LUNEDÌ 16 DICEMBRE 2024 13.11.37
Scienza: animali marini conservano energia durante le migrazioni =
Scienza: animali marini conservano energia durante le migrazioni = (AGI) - Roma, 16 dic. - (NOTIZIA SOTTO EMBARGO ORE 21:00) Nuotare alla giusta superficie, ne' troppo in profondita' ne' troppo a pelo d'acqua, ma a un livello proporzionato al calibro del proprio peso: e' questa la strategia "a risparmio energetico" messa in atto durante le migrazioni da animali marini che devono riemergere in superficie per respirare. E' quanto sostiene uno studio pubblicato oggi su PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences). Nuotare sulla superficie dell'acqua richiede maggiore energia per contrastare la resistenza delle onde, ma che si abbassa ai minimi livelli quando un pesce, o un altro animale, nuota a una profondita' pari a due o tre volte il proprio diametro. I ricercatori monitorando il livello di profondita' in acque libere, comunque non in rotte a scopo di foraggiamento, adottato durante le migrazioni da alcune specie animali, tra cui piccoli pinguini, tartarughe caretta e tartarughe verdi hanno fatto alcune interessanti scoperte. Ad esempio che i piccoli pinguini si erano recati in un sito di foraggiamento mantenendo una profondita' media pari a 1,1-2,5 volte il diametro stimato del loro corpo o che le tartarughe caretta avevano viaggiato per ritornare al sito di nidificazione originario dopo la migrazione a una profondita' media di 2,5-4,6 volte il diametro del loro corpo. Mentre le tartarughe verdi, durante migrazioni fino a 4.000 chilometri, sembrerebbero nuotare preferibilmente in superficie in tratti di acque profonde, trascorrendo l'80% del giorno a profondita' inferiori a 5 metri. I dati di altre fonti pubblicate confermerebbero i risultati di questo studio dimostrando che molte varieta' di animali marini migrerebbero o viaggerebbero sotto la superficie dell'acqua a un livello pari a circa tre diametri del loro corpo. I risultati ottenuti suggerirebbero quindi che nuotare in prossimita' della superficie durante la migrazione a lunga distanza, non a scopo di foraggiamento, sia una caratteristica comune tra i vertebrati marini. Tali informazioni potrebbero essere sfruttate per interventi e strategie future per la protezione e la conservazione delle specie marine migratorie. (AGI)Sci/Pgi 161311 DIC 24 NNNN
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