MARTEDÌ 26 NOVEMBRE 2019 13.02.22
>>>ANSA/ In 6 mesi 7mila denunce scomparsa, 60 mila 'invisibili'
ZCZC3926/SXB XCI75362_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB >>>ANSA/ In 6 mesi 7mila denunce scomparsa, 60 mila 'invisibili' Il 12 dicembre mobilitazione straordinaria per la ricerca (ANSA) - ROMA, 26 NOV - Da inizio anno al 30 giugno sono state 6.761 le denunce per persone scomparse: la maggior parte viene poi ritrovata, ma una su quattro va a ingrossare un esercito di 'invisibili'. Sono 60mila quelle ancora da rintracciare da quando e' attivo il sistema di allertamento, di cui 10mila italiani e 50mila stranieri. I dati dell'ufficio del Commissario di governo per le persone scomparse sono stati ricordati al convegno 'Persone scomparse: una sfida per le istituzioni', ospitato dalla Sapienza. Si tratta di un fenomeno dai molti aspetti. Il 34% delle denunce riguarda donne, il 54% minorenni, e circa la meta' stranieri. Il 6%, 431, riguardano anziani. Il 75% allontanamenti volontari, lo 0,8% e' classificato come sottrazione da parte del coniuge, lo 0,4% come possibile vittima di reato. "Alcuni scompaiono perche' vogliono scomparire, altri sono vittime di reato, alcuni sono morti, tutti hanno bisogno di essere cercati", ha sottolineato il prefetto Giuliana Perrotta, Commissario straordinario per le persone scomparse: "C'e' un 25% di casi che non si risolvono" e a oggi "sono 60.641 le persone da rintracciare"; 40mila minori stranieri, le statistiche infatti sono ingrossate dalla mobilita' dovuta alle migrazioni. Inoltre, ha spiegato il prefetto, sono 918 i corpi cui dare un nome: "E' di ieri l'identificazione del corpo di una donna scomparsa nel 2013". L'ufficio del Commissario ha indetto per il 12 dicembre una giornata dedicata agli Scomparsi e una mobilitazione per la ricerca. Sono state invitate le prefetture a promuovere sui territori un'attivita' straordinaria: a cercare gli invisibili nelle mense, negli ostelli, nei boschi. "Sono persone che mancano alle loro famiglie, ma mancano a tutta la societa'", ha rilevato il viceministro all'Interno Vito Crimi: "Va rafforzata nelle famiglie la credibilita' e la vicinanza delle istituzioni". Pur essendo quello italiano uno dei piu' efficaci sistemi in Ue, non mancano alcune criticita'. Per il pg della Cassazione, Giovanni Salvi: "C'e' un problema nelle procure che e' insieme organizzativo e di mentalita'" e "bisogna trovare dei meccanismi che formalizzino le priorita', senza lasciarli alla disponibilita' dei singoli uffici". Il capo del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, Fabio Dattilo, ha spiegato che servono linee guida nazionali. Parole chiave, per il capo della Polizia, Franco Gabrielli, sono "formazione e preparazione", no alla bulimia normativa e alla eccessiva burocratizzazione'. Rimane inoltre da migliorare il sistema di localizzazione delle chiamate d'emergenza e la banca dati del Dna. (ANSA). Y12-VN 26-NOV-19 13:01 NNNN