica (come dimostrato dalla guida continuata di un furgone, da lui stesso noleggiato), prestasse attività economica remunerata, fra l'altro in dolosa violazione del principio di esclusività del rapporto di impiego in essere: ciò  esclude qualunque giustificazione alla corresponsione degli emolumenti medesimi.
La giurisprudenza di questa Corte è costante nel ritenere che, in materia di percezione di somme non dovute, il danno erariale è ravvisabile nell’ammontare degli emolumenti indebitamente riscossi a titolo di corrispettivo per prestazioni di servizio non rese, per effetto di assenze arbitrarie dal servizio (cfr. Sez. Umbria, sent. n. 445/2005, Sez. Emilia Romagna, sent. n. 581/2007).
E' principio ormai consolidato in giurisprudenza che sussiste indebito incameramento della retribuzione allorquando ci si assenti dal servizio sulla base di uno falso stato di malattia, ampiamente desumibile dal contemporaneo svolgimento di altra attività lavorativa.
A seguito della condotta del convenuto sono state sottratte energie lavorative alla Pubblica Amministrazione e si sono conclamate palesi violazioni degli obblighi di servizio.
E’ dunque ostensiva la responsabilità per dolosa violazione degli obblighi di servizio da parte dell’odierno convenuto, che ha deliberatamente dichiarato (essendo in buona forma fisica) uno stato di malattia per assentarsi dal servizio, causando un danno di € 4.476,10, come da conteggi effettuati dall’Amministrazione dell'Interno (cfr. informative agli atti della Questura di Roma, in relazione agli emolumenti corrisposti in occasione delle assenze in questione).
Non può invece trovare accoglimento la pretesa afferente al risarcimento del c.d. “ danno da disservizio”, dato per implicito in ragione dei fatti sopraesposti.
Rileva questo Giudicante, in adesione all'indirizzo giurisprudenziale già chiaramente delineatosi (cfr., per tutte, Sez. Lazio, sent. 1015/2008), che parte attrice ha mancato di dimostrare che l'Amministrazione dell'Interno ha sostenuto costi aggiuntivi per svolgere servizi che sarebbero stati di pertinenza dello ..... di conseguenza, mancando la specifica prova circa l'effettivo incremento della spesa sostenuta ovvero circa l'effettivo detrimento dell'ordinato svolgimento del servizio, questo Collegio non può procedere alla valutazione equitativa dell'affermata posta di danno erariale.
In conclusione, la pretesa attorea si appalesa fondata quanto al danno correlato agli emolumenti versati nei periodi di illegittima assenza e meritevole di accoglimento
                                               P.Q.M.
La Corte dei conti, Sezione Giurisdizionale regionale per il Lazio, definitivamente pronunciando

DICHIARA

l'inammissibilità della citazione con riferimento al risarcimento per lesione all'immagine della P.A.

RESPINGE

la richiesta attorea con riferimento al risarcimento per “danno da disservizio”
                                               CONDANNA
il signor ......... al pagamento in favore del Ministero dell'Interno della somma di € 4.476,10 (quattromilaquattrocentosettantasei/10) comprensiva di rivalutazione alla data di pubblicazione della sentenza e interessi dalla predetta ultima data fino all'effettivo soddisfo;
condanna altresì lo stesso al pagamento delle spese di giustizia, che sino alla pubblicazione della sentenza si liquidano in  euro 239,70 (duecentotrentanove/70).
Così deciso in Roma nella Camera di Consiglio del 28.6.2011
L’ESTENSORE                                                       IL PRESIDENTE
F.to dott. Marcovalerio Pozzato                     F.to dott. Ivan De Musso
Pubblicato in Segreteria mediante deposito nei modi di legge il 6 luglio 2011.
 
P. IL DIRIGENTE
IL RESPONSABILE DEL SETTORE
GIUDIZI DI RESPONSABILITA’
F.to dott. Francesco MAFFEI
SEZIONE ESITO NUMERO ANNO MATERIA PUBBLICAZIONE
LAZIO Sentenza 998 2011 Responsabilità 06-07-2011

Corte dei Conti "...on il ricorso in epigrafe il ricorrente già ispettore capo della Polizia di Stato, lamenta la mancata inclusione dell'assegno funzionale nella base pensionabile e della conseguente maggiorazione del 18%. La Prefettura di Roma ha chiesto il rigetto del ricorso...."


REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE DEI CONTI
SEZIONE GIURISDIZIONALE PER LA REGIONE LAZIO
IL GIUDICE UNICO DELLE PENSIONI
dott. Andrea LUPI
nella pubblica udienza dell’8 luglio 2011, con l'assistenza del segretario d'udienza signor Antonio Fucci,
 esaminati gli atti ed i documenti di causa,
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
nel giudizio pensionistico iscritto al n. 069816/PC del registro di Segreteria promosso da ---
AVVERSO
     Prefettura di Roma – Ufficio Territoriale del Governo
SVOLGIMENTO DEL PROCESSO
     Con il  ricorso in epigrafe  il ricorrente già ispettore capo della Polizia di Stato, lamenta la mancata inclusione dell'assegno funzionale nella base pensionabile e della conseguente maggiorazione del 18%.
La Prefettura di Roma  ha chiesto il rigetto del ricorso.
All’odierna udienza, le parti non sono comparse.
Considerato in diritto
Con il ricorso  in esame parte ricorrente chiede  che l’assegno funzionale venga incluso nella base pensionabile con incremento del 18%, con conseguente riliquidazione del trattamento  pensionistico percepito, ai sensi dell'art. 53 del D.P.R. n. 1092 del 1973, nel testo sostituito dall'art. 16 della legge n. 177 del 1976; maggiorazione che l’amministrazione ha escluso poiché l’assegno funzionale non è incluso tra gli emolumenti espressamente indicati dallo stesso art. 16, né è riconosciuto a tali fini dalla legge che l’ha istituito e dalle successive integrazioni(art. 1, comma 9, legge 468/87  e art. 6 legge 472/87).
Assume pertanto particolare rilievo la norma innanzi richiamata, che dispone che l'aumento del 18% opera su una base pensionabile costituita “dall'ultimo stipendiononchédagli assegni o indennità pensionabili sottoindicati” (tra i quali non è menzionata l'indennità di ausiliaria), specificando che “nessun altro assegno o indennità, anche se pensionabili, possono essere considerati se la relativa disposizione di legge non ne prevede espressamente la valutazione nella base pensionabile”.
Dall'esame della predetta disposizione si deduce che il requisito della pensionabilità di un assegno, per espressa previsione di legge, non ne determina automaticamente l'inclusione nella base pensionabile ai fini dei miglioramenti economici concessi con la legge n. 177 del 1976. Occorre, infatti, una specifica statuizione, nella specie non intervenuta, che poteva essere contenuta anche in testi successivi alla legge n. 177 del 1976 perché essa non prevede un “numerus clausus” degli elementi idonei ad integrare la base pensionabile bensì ne consente l'ampliamento ad opera di norme successivamente introdotte.
Ne consegue che  tutte le indennità, potrebbero  essere comprese nella base pensionabile alla sola condizione che rientrino  nella nozione di “ultimo stipendio” e, dunque, ne venga riconosciuta la natura stipendiale.
Nella specie, l'assegno funzionale non ha natura stipendiale, bensì di assegno accessorio, sia pure pensionabile (Corte dei Conti, Sezione Controllo, n. 52/2000).
Per tutto quanto sopra, così come da consolidata giurisprudenza anche  di questa Sezione, dalla quale questo Giudice ritiene di non discostarsi, discende che  l’istanza di parte  ricorrente appare giuridicamente infondata e quindi da respingere, secondo quanto  sopra motivato.
Sussistono giusti motivi per compensare le spese.
P.Q.M.
La Corte dei Conti, Sezione giurisdizionale per il Lazio, Giudice Unico delle Pensioni, definitivamente pronunciando, ogni contraria istanza ed eccezione reiette:
-rigetta il ricorso;
-dichiara l'integrale compensazione delle spese di giudizio.
Manda alla Segreteria della Sezione per gli ulteriori adempimenti.
Così deciso in Roma nella pubblica udienza dell’8 luglio 2011.
Il Giudice Unico
f.to Andrea Lupi

      

   Pubblicata mediante deposito in Segreteria il 12/07/2011

                                        P. Il Direttore
         IL RESPONSABILE DEL SETTORE PENSIONISTICO
                                  f.to Paola ACHILLE
 
SEZIONE ESITO NUMERO ANNO MATERIA PUBBLICAZIONE
LAZIO Sentenza 1052 2011 Pensioni 12-07-2011