da Enrico Corti
| 10:31 (3 ore fa) |
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Tra cielo, terra e baratri.
Da eletta Presidente del Consiglio di tutti gli italiani, Giorgia Meloni ha giurato i seguenti Comandamenti Istituzionali; 1) Giuro di essere fedele alla Repubblica (antifascista perché nata dalla Resistenza); 2) di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi; 3) di esercitare le mie funzioni nell'interesse esclusivo dell’Italia e d i tutti gli italiani; 4) di impegnarmi a rispettare le regole costituzionale e legislative.
L’istituto del giuramento deriva dal monarchico Statuto Albertino del 1848 che recitava; “«Giuro di essere fedele a Dio e alla Maestà del Re nostro Signore e di Lui successori, di servirlo con onore e lealtà, di sacrificare anche li miei beni e la mia vita per la difesa e il sostegno della Corona e dello Stato Monarchico“; formula ovviamente riformata rovesciandone i concetti dopo il Referendum del 2 giugno 1946.
Ma la riforma vera per Giorgia Meloni deve ancora avvenire con “il premierato“; una delle tante ragioni per cui non riconosce l’antifascismo è il confuso intreccio insito in lei tra Stato Laico e Stati Teologico, contagiato dalla pre-ideologia nostalgica; rappresentato nella presunta fervida credenza in Dio, Patria e Famiglia.
Il suo finto giuramento alla Costituzione è di fatto smentito dal dominante giuramento alla fedeltà al catechismo dottrinario virtuoso; del quale però non rispetta suoi importanti Comandamenti quali; 1) la pace tra le anime; 2) la fratellanza; 3) lo spirito non vendicativo; 4) la coerente fedeltà nei comportamenti; 5) la verità; 6) il rispetto educato verso altrui; 7) la morigeratezza; 8) il comportamento sociale virtuoso egualitario; (vedi Gesù Cristo e la divisione dei pani e dei pesci);
Il suo fervore pseudo religioso è la palese dimostrazione che è solo un pretesto e mezzo strumentale da usare per fini elettorali come esca sugli “ignoranti funzionali“ bigotti; il suo caos mentale è al limite della demenza; (da ciò il mettere in crisi milioni di quelle famiglie che dice di ritenere sacre; il tutto solo per fini ambiziosi di carriera polifitica; in tali contraddittorietà, la cattolica non si sposata religiosamente ma nello tempo concupisce una figlia con il presentatore TV Andrea Gianbruno; che poi frettolosamente abbandona appunto quando questi può essere d’intralcio alla sua carriera.
Poi, pubblicamente davanti alle TV, come preambolo di una intima nottata bacia sulla bocca Elon Musk; il pari proletario possessore di un patrimonio di 400 miliardi di dollari; cattolico anch’egli; dalle due mogli e dalle innumerevoli amanti, con le quali ha avuto 10 figli; virtuoso esempio dell’ipocrisia e dell'accaparramento corruttivo del profitto.
Elon Musk ha avuto l’undicesimo figlio con una ulteriore donna extra matrimoniale; pagata ((lui può perché) ha i dollari) per una maternità surrogata; grazie alla Legge Meloni in Italia Musk doveva essere arrestato e condannato con una reclusione fino a 2 anni; viceversa; è stato invece invitato dalla stessa Giorgia Meloni alla festa Atreju 2024 per esibirsi sul palco con l’ultimo figlio come esempio di natività; per l’Italia illegale. Successivamente, passa un’altra serata inoltrata con un altro cattolico sfascia Stato; il Presidente argentino Javier Milei, convivente con un’altra cattolica; l’attrice argentina Fátima Flóres.
La spergiurata su tutto Giorgia Meloni si fa chiamare under dog (la sfavorita); ma nella realtà il termine giusto come definirla è underwear (l‘intimamente favorita); preso atto che il suo Dio (se coerente con la giustizia dei cieli) non potrà farla passare della cruna dell’ago; compete a noi terrestri la pratica del farsi Giustizia e condannare “il caporal maggiore di giornata“ per falso e contraddizione su tutto“; come pure quale demoniaca punitrice dell’umanità.
I terrestri devono aiutare “gli analfabeti funzionali“ a comprendere, se non tutto, almeno quel che basta per reagire contro; 1) la povertà estrema che riguarda l’8,4% delle famiglie italiane; 2) il 9,7% degli individui poveri; 3) i quattro milioni e mezzo di italiane che rinunciano a curarsi per ragioni economiche e per lunghezza delle liste d’attesa; 4)) i salari cresciuti solo d’ell’1% in 30 anni; 5) l’inflazioni che nell’ultimo anno è salita del 10%: ecc, ecc.
Enrico Corti - 21 dicembre 2024
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