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martedì 30 novembre 2010
FRANCIA:POLIZIA LO COLPISCE CON TASER, MUORE IMMIGRATO
(RIEPILOGO)FRANCIA:POLIZIA LO COLPISCE CON TASER, MUORE IMMIGRATO =
(AGI/AFP) - Parigi, 30 nov. - Un immigrato e' morto in un
tafferuglio con la polizia nel quartiere parigino di Colombes
dopo essere stato colpito almeno due volte con il Taser, la
pistola elettrica in dotazione agli agenti.
L'uomo, un 38enne proveniente dal Mali privo del permesso
di soggiorno, ha aggredito con un martello i poliziotti,
intervenuti per sedare una rissa. Quattro agenti sono rimasti
feriti. "Dalle informazioni preliminari in nostro possesso
sembra che, di fronte all'aggressione e alla violenza di quella
persona, gli agenti siano stati obbligati a usare la pistola
elettrica", ha riferito il ministro dell'Interno francese,
Brice Hortefeux. Le cause della morte dell'uomo, "restano
ancora da appurare", ha sottolineato un portavoce della polizia
del quartiere parigino di Colombes, secondo il quale gli agenti
hanno utilizzato per due volte il Taser. Un testimone ha invece
parlato di almeno tre scariche elettriche, una delle quali
sparata mentre l'uomo era gia' a terra.
La morte dell'immigrato ha riacceso la polemica in Francia
sull'uso della pistola elettrica che, secondo le associazioni
che difendono i diritti umani, puo' essere letale in caso di
uso improprio. L'opposizione ha chiesto l'apertura di
un'inchiesta nazionale sull'uso della pistola elettrica.
La ditta produttrice del Taser continua a sostenere che si
tratta di un dispositivo sicuro: il responsabile della societa'
in Francia, Antoine di Zazzo, ha commentato la morte
dell'immigrato sottolineando che "soltanto l'autopsia sara' in
grado di dire se la nostra pistola ne sia responsabile". "A
oggi, in tutto il mondo, il Taser non ha mai ucciso nessuno",
ha avvertito di Zazzo. Ma in Canada, Australia e Stati Uniti
sono in corso indagini su morti 'sospette' che potrebbero
essere ricollegabili all'uso della pistola elettrica. (AGI)
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301930 NOV 10
NNNN
UNIVERSITA':SILP-CGIL, PER GOVERNO E'SOLO ORDINE PUBBLICO - FORZE POLIZIA SUPPLISCONO MANCANZE POLITICA
(ANSA) - ROMA, 30 NOV - ''La conoscenza, assieme alla
legalità, è una delle più importanti infrastrutture immateriali
di un paese, per questo la riforma dell'università andrebbe
discussa con gli studenti, i professori, i ricercatori, i
rettori, il sindacato e le imprese. Il governo ha preferito,
invece, farne solo una questione di maggioranza parlamentare e
di ordine pubblico''. Lo ha dichiarato il segretario generale
Silp Cgil, Claudio Giardullo secondo il quale''ancora una volta
le Forze di polizia suppliscono alle mancanze della politica''.
''Gli operatori di polizia - aggiunge - hanno fatto il loro
dovere garantendo in tutt'Italia il diritto di manifestare e il
diritto alla sicurezza dei cittadini e delle istituzioni. Non ci
sembra che il Governo abbia fatto la sua di parte, in un
versante, quello della conoscenza, decisivo per il futuro dei
giovani e lo sviluppo del Paese''.
AU
30-NOV-10 18:43 NNNN
Ministero dello sviluppo economico D.Dirett. 9-11-2010 Autorizzazione al rilascio di certificazione CE sugli ascensori secondo la direttiva 95/16/CE all'organismo Scec. E S. S.r.l., in Roma. Pubblicato, per estratto, nella Gazz. Uff. 27 novembre 2010, n. 278.
D.Dirett. 9 novembre 2010 (1).
Autorizzazione al rilascio di certificazione CE sugli ascensori secondo
la direttiva 95/16/CE all'organismo Scec. E S. S.r.l., in Roma. (2)
(1) Pubblicato, per estratto, nella Gazz. Uff. 27 novembre 2010, n. 278.
(2) Emanato dal Ministero dello sviluppo economico.
[Estratto del decreto]
Con decreto del direttore generale per il mercato, la concorrenza, il
consumatore, la vigilanza e la normativa tecnica del 9 novembre 2010;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1999, n. 162;
Vista altresì la direttiva del Ministro delle attività produttive del
19 dicembre 2002, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 2 aprile
2003, n. 77;
Esaminata la domanda del 20 maggio 2010 e la relativa documentazione
presentata; l'Organismo sotto indicato, e autorizzato ad emettere
certificazione CE secondo gli allegati alla direttiva 95/16/CE
elencati:
SCEC. E S. S.r.l. con sede legale in Piazza Ugo da Como, 10, scala O
int. 1 - 00199 Roma;
Allegato V: Esame CE del tipo (Modulo B);
Allegato VI: Esame finale;
Allegato X: Verifica di unico prodotto (Modulo G);
L'autorizzazione ha la durata di tre anni decorrenti dal giorno
successivo alla data di pubblicazione del presente estratto di decreto.
Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca Nota 24-11-2010 n. 8564 Olimpiadi della lingua italiana 2010/2011 - Quarta edizione. Emanata dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Dipartimento per l'istruzione, Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e per l'autonomia scolastica, Uff. II.
Nota 24 novembre 2010, n. 8564 (1).
Olimpiadi della lingua italiana 2010/2011 - Quarta edizione.
(1) Emanata dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Dipartimento per l'istruzione, Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e per l'autonomia scolastica, Uff. II.
Ai
Direttori generali degli uffici scolastici regionali
Loro sedi
Al
Sovrintendente agli studi per la regione autonoma della Valle d’Aosta
Al
Sovrintendente scolastico per la provincia autonoma di Bolzano
Al
Sovrintendente scolastico per la provincia autonoma di Trento
All’
Intendente scolastico per le scuole delle località ladine di Bolzano
All’
Intendente scolastico per la scuola in lingua tedesca di Bolzano
L’IISS “F. D’Ovidio” di Larino, sotto il patrocinio della Regione Molise e del Comune di Larino promuove per l’anno scolastico 2010/2011 le “Olimpiadi della Lingua Italiana” 4^ edizione. L’iniziativa è inserita nell’albo delle eccellenze del MIUR (Circ. 6 settembre 2010, n. 77).
La partecipazione è aperta a tutte le ultime classi delle scuole primarie, secondarie di primo grado e agli studenti del secondo anno delle secondarie di secondo grado e da quest’anno anche alle scuole italiane all’estero.
Scadenza per la presentazione della domanda di adesione: 22 dicembre 2010.
Le prove eliminatorie avranno luogo on line presso ciascuna scuola nella seconda
metà del mese di febbraio 2011.
In allegato il bando.
Per informazioni:
Segreteria organizzativa Olimpiadi della Lingua Italiana
c/o IISS “F. D’Ovidio”, Larino
tel.: 0874/822048 begin_of_the_skype_highlighting 0874/822048 end_of_the_skype_highlighting oppure 822167;
fax: 0874/833664
e-mail: francesco.dovidio@inwind.it
Prof.ssa Lucia Vitiello - Prof.ssa Immacolata Giacomodonato - Sig.ra Irma Buccino - Sig. Alessandro Patuto.
Informazioni sulle prove saranno pubblicate sul sito web delle Olimpiadi:
http://www.leolimpiadidellalinguaitaliana.it
o sul sito web della Scuola:
http://www.istitutodovidio.it
Il Dirigente
Antonio Lo Bello
Allegato
GISCEL Molise
IISS "F. D'Ovidio" (Larino) Centro Linguistico dell'Università degli Studi del Molise
Molise Dati SpA
Patrocinio del Comune di Larino
Patrocinio della Regione Molise
Sponsor delle Olimpiadi WIND
Olimpiadi della Lingua Italiana
4a Edizione 2010 - 2011
Art. 1
Indizione e date di svolgimento delle prove.
Per l'anno scolastico 2010-2011 sono indette le Olimpiadi della lingua italiana 4a edizione.
Le Olimpiadi si articoleranno in eliminatorie, semifinali e finali.
Tutte le prove verteranno sulla lingua italiana (cfr. oltre Art. 15 - Tipologia delle prove).
Le prove eliminatorie si svolgeranno on line nella prima quindicina di marzo
del 2011.
Le semifinali si svolgeranno l'8 aprile 2011 a Larino (CB), alle ore 17,30, presso l'IISS "F. D'Ovidio".
Le finali e la premiazione si svolgeranno il 9 aprile 2011 a Larino (CB),
alle ore 10,00, presso il Cinema Teatro Risorgimento.
Nella serata dell'8 aprile infine verrà assegnato un premio speciale, Wind veloci come il vento, riservato agli studenti del biennio superiore che vorranno iscriversi (art. 17 - Regolamento del premio Wind).
Art. 2
Finalità.
Le Olimpiadi della Lingua Italiana intendono rilanciare in maniera anche giocosa l'importanza della riflessione sulla lingua in tutti gli ordini della scuola. L'iniziativa mira a richiamare l'attenzione:
- sulla rilevanza della conoscenza della grammatica ai fini di un uso corretto della lingua e di un potenziamento delle competenze di lettura;
- sul suo statuto di sapere di per sé formativo e in grado di sviluppare e affinare la capacità di analisi e di risoluzione dei problemi.
Art. 3
Enti promotori.
Le Olimpiadi della lingua italiana 4a edizione sono promosse dal gruppo GISCEL Molise (formato da docenti di scuola e universitari attivi nel campo dell'Educazione Linguistica e legato alla Società di Linguistica Italiana) e dall'IISS "F. D'Ovidio" di Larino, sotto il patrocinio della Regione Molise e del Comune di Larino, con il supporto tecnologico della Molise Dati SpA e con la collaborazione del Centro Linguistico di Ateneo dell'Università degli Studi del Molise.
Art. 4
Comitato scientifico, Comitato organizzatore, Giuria.
Per la realizzazione delle Olimpiadi della lingua italiana 4a edizione sono costituiti un Comitato scientifico e un Comitato organizzatore, presieduti rispettivamente dalla prof.ssa Giuliana Fiorentino e dal Dirigente dell'IISS "F. D'Ovidio", prof. Paolo Antonio Santella.
Il Comitato scientifico delle Olimpiadi della lingua italiana 4a edizione è composto come segue:
Presidente: Giuliana Fiorentino (Università del Molise)
Componenti:
Annamaria Cacchione (Università del Molise)
Marina Cecchini (Giscel Campania)
Dario Corno (Università del Piemonte Orientale)
Annarosa Costantini (Giscel Molise)
Giuliana De Simone (Giscel Molise)
Alfredo Di Vizio (Giscel Campania)
Elisabetta Himmel (Liceo scientifico "Galileo Galilei", Napoli)
Ilenia Serena Perna (Università del Molise)
Michele Prandi (Università di Genova)
Lucia Vitiello (Giscel Molise).
Il Comitato organizzatore delle Olimpiadi della lingua italiana 4a edizione è composto come segue:
Presidente: Paolo Antonio Santella, Dirigente Scolastico IISS "F. D'Ovidio" Larino
Componenti:
M. Grazia Armento (IISS "F. D'Ovidio", Larino)
Irma Buccino (IISS "F. D'Ovidio", Larino)
Monica Di Vito (IISS "F. D'Ovidio" Larino)
Immacolata Giacomodonato (IISS "F. D'Ovidio", Larino)
Angelo Iannaccio (Molise Dati SpA, Campobasso)
Giuseppina Narducci (Molise Dati SpA, Campobasso)
Alessandro Patuto (IISS "F. D'Ovidio", Larino)
Franca Rinaldi (IISS "F. D'Ovidio", Larino)
M. Rosaria Russo (IISS "F. D'Ovidio", Larino)
Lucia Vitiello (IISS "F. D'Ovidio", Larino)
Fabrizio Zeoli (webmaster "F. D'Ovidio", Larino)
La Giuria sarà composta da cinque membri, che verranno individuati nel gruppo del CS, e sarà presieduta dalla prof.ssa Fiorentino.
Art. 5
Informazioni.
Informazioni sugli aspetti organizzativi e sulle prove si potranno richiedere alla segreteria organizzativa delle Olimpiadi:
Segreteria organizzativa Olimpiadi della Lingua Italiana
c/o IISS "F. D'Ovidio", Larino
tel.: 0874/822048 begin_of_the_skype_highlighting 0874/822048 end_of_the_skype_highlighting oppure 822167;
fax: 0874/833664;
e-mail: francesco.dovidio@inwind.it
prof.ssa Lucia Vitiello - prof.ssa Immacolata Giacomodonato - Sig.ra Irma Buccino - Sig. Alessandro Patuto.
Informazioni sulle prove saranno pubblicate sul sito web delle Olimpiadi:
http://www.leolimpiadidellalinguaitaliana.it
o sul sito web della Scuola:
http://www.istitutodovidio.it
Le spese per il trasferimento a Larino sono a totale carico delle scuole partecipanti.
Art. 6
Partecipazione.
Le Olimpiadi della Lingua Italiana sono aperte a tutte le scuole italiane e da quest'anno anche alle scuole italiane all'estero. Possono partecipare le classi terminali delle scuole primarie e secondarie di primo grado e gli studenti del secondo anno delle secondarie di secondo grado.
Ogni scuola può partecipare con una sola squadra; gli istituti comprensivi ed omnicomprensivi possono partecipare con una squadra per ciascun ordine (rispettivamente primaria e secondaria di primo grado; primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado).
Ciascuna squadra dovrà essere formata da 5 (cinque) studenti di classi diverse. Qualora un componente della squadra fosse impossibilitato a partecipare per malattia o altri seri motivi, può essere sostituito. La scuola partecipante è tenuta a comunicare tempestivamente alla Scuola organizzatrice la sostituzione, a pena di esclusione.
Art. 7
Restrizioni per la Scuola organizzatrice e per le scuole di titolarità dei componenti del CS e del CO.
Alla Scuola organizzatrice e alle Scuole di titolarità dei docenti facenti parte del CS e del CO è consentita la partecipazione alle Olimpiadi della lingua italiana; tuttavia, perché sia garantita la più assoluta trasparenza, gli studenti provenienti da tali Scuole non concorreranno per il conseguimento dei premi stabiliti. Sarà redatta per gli stessi studenti una graduatoria a sé stante, che consentirà, comunque, di ottenere menzioni d'onore, attestati di partecipazione e, ove ne sussistesse la possibilità, premi, secondo quanto il CO e il CS stabiliranno.
Art. 8
Requisiti tecnici per la partecipazione alle eliminatorie.
Le prove eliminatorie si svolgeranno on line; pertanto si dettagliano di seguito le specifiche tecniche per l'accesso alla piattaforma Net-learning della Molise Dati SpA che sarà utilizzata per la somministrazione delle prove:
Web browser:
- Microsoft Internet Explorer versioni 6.x o 7.x
- Mozilla Firefox 3.x e successive
- Apple Safari 3.1.2 e successive
Sistema operativo:
- Microsoft Windows XP/Vista/7 o Seven
- Apple Mac OS X 10.4.x (Tiger) e successive
Connettività:
Collegamento a larga banda di tipo ADSL o comparabile.
Art. 9
Iscrizione.
Le scuole che intendono partecipare alle Olimpiadi della Lingua Italiana 4a edizione devono inoltrare la loro richiesta di iscrizione entro e non oltre il 22 dicembre 2010 ore 12.00, compilando on line in ogni sua parte l'apposito form del Modulo Richiesta Iscrizione 2010-2011 reperibile sul sito www.leolimpiadidellalinguaitaliana.it.
Art. 10
Ammissione.
Saranno ammesse a partecipare alle Olimpiadi della Lingua Italiana 4a edizione le prime 80 scuole che si iscriveranno per ogni ordine; farà fede la data di iscrizione e, se necessario, anche l'ora.
La scuola organizzatrice pubblicherà, entro il 10 gennaio 2011, sul sito delle Olimpiadi, l'elenco delle scuole ammesse a partecipare.
A parziale sostegno delle spese di organizzazione, le scuole ammesse sono tenute a versare un contributo di euro 50,00 entro e non oltre il 15 gennaio 2011.
Gli istituti comprensivi e omnicomprensivi che partecipino con squadre dei diversi ordini (rispettivamente primaria e secondaria di primo grado; primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado) dovranno versare euro 50,00 per ciascuna delle squadre partecipanti. La quota di partecipazione dovrà essere versata mediante: CCP n. 10906865, intestato a: IISS “F. D'Ovidio” Via Marra, snc. 86035 Larino.
Causale del versamento: Olimpiadi della lingua italiana 2010-2011.
Entro il 25 gennaio 2011 le scuole ammesse invieranno alla Scuola organizzatrice l'elenco degli studenti che costituiscono la squadra, compilando il Modulo Elenco Studenti 2011 scaricabile dal sito delle Olimpiadi. L'elenco delle scuole effettivamente partecipanti verrà pubblicato entro il 30 gennaio 2011, sul sito delle Olimpiadi.
Non saranno ammesse a partecipare le scuole che non avranno trasmesso entro il 15 gennaio 2011 la copia del bollettino attestante l'avvenuto versamento o che non avranno inviato entro il 25 gennaio 2011 l'elenco degli studenti partecipanti.
Art. 11
Eliminatorie.
Le eliminatorie consisteranno in test di circa 80 item che gli studenti partecipanti svolgeranno individualmente in interazione con la piattaforma Net-learning resa disponibile dalla Molise Dati SpA.
I punteggi ottenuti dai singoli componenti di ciascuna squadra saranno sommati; la media determinerà il punteggio della squadra. Sulla base del punteggio ottenuto dalle singole squadre verrà formulata una graduatoria. Le prime 10 squadre di ciascun ordine di scuola si confronteranno in diretta nelle semifinali.
Entro il 5 febbraio 2011 la scuola organizzatrice farà conoscere le modalità di accesso alla piattaforma comprese le credenziali di cui ciascuno studente ha bisogno.
Per consentire ai partecipanti di sperimentare l'interazione con la piattaforma Net-learning, entro il 15 febbraio 2011 avrà luogo una simulazione, previa comunicazione alle scuole delle informazioni necessarie. Le eliminatorie on line avranno luogo entro la fine di febbraio 2011.
Entro il 10 marzo 2011 verrà pubblicato sul sito www.leolimpiadidellalinguaitaliana.it l'elenco dei partecipanti alle semifinali.
Art. 12
Semifinali.
Le semifinali consisteranno in test di circa 80 item che gli studenti partecipanti svolgeranno individualmente in forma scritta.
I punteggi ottenuti dai singoli componenti di ciascuna squadra saranno sommati; la media determinerà il punteggio della squadra. Sulla base del punteggio ottenuto dalle singole squadre verrà formulata una graduatoria. Le prime 3 (tre) squadre di ciascun ordine di scuola si confronteranno in diretta nelle finali.
Le semifinali avranno luogo l'8 aprile 2011 a Larino (CB), presso l'IISS "F. D'Ovidio", a partire dalle ore 17,30.
Art. 13
Finali.
Le finali consisteranno in domande a risposta aperta a cui ciascuna delle tre squadre finaliste risponderà in un tempo dato.
La squadra che avrà riportato il punteggio più alto vincerà (una squadra per ogni ordine di scuola).
Le finali avranno luogo il 9 aprile 2011 a Larino (CB), presso il Cinema Teatro Risorgimento, a partire dalle ore 10,00.
Art. 14
Premiazione.
Per le tre squadre vincitrici (una per ogni ordine di scuola) e per quelle finaliste sono previsti premi. Per tutte le squadre sono previsti attestati di partecipazione.
La proclamazione della squadra vincitrice per ciascun ordine di scuola e le premiazioni avranno luogo nella mattinata del 9 aprile 2011, presso il Cinema Teatro Risorgimento, subito dopo la conclusione delle finali.
Art. 15
Tipologia delle prove.
Le prove delle eliminatorie saranno, per l'edizione 2010-2011, esercizi delle tipologie rese disponibili dalla piattaforma net learning: quesiti a scelta multipla (una o più risposte da un set di alternative); cloze multiscelta (riempimento di spazi vuoti selezionando la risposta da un menù a tendina); cloze a risposta breve (riempimento di spazi vuoti digitando la risposta con o senza aiuto); quesiti a corrispondenza (abbinamento di elementi raggruppati a sinistra con elementi raggruppati a destra in un menù a tendina). Le tipologie saranno presenti anche nella simulazione di cui all'art. 11.
Le prove delle semifinali saranno test scritti del tipo a risposta multipla.
I test delle finali saranno domande a risposta aperta e giochi linguistici.
Tali domande saranno presentate in forma scritta su maxischermo; alle squadre partecipanti verrà chiesto di consegnare i fogli su cui avranno appuntato via via la risposta a ciascun quesito; la giuria leggerà la risposta fornita da ciascuna squadra e attribuirà il punteggio.
Art. 16
Contenuti delle prove.
In tutte le prove verranno indagate le seguenti aree della grammatica: morfologia, sintassi, morfologia lessicale, semantica lessicale. Sono inoltre previsti quesiti sulla testualità e giochi linguistici. Tali argomenti sono riportati nell'Allegato A), che segue.
Gli argomenti su cui vertono le prove si ripetono in parte nei tre ordini di scuola ma con un grado di complessità crescente (ad esempio, se nelle prove della scuola primaria verranno evitati i casi problematici questi potranno essere introdotti nelle prove dei due ordini successivi).
Gli esercizi proposti fanno uso soprattutto di materiali originali e naturali, attinti alla stampa, a Internet, ad opere letterarie, al parlato televisivo o radiofonico.
I quesiti delle finali oltre a vertere sugli argomenti indicati nella lista che segue riguarderanno anche aspetti relativi alla variabilità linguistica, all'appropriatezza pragmatica e all'uso della lingua in diversi contesti e in relazione a diversi registri.
Si ricorda che, visitando il sito delle Olimpiadi (http://www.leolimpiadidellalinguaitaliana.it) o quello della Scuola organizzatrice (http://www.istitutodovidio.it), è possibile reperire e scaricare le prove proposte nelle precedenti edizioni.
Art. 17
Regolamento prova Wind, veloci come il vento.
La gara è riservata agli studenti delle scuole superiori che già partecipano alle semifinali e si svolgerà l'8 aprile 2010 alle ore 19 presso la scuola di Larino che già ospita le semifinali. La prova dura 30 minuti. La partecipazione è individuale.
Gli studenti interessati potranno iscriversi alla gara all'arrivo a Larino indicando il loro nominativo e scuola di appartenenza, nonché il numero di telefono da cui invieranno l'SMS in modo da essere individuati poi come autori del messaggio. Agli studenti verrà consegnato un testo sorteggiato al momento tra più prove. Gli allievi dovranno riassumerlo e inviare la sintesi via SMS ad un numero che verrà indicato quella mattina. Il numero verrà sorteggiato al momento tra diversi gestori (TIM, WIND, VODAFONE, TRE) onde non avvantaggiare nessun numero di partenza.
Il comitato scientifico delle Olimpiadi correggerà i primi 25 SMS pervenuti e individuerà un vincitore a cui verrà regalato in premio un telefono cellulare, messo a disposizione dalla Wind.
Allegato A
Elenco degli argomenti su cui verteranno le prove
5a classe della scuola primaria
1.1. Morfologia: distinzione tra parole variabili e invariabili.
1.2. Morfologia: riconoscimento delle principali parti del discorso.
1.3. Morfologia: riconoscimento e formazione di tempi e modi verbali.
1.4. Morfologia lessicale: riconoscimento delle parti del discorso a cui appartengono i componenti di parole composte: es. cassapanca Nome + Nome; giallorossi Aggettivo + Aggettivo, apriscatole Verbo + Nome.
1.5. Morfologia lessicale: riconoscimento di prefissi e suffissi di derivazione, e del significato di alcuni tra i più frequenti: es. arcistufo arci- prefisso con valore superlativo, megaraduno mega- prefisso che significa “molto grande”, bellezza - ezza suffisso che forma nomi astratti di qualità da aggettivi).
1.6. Morfologia lessicale: riconoscimento della trasformazione delle parti del discorso in alcune derivazioni: es. bello aggettivo - bellezza nome; esercitare verbo - esercitazione nome.
1.7. Sintassi: riconoscimento della concordanza tra parole variabili in sintagmi (aggettivo + nome) e nella frase semplice (soggetto e verbo) es. i miei amici; Le bambine sono uscite; il gatto è buono.
1.8. Sintassi: distinzione tra essere usato come verbo ausiliare e essere usato come copula: es. Mario è arrivato a casa; Mario è un maestro di musica.
1.9. Sintassi: distinzione tra avere usato come verbo ausiliare e avere usato come verbo principale: es. Mario ha mangiato al ristorante, Mario ha due sorelle.
1.10. Sintassi: individuazione del soggetto esplicito in frasi semplici: es. Al mare arrivano turisti da ogni nazione europea.
1.11. Sintassi: trasformazioni grammaticali implicate nel passaggio dal discorso diretto al discorso riportato o indiretto.
1.12. Semantica lessicale: individuazione di relazioni di significato tra parole in contesto: sinonimia (alzare / levare, viso / volto, cattivo / malvagio), antonimia (alto / basso, vivo / morto), iponimia e iperonimia (ciclamino / fiore, coltello / posata).
1.13. Giochi linguistici (cambio, scarto, zeppa, acrostico, limerick, cruciverba, rebus).
3a classe della Scuola secondaria di primo grado
2.1. Morfologia: riconoscimento delle principali parti del discorso.
2.2. Morfologia: distinzione tra forme omografe che appartengono a classi di parole diverse e realizzano funzioni grammaticali diverse: es. la (articolo) bambina è guarita, la (pronome personale) vedrò domani; credi che (congiunzione) si debba uscire? La casa che (pronome relativo) ho comprato è da ristrutturare.
2.3. Morfologia: distinzione del valore aggettivale o pronominale di alcune classi di parole e del valore aggettivale o avverbiale dei quantificatori molto, tanto, troppo, poco: es. Questa (aggettivo) penna è di Mario, quella (pronome) è mia (pronome); Ho mangiato molte (aggettivo) caramelle, Ho mangiato molto (avverbio).
2.4. Sintassi: individuazione del soggetto di frasi implicite es. Maria è contenta di arrivare a casa.
2.5. Sintassi: individuazione del complemento oggetto diretto.
2.6. Sintassi: individuazione nella frase semplice di complementi (o espansioni) obbligatori e facoltativi: es. Mario (soggetto, espansione obbligatoria) cammina nel parco (complemento facoltativo) con il suo cane (complemento facoltativo) ogni pomeriggio (complemento facoltativo).
2.7. Sintassi: riconoscimento del valore attributivo o predicativo degli aggettivi: es. la buona (attributivo) notizia si è diffusa; Maria è bella (predicativo).
2.8. Sintassi: distinzione tra uso di essere come copula e come verbo ausiliare (anche nella diatesi passiva o nei costrutti impersonali) o come verbo lessicale: es. Maria è una nostra alunna (copula), Maria è arrivata a casa (ausiliare), Maria è stata assunta ieri (ausiliare passivo), Si è parlato a lungo del disastro aereo (ausiliare in verbo impersonale), Il libro è di Maria (verbo lessicale); Maria è a casa (verbo lessicale).
2.9. Sintassi: uso del congiuntivo nella subordinazione: es. Credo che sia meglio andare; suppongo tu debba partire.
2.10. Sintassi: riconoscimento e manipolazione della forma attiva e passiva del verbo.
2.11. Sintassi: trasformazioni grammaticali implicate nel passaggio dal discorso diretto al discorso riportato o indiretto.
2.12. Sintassi e semantica: distinzione dei diversi valori semantici di una congiunzione subordinante: es. mi chiedo se (interrogativa indiretta) tu sia felice; se (ipotetica) arriverò in tempo prenderò un caffè.
2.13. Semantica lessicale: individuazione di relazioni di significato tra parole in contesto: sinonimia (alzare / levare, viso / volto, cattivo / malvagio), antonimia (alto / basso, vivo / morto), iponimia e iperonimia (ciclamino / fiore, coltello / posata); polisemia.
2.14 Giochi linguistici (cambio, scarto, zeppa, acrostico, limerick, cruciverba, rebus).
2.15 Figure del significato (metafore, similitudini, iperbole, perifrasi, ecc.).
2a classe della Scuola secondaria di secondo grado
3.1. Morfologia lessicale: riconoscimento delle catene di derivazione: es. centro - centrale - centralizzare Nome - Aggettivo - Verbo.
3.2. Sintassi: riconoscimento del gruppo nominale (sintagma) nelle diverse funzioni sintattiche: es. gruppo del soggetto: Mario (sintagma nominale costituito dal solo nome) è stanco; Mario, il mio migliore amico, (sintagma nominale con apposizione e attributi) è stanco; Mario, che ha camminato tutta la mattina, (sintagma nominale con subordinata relativa) è stanco; La casa di Giovanni (sintagma nominale con complemento di specificazione) è accogliente; es. gruppo dell'oggetto: Ho incontrato Mario (sintagma nominale costituito dal solo nome); Ho incontrato Mario, il mio migliore amico, (sintagma nominale con apposizione e attributi), Ho incontrato Mario, che mi ha salutato calorosamente (sintagma nominale con subordinata relativa), Ho visitato la casa di Giovanni (sintagma nominale con complemento di specificazione).
3.3. Sintassi: riconoscimento del soggetto in frasi complesse contenenti una o più subordinate esplicite e implicite: es. In italiano gli aggettivi si accordano in genere e numero con il nome / a cui (soggetto sottinteso uguale alla frase precedente) si riferiscono, / così come avviene (verbo impersonale) nelle lingue romanze. / Tale accordo è obbligatoriamente marcato sia sugli aggettivi attributivi sia su quelli predicativi.
3.4. Sintassi: riconoscimento dei complementi predicativi del soggetto e dell'oggetto: es. Mario è stato eletto preside per un triennio; Mario ha ritenuto Giovanni colpevole del furto.
3.5. Sintassi: discriminazione tra forme omografe che rimandano a più funzioni grammaticali: es. Mentre (congiunzione subordinante temporale) uscivo di casa squillò il telefono; se si accorciano troppo, si può essere colpiti da malattie degenerative, mentre (congiunzione coordinante avversativa), se diventano troppo lunghi, può insorgere il cancro.
3.5. Sintassi: discriminazione tra i diversi valori del si in italiano (Si vendono auto usate; Maria e Paolo si amano; Mario si lava le mani; ecc.).
3.6. Sintassi: riconoscimento del valore frasale sotteso ai nomi d'azione e individuazione dei complementi da essi retti: es. Tutti hanno apprezzato l'esecuzione (nome deverbale, nome di azione) della sonata di Bach (complemento oggetto di esecuzione) di Pollini (soggetto di esecuzione) = Tutti hanno apprezzato come Pollini ha eseguito la sonata di Bach.
3.7. Sintassi: discriminazione tra uso aggettivale o verbale nei participi italiani e delle reggenze preposizionali implicate: es. sono deciso a darti guerra vs ho deciso di darti guerra.
3.9. Sintassi: discriminazione tra funzione restrittiva e funzione appositiva di una proposizione relativa: es. Il ragazzo che è appena entrato è mio fratello vs. Mario, che è un medico, ha cercato subito di rendersi utile.
3.10. Sintassi: Ricostruzione di catene anaforiche e individuazione dell'antecedente di una ripresa anaforica: es. Moltissimo tempo fa, quando si filava ancora la lana, nelle campagne vivevano due poveri contadini, marito e moglie. Sebbene (soggetto sottinteso, anafora zero) fossero molto poveri, (soggetto sottinteso, anafora zero) desideravano moltissimo d'avere un figlio.
3.11. Sintassi: discriminazione tra le diverse forme di sostituenti nelle catene di referenza (iperonimi, sinonimi, pronomi, particelle avverbiali).
3.12. Sintassi: individuazione / esplicitazione della variazione del grado di certezza di un'asserzione legata all'uso dei modi verbali: es. Penso di arrivare alle otto; penserei di arrivare alle otto.
3.13. Sintassi: trasformazioni grammaticali implicate nel passaggio dal discorso diretto al discorso riportato o indiretto.
3.14. Sintassi: trasformazioni grammaticali implicate nella variazione del tempo verbale della proposizione reggente: es. penso che non arriverai in tempo; pensavo che non saresti arrivato in tempo.
3.15. Sintassi e semantica: valori semantici e aspettuali dei tempi verbali: es. imperfetto di cortesia (in luogo del condizionale presente): es. volevo aggiungere un'ultima riflessione / vorrei aggiungere un'ultima riflessione.
3.16. Semantica lessicale: individuazione di relazioni di significato tra parole in contesto: sinonimia (alzare / levare, viso / volto, cattivo / malvagio), antonimia (alto / basso, vivo / morto), iponimia e iperonimia (ciclamino / fiore, coltello / posata); polisemia.
3.17. Testualità: riorganizzazione della coerenza testuale di un testo segmentato e scomposto.
3.18 Giochi linguistici (cambio, scarto, zeppa, acrostico, limerick, cruciverba, rebus).
3.19 Figure del significato (metafore, similitudini, iperbole, perifrasi, ecc.).
Allegato B
Memorandum "Le Olimpiadi della lingua italiana"
4a Edizione 2010-2011
22 dicembre 2010
Scadenza domanda di iscrizione
10 gennaio 2011
Pubblicazione elenco scuole ammesse a partecipare
15 gennaio 2011
Termine per il pagamento del contributo di euro 50,00
25 gennaio 2011
Termine ultimo invio modulo elenco studenti
30 gennaio 2011
Pubblicazione elenco definitivo scuole partecipanti
5 febbraio 2011
Comunicazione alle scuole delle modalità di accesso alla piattaforma
Entro il 15 febbraio 2011
Prove di simulazione su piattaforma
Fine febbraio 2011
Eliminatorie on line
Entro il 10 marzo 2011
Pubblicazione scuole ammesse alle semifinali
8 aprile 2011
Semifinali
9 aprile 2011
Finali
lunedì 29 novembre 2010
Sicurezza/ Palomba (Idv): No allo 'sceriffismo' leghista
Apc-Sicurezza/ Palomba (Idv): No allo 'sceriffismo' leghista
Decreto inaccettabile, fa demagogia
Roma, 29 nov. (Apcom) - "Il decreto è inaccettabile, fa demagogia
e non risolve i problemi della sicurezza". Lo dichiara il
capogruppo Idv in commissione Giustizia alla Camera, Federico
Palomba, in merito al decreto sicurezza approdato oggi in Aula a
Montecitorio per la discussione generale.
"Il primo - afferma - è rappresentato dall'articolo 8, di cui Idv
ha chiesto la soppressione, in cui si legge la volontà di
spostare la decisione sugli interventi delle forze dell'ordine da
un livello nazionale, indispensabile per combattere la
criminalità organizzata, a quello locale. E' lo 'sceriffismo'
della Lega, un modello che ha già ricevuto una clamorosa
bocciatura con le ronde. Si tratta di un modello di 'federalismo
della sicurezza' ante litteram di origine leghista che non
possiamo accettare perché umilia forze dell'ordine e prefetti.
Vigileremo sull'Agenzia per la gestione dei beni confiscati alla
mafia, cui siamo favorevoli, ma che non deve diventare l'ennesimo
ente clientelare, come alcuni nel Pdl vorrebbero. I proventi
derivanti dalla lotta alle mafie devono essere destinati a scopi
sociali".
Red/Luc
291838 nov 10
Decreto inaccettabile, fa demagogia
Roma, 29 nov. (Apcom) - "Il decreto è inaccettabile, fa demagogia
e non risolve i problemi della sicurezza". Lo dichiara il
capogruppo Idv in commissione Giustizia alla Camera, Federico
Palomba, in merito al decreto sicurezza approdato oggi in Aula a
Montecitorio per la discussione generale.
"Il primo - afferma - è rappresentato dall'articolo 8, di cui Idv
ha chiesto la soppressione, in cui si legge la volontà di
spostare la decisione sugli interventi delle forze dell'ordine da
un livello nazionale, indispensabile per combattere la
criminalità organizzata, a quello locale. E' lo 'sceriffismo'
della Lega, un modello che ha già ricevuto una clamorosa
bocciatura con le ronde. Si tratta di un modello di 'federalismo
della sicurezza' ante litteram di origine leghista che non
possiamo accettare perché umilia forze dell'ordine e prefetti.
Vigileremo sull'Agenzia per la gestione dei beni confiscati alla
mafia, cui siamo favorevoli, ma che non deve diventare l'ennesimo
ente clientelare, come alcuni nel Pdl vorrebbero. I proventi
derivanti dalla lotta alle mafie devono essere destinati a scopi
sociali".
Red/Luc
291838 nov 10
Cassazione "...Paga il Comune per l'incidente al motociclista caduto sull'acciottolato del centro storico. Se manca il segnale di pericolo nel borgo pieno di traffico, l'infortunato va risarcito. Stop all'orientamento favorevole agli enti: l'esigibilità della custodia ex articolo 2051 Cc va legata a criteri obiettivi. Così il fortuito e il concorso di colpa ..."
A.R.A.N. (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) Circ. 26-11-2010 n. 10700 Rappresentanze sindacali unitarie.
A.R.A.N. (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) Circ. 26-11-2010 n. 10700 Rappresentanze sindacali unitarie. Emanata dall'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, Direzione di contrattazione I, U.O. Relazioni sindacali. |
Circ. 26 novembre 2010, n. 10700 (1).
Rappresentanze sindacali unitarie.
(1) Emanata dall'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, Direzione di contrattazione I, U.O. Relazioni sindacali.
A | tutte le amministrazioni |
Loro sedi | |
Sono pervenute a questa Agenzia, da parte di amministrazioni ed enti pubblici, numerose richieste di chiarimenti in merito al prossimo rinnovo delle Rappresentanze Sindacali Unitarie. In proposito, si richiama quanto previsto dall'art. 65, comma 3, del D.Lgs. n. 150 del 2009 e, precisamente, che le RSU sono prorogate, anche se le relative elezioni siano già state indette. Con riferimento alla data del 30 novembre 2010, citata nella suindicata disposizione, occorre invece precisare che la stessa non sembra assumere carattere perentorio, in quanto condizionata alla definizione dell'Accordo quadro sui nuovi comparti ed aree. Tale argomento è stato anche affrontato nel corso di alcune riunioni con le Confederazioni sindacali, dalle quali è stato confermato che il CCNQ per i comparti e le aree rappresenta uno strumento essenziale per l’individuazione dei nuovi ambiti di riferimento per la prossima competizione elettorale come, del resto, anche riportato nel verbale della riunione sindacale del 30 agosto u.s. Pertanto, poiché il suindicato Accordo è ancora in fase di negoziazione, si ritiene che le RSU vigenti, quale soggetto sindacale necessario, non decadano alla data del 30 novembre 2010, ma proseguano nello svolgimento delle loro funzioni fino al prossimo rinnovo elettorale, mantenendo, altresì, invariate tutte le prerogative alle stesse riconosciute dalle disposizioni legislative e contrattuali vigenti.
Il Commissario straordinario
Cons. Antonio Naddeo
D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150, art. 65
Agenzia delle dogane Nota 25-11-2010 n. 151552/R.U. Nuove regole di origine applicabili dal 1° gennaio 2011 ai paesi che rientrano nel sistema di preferenze generalizzate (SPG) dell'UE.
Agenzia delle dogane Nota 25-11-2010 n. 151552/R.U. Nuove regole di origine applicabili dal 1° gennaio 2011 ai paesi che rientrano nel sistema di preferenze generalizzate (SPG) dell'UE. Emanata dall'Agenzia delle dogane, Direzione centrale gestione tributi e rapporto con gli utenti, Ufficio per l'applicazione dei tributi. |
Nota 25 novembre 2010, n. 151552/R.U. (1).
Nuove regole di origine applicabili dal 1° gennaio 2011 ai paesi che rientrano nel sistema di preferenze generalizzate (SPG) dell'UE.
(1) Emanata dall'Agenzia delle dogane, Direzione centrale gestione tributi e rapporto con gli utenti, Ufficio per l'applicazione dei tributi.
Alle | Direzioni regionali e interregionali delle dogane | |
Loro sedi | ||
e, p. c.: | Alla | Direzione centrale accertamenti e controlli |
Sede | ||
Con nota n. 925339 del 23 novembre 2010 i servizi della Direzione Generale Fiscalità e Unione Doganale (DG TAXUD) hanno reso noto che il 18 novembre 2010 la Commissione europea ha adottato il Reg. (UE) n. 1063/2010 [1], recante modifica delle norme di origine dei prodotti importati nel quadro del sistema di preferenze generalizzate (SPG). Il presente regolamento rilassa e semplifica le norme e le procedure per i paesi in via di sviluppo che desiderano beneficiare del regime SPG dell'UE, assicurando nel contempo che siano effettuati i controlli necessari per prevenire le frodi. Le nuove regole di origine saranno applicabili dal 1° gennaio 2011.
In virtù del Reg. (CE) n. 732/2008 del 22 luglio 2008, relativo all'applicazione di un sistema di preferenze tariffarie generalizzate per il periodo dal 1° gennaio 2009 al 31 dicembre 2011, l'Unione europea concede preferenze commerciali ai paesi in via di sviluppo nell'ambito del sistema SPG. Ai sensi dell'articolo 5, par. 2, del suddetto regolamento le norme di origine relative alla definizione della nozione di prodotti originari, le procedure e i metodi di cooperazione amministrativa sono quelli fissati dal Reg. (CEE) n. 2454/93 [2]. Il regolamento della Commissione adottato il 18 novembre 2010 modifica gli articoli da 67 a 97 del Reg. (CEE) n. 2454/93 che contiene le regole d'origine SPG.
I principi fondamentali della revisione delle regole d'origine SPG, vale a dire la semplificazione e un maggiore orientamento allo sviluppo, sono stati definiti nella comunicazione della Commissione del 16 marzo 2005 dal titolo «Le norme di origine nei regimi commerciali preferenziali - Orientamenti per il futuro» [3]. Lo scopo della revisione è stato quello di semplificare e, se del caso, rendere le regole di origine meno rigorose in modo che i prodotti originari di paesi beneficiari possano effettivamente beneficiare delle preferenze accordate.
Al fine di garantire che le preferenze vadano realmente a vantaggio di coloro che ne hanno bisogno e per proteggere le risorse proprie dell'Unione europea, le modifiche alle norme di origine preferenziale sono state accompagnate da un adeguamento delle procedure per la loro gestione.
Data l'importanza della riforma, i servizi della Commissione europea hanno ritenuto opportuno fornire le informazioni che seguono, in merito alle principali caratteristiche delle nuove regole di origine del sistema di preferenze generalizzate (SPG), di cui al Reg. (UE) n. 1063/2010 [4].
[1] GU L 307, 23 novembre 2010.
[2] GU L 253, 11 ottobre 1993.
[3] COM(2005) 100.
[4] GU L 307, 23 novembre 2010.
A) A partire dal 1° gennaio 2011.
1) Criteri di determinazione dell'origine
Per i prodotti le nuove norme contengono criteri semplici che possono essere agevolmente compresi dagli operatori e perfettamente controllati da parte delle amministrazioni. Tali criteri comprendono un tenore massimo consentito di materiali non originari; il cambiamento della voce o sottovoce doganale; operazioni specifiche di lavorazione e trattamento; l'uso di materiali interamente ottenuti. Tuttavia la semplicità richiede un numero minimo di regole differenziate. Pertanto le norme di origine sono definite, per quanto possibile, con un approccio settore per settore piuttosto che sulla base di ogni singolo prodotto.
Le norme applicabili ai prodotti tengono conto, inoltre, della situazione specifica dei paesi meno sviluppati (in generale si consente un tenore massimo di materiali non originari fino al 70% o si offre un livello equivalente di rilassamento per i prodotti originari dei paesi meno sviluppati). Per di più, l'elenco delle operazioni di lavorazione o trasformazione che non possono mai conferire l'origine contiene alcuni adattamenti, come ad esempio una nuova regola che preclude la miscela dello zucchero con qualsiasi materiale.
Tutti i paesi beneficiari usufruiranno inoltre in modo maggiore del sistema di deroghe alle norme di origine. La proposta di riforma prevede che i paesi beneficiari possano richiedere deroghe in caso di catastrofi naturali e per motivi economici. L'UE sarà anche in grado di concedere deroghe di propria iniziativa.
2) Applicabilità del cumulo d'origine
Il cumulo di origine è una facilitazione importante che permette ai paesi che hanno regole di origine identiche di partecipare assieme alla fabbricazione di prodotti che possono beneficiare di un trattamento tariffario preferenziale.
Oltre al cumulo bilaterale (che permette ai paesi beneficiari di utilizzare materiali di origine europea), le nuove norme di origine prevedono un sistema di cumulo regionale semplificato rispetto a quello applicato ai tre gruppi regionali esistenti. È stato creato un nuovo gruppo di cumulo regionale, il gruppo IV, che comprende Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay.
Le condizioni per il cumulo regionale d'origine sono state semplificate e rese meno stringenti con l'eliminazione della condizione del valore che esisteva in precedenza. Inoltre, le possibilità di cumulo esistenti tra i paesi dello stesso gruppo regionale sono mantenute nonostante la differenziazione introdotta dal presente regolamento per le norme di origine in alcuni casi tra i paesi meno sviluppati e gli altri paesi beneficiari. Il cumulo regionale resta consentito a condizione che quando invia i materiali a un altro paese del gruppo ai fini del cumulo regionale, ciascun paese, sia esso o no un paese meno sviluppato, applichi la norma di origine ad esso applicabile nei suoi rapporti commerciali diretti con l'Unione europea. Tuttavia, al fine di evitare distorsioni degli scambi tra paesi con diversi livelli di preferenza tariffaria, taluni prodotti sensibili sono esclusi dal cumulo regionale. Oltre a ciò, sarà ora possibile il cumulo tra i paesi ASEAN [5] e i paesi SAARC [6], su richiesta e a determinate condizioni.
Il cumulo esteso tra un paese beneficiario e un paese con cui l'Unione europea ha un accordo di libero scambio in vigore può inoltre essere concesso dalla Commissione a condizione che i paesi coinvolti nel cumulo si siano impegnati, tra l'altro, ad assicurare la necessaria cooperazione amministrativa sia con l'Unione europea che tra loro stessi e che il cumulo sia stato notificato alla Commissione da parte del paese beneficiario in questione.
Ai paesi beneficiari, fin dal 2001, è stato consentito di cumulare l'origine con le merci di cui ai capitoli da 25 a 97 del sistema armonizzato originarie della Norvegia e della Svizzera. Questa possibilità di cumulo è ora estesa alla Turchia.
[5] L'Associazione delle Nazioni dell'Asia Sud-Orientale (Association of South-East Asian Nations, ASEAN).
[6] L'Associazione Sud-Asiatica per la cooperazione regionale (South Asian Association for Regional Cooperation, SAARC).
3) Altre principali caratteristiche
Tra le altre semplificazioni vale la pena ricordare:
- la sostituzione della regola del trasporto diretto con un principio più flessibile di non manipolazione (cfr. l'articolo 74);
- l'eliminazione del requisito dell'equipaggio nella definizione di "sue navi" per i prodotti della pesca catturati al di fuori delle acque territoriali da considerare interamente ottenuti (cfr. l'articolo 75, par. 2);
- il rilassamento (dal 10 al 15%) e l'adattamento alle specificità settoriali della regola di tolleranza generale, espressa d'ora in avanti in percentuale del peso per i prodotti agricoli (cfr. l'articolo 79).
B) Nuove disposizioni, la cui applicazione è rinviata al 1° gennaio 2017.
Un nuovo sistema di autocertificazione da parte degli esportatori sostituirà il sistema di certificazione di origine da parte delle autorità pubbliche. Il sistema cosiddetto degli esportatori registrati (REX) sarà introdotto a tal fine a partire dal 1° gennaio 2017. Da questa data in poi gli esportatori forniranno direttamente le dichiarazioni di origine ai loro clienti. Gli esportatori saranno registrati presso le autorità competenti dei paesi beneficiari al fine di agevolare controlli mirati post-esportazione. La Commissione europea contatterà le autorità dei paesi beneficiari per guidarli ed assisterli nella realizzazione del sistema informatico richiesto. Ciascun paese beneficiario dovrà creare un registro elettronico di esportatori registrati, il cui contenuto sarà comunicato alla Commissione da parte delle sue competenti autorità governative.
Su questa base la Commissione istituirà un banca dati centrale degli esportatori registrati attraverso la quale gli operatori saranno in grado di verificare, prima di dichiarare le merci per l'immissione in libera pratica, che il loro fornitore è un esportatore registrato nel paese beneficiario in questione. Allo stesso modo, gli operatori dell'Unione europea che effettuano esportazioni ai fini del cumulo bilaterale dell'origine saranno registrati presso le competenti autorità degli Stati membri.
Un ulteriore periodo di tre anni è inoltre previsto per i paesi che non saranno in grado di rispettare la scadenza del 1° gennaio 2017.
È da notare che sono stabilite norme transitorie concernenti le procedure e i metodi di cooperazione amministrativa per coprire il periodo fino al 1° gennaio 2017, sulla base delle disposizioni vigenti finora. In particolare, tali disposizioni transitorie prevedono il rilascio del certificato di origine, modulo A, da parte delle autorità competenti del paese interessato. Le dichiarazioni su fattura saranno presentate dagli esportatori, se del caso. Il modello di certificato di origine, modulo A, è aggiornato con la versione 2007 delle note relative al modello poichè tale versione contiene un elenco aggiornato dei paesi che accettano i certificati di origine, modulo A, ai fini del sistema SPG.
L'accesso al sistema SPG è subordinato alla condizione che i paesi beneficiari mettano in atto e mantengano le necessarie strutture amministrative e i sistemi di attuazione e gestione delle regole d'origine SPG e delle procedure di origine, comprese eventualmente le disposizioni necessarie per l'applicazione del cumulo. Le autorità competenti dei paesi beneficiari sono in tal senso tenute a collaborare con la Commissione europea e le autorità doganali degli Stati membri dell'Unione europea.
Il testo delle regole d'origine SPG è disponibile online. Una versione aggiornata in lingua inglese della Guida per gli utenti per le regole d'origine SPG dovrebbe essere disponibile online entro il 31 dicembre 2010 al seguente indirizzo: http://ec.europa.eu/taxation_customs/customs/customs_duties/rules_origin/preferential/article_839_en.htm.
Il Direttore centrale
Ing. Walter De Santis
Reg. (CE) 18 novembre 2010, n. 1063/2010
Reg. (CE) 22 luglio 2008, n. 732/2008, art. 5
Reg. (CEE) 2 luglio 1993, n. 2454/93, artt. 67-97
Polizia locale "Richiesta di dotazione per il Corpo di Polizia locale di strumenti di difesa personale"
Circolare Ministero dell'Interno 0016627 del 2 novembre 2010
"...la mazzetta di segnalazione, i bastoni estensibili o strumenti simili e gli spray da difesa, non rientrano tra i tipi di armi contemplati dal D.M. 4 marzo 1987, n. 145, concernente l'armamento della Polizia Municipale..."
Statuto dei lavori
Statuto dei lavoriInviata alle parti sociali una bozza del disegno di legge delega
L' 11 novembre 2010 il Ministro Maurizio Sacconi ha inviato alle parti sociali una bozza del disegno di legge delega sullo Statuto dei lavori, auspicando la definizione di un avviso comune tra le parti che consenta di produrre un testo da sottoporre poi al Consiglio dei Ministri e al Parlamento.
Il documento apre la strada alla stesura di un nuovo Testo Unico della normativa in materia di lavoro, avendo come obiettivo la razionalizzazione e la semplificazione del complesso di provvedimenti e leggi che si sono stratificati in materia.
La delega si propone di identificare, sulla base della Costituzione e della Carta dei diritti fondamentali U.E., un nucleo di diritti universali e indisponibili per tutti i lavoratori dipendenti, compresi i lavoratori a progetto e le monocommittenze. Le tutele non comprese tra i diritti universali potranno altresì essere affidate e rimodulate grazie alla contrattazione collettiva e potranno essere definite nelle aziende e nei territori con intese anche in deroga alle norme di legge e valorizzando il ruolo degli organismi bilaterali.
Quanto alle tutele sul mercato del lavoro, il disegno di legge dispone l'estensione degli ammortizzatori sociali e contempla interventi di politica attiva con particolare attenzione alla valorizzazione di percorsi formativi per competenze e in ambiente produttivo.
• Lettera del Ministro alle parti sociali (formato .pdf 620 Kb)
• Relazione al disegno di legge (formato .pdf 19,72 Kb)
• Bozza disegno di legge delega (formato .pdf 11,12 Kb)
L' 11 novembre 2010 il Ministro Maurizio Sacconi ha inviato alle parti sociali una bozza del disegno di legge delega sullo Statuto dei lavori, auspicando la definizione di un avviso comune tra le parti che consenta di produrre un testo da sottoporre poi al Consiglio dei Ministri e al Parlamento.
Il documento apre la strada alla stesura di un nuovo Testo Unico della normativa in materia di lavoro, avendo come obiettivo la razionalizzazione e la semplificazione del complesso di provvedimenti e leggi che si sono stratificati in materia.
La delega si propone di identificare, sulla base della Costituzione e della Carta dei diritti fondamentali U.E., un nucleo di diritti universali e indisponibili per tutti i lavoratori dipendenti, compresi i lavoratori a progetto e le monocommittenze. Le tutele non comprese tra i diritti universali potranno altresì essere affidate e rimodulate grazie alla contrattazione collettiva e potranno essere definite nelle aziende e nei territori con intese anche in deroga alle norme di legge e valorizzando il ruolo degli organismi bilaterali.
Quanto alle tutele sul mercato del lavoro, il disegno di legge dispone l'estensione degli ammortizzatori sociali e contempla interventi di politica attiva con particolare attenzione alla valorizzazione di percorsi formativi per competenze e in ambiente produttivo.
• Lettera del Ministro alle parti sociali (formato .pdf 620 Kb)
• Relazione al disegno di legge (formato .pdf 19,72 Kb)
• Bozza disegno di legge delega (formato .pdf 11,12 Kb)
CONCORSI - MINISTERO DELLA DIFESA DIREZIONE GENERALE PER IL PERSONALE MILITARE
MINISTERO DELLA DIFESA DIREZIONE GENERALE PER IL PERSONALE MILITARE |
Modalita' attuative dell'articolo 2, comma 589, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 (legge finanziaria 2008), recante disposizioni in materia di posta elettronica. (10A13934) (GU n. 278 del 27-11-2010
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L'INNOVAZIONE
DECRETO 24 settembre 2010
Modalita' attuative dell'articolo 2, comma 589, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 (legge finanziaria 2008), recante disposizioni in materia di posta elettronica. (10A13934) (GU n. 278 del 27-11-2010
IL MINISTRO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L'INNOVAZIONE di concerto con IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE e IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO Visto l'art. 2, commi 589 e 590, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato» (legge finanziaria 2008); Visto il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e successive modificazioni, recante «Codice dell'amministrazione digitale» e, in particolare, l'art. 47; Visto l'art. 16, comma 8, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, nella legge 28 gennaio 2009, 2, recante «Misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale»; Visto l'art. 33 della legge 18 giugno 2009, n. 69, recante «Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitivita' nonche' in materia di processo civile» con cui si delega il Governo a modificare il codice dell'amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82; Visto il decreto legislativo 1° dicembre 2009, n. 177 recante «Riorganizzazione del Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione, a norma dell'art. 24 della legge 18 giugno 2009, n. 69»; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, recante «Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa»; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 febbraio 2005, n. 68, recante «Disposizioni per l'utilizzo della posta elettronica certificata, a norma dell'art. 27 della legge 16 gennaio 2003, n. 3»; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 31 ottobre 2000, recante «Regole tecniche per il protocollo informatico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre 1998, n. 428»; Visto il decreto del Presidente della Repubblica in data 7 maggio 2008, con il quale l'on. Prof. Renato Brunetta e' stato nominato Ministro senza portafoglio; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell'8 maggio 2008, con il quale al predetto Ministro senza portafoglio e' stato conferito l'incarico per la pubblica amministrazione e l'innovazione; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 13 giugno 2008, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 149 del 27 giugno 2008, recante delega di funzioni in materia di pubblica amministrazione ed innovazione al Ministro senza portafoglio, on. Prof. Renato Brunetta; Visto il decreto del Ministro per l'innovazione e le tecnologie del 2 novembre 2005, recante «Regole tecniche per la formazione, la trasmissione e la validazione, anche temporale, della posta elettronica certificata»; Vista la circolare del Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione del 24 novembre 2005, concernente «Modalita' per la presentazione delle domande di iscrizione nell'elenco pubblico dei gestori di posta elettronica certificata (PEC) di cui all'art. 14 del decreto del Presidente della Repubblica 11 febbraio 2005, n. 68»; Vista la circolare del Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione del 7 dicembre 2006 che disciplina l'attivita' di vigilanza e di controllo svolta dal CNIPA nei confronti dei gestori di Posta Elettronica Certificata (PEC); Decreta: Art. 1 Oggetto 1. Il presente decreto definisce le modalita' attuative dell'art. 2, comma 589, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, che assegna a DigitPA (gia' Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione - Cnipa) il compito di effettuare, anche a campione, azioni di monitoraggio e verifica del rispetto delle disposizioni in materia di trasmissione dei documenti mediante la posta elettronica istituzionale sia ordinaria che certificata tra le pubbliche amministrazioni, secondo quanto previsto dall'art. 47 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e successive modificazioni (di seguito Codice), nonche' dal decreto del Presidente della Repubblica dell'11 febbraio 2005, n. 68, recante «Disposizioni per l'utilizzo della posta elettronica certificata, a norma dell'art. 27 della legge 16 gennaio 2003, n. 3» e dalle altre disposizioni in materia di posta elettronica certificata. 2. Per casella di posta elettronica istituzionale si intende la casella di posta elettronica riferita ad una struttura organizzativa o ad una particolare funzione dell'amministrazione.
Art. 2 Ambito di applicazione 1. Sono oggetto di monitoraggio e verifica le trasmissioni di documenti delle pubbliche amministrazioni statali, comprese le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo e gli enti pubblici non economici nazionali. 2. Le pubbliche amministrazioni di cui al comma 1 sono tenute a predisporre le procedure necessarie a garantire la disponibilita' dei dati previsti secondo le modalita' e nel rispetto dei tempi previsti dall'art. 3.
Art. 3 Modalita' di rilevazione dei dati relativi alle trasmissioni 1. Ciascuna amministrazione individua almeno un referente che costituisce l'unico soggetto autorizzato a trasmettere a DigitPA i dati previsti dall'art. 4. Il referente dovra' disporre di una casella di posta elettronica certificata da utilizzare per tutte le comunicazioni formali con DigitPA. Ai fini dell'accreditamento del referente, ciascuna amministrazione comunica a DigitPA, entro un mese dalla data di pubblicazione del presente decreto, il nominativo del referente e il relativo indirizzo di posta elettronica certificata. 2. Entro il termine di trenta giorni dalla fine di ciascun semestre, decorrente dall'inizio dell'anno solare, i referenti trasmettono a DigitPA tramite la casella di posta elettronica certificata di cui al comma 1, i dati oggetto delle rilevazioni. 3. Per le trasmissioni previste dal comma 2 i referenti utilizzano il formato elettronico reso disponibile da DigitPA, entro un mese dalla data di pubblicazione del presente decreto, nella sezione PEC del sito istituzionale www.cnipa.gov.it.
Art. 4 Oggetto delle rilevazioni 1. DigitPA, in base ai dati raccolti nelle modalita' descritte all'art. 3, verifica il grado di attuazione delle disposizioni di cui all'art. 47 del Codice e delle altre disposizioni in materia di posta elettronica certificata. 2. I dati forniti dalle amministrazioni, oggetto delle rilevazioni, sono i seguenti: a) numero di caselle di posta elettronica istituzionale ordinaria o certificata; b) numero complessivo di caselle di posta elettronica istituzionale certificata o di analoghi indirizzi di posta elettronica basati su tecnologie che certifichino data e ora dell'invio e della ricezione delle comunicazioni e l'integrita' del contenuto delle stesse, garantendo l'interoperabilita' con analoghi sistemi internazionali, corrispondenti al registro di protocollo di cui all'art. 50 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445; c) numero complessivo dei messaggi inviati dalle caselle di posta elettronica istituzionali; d) numero complessivo dei messaggi di posta elettronica istituzionale inviata con gli allegati; e) numero complessivo di documenti inviati, secondo quanto rilevato dai sistemi di protocollo informatico, nonche', ove tuttora presenti, dai registri cartacei di protocollo; f) rapporto tra il volume complessivo della corrispondenza inviata, cartacea ed elettronica, secondo i dati previsti dalla lettera c) alla lettera e), nonche' le modalita' con cui sono stati ottenuti i dati; g) i dati sulla spesa sostenuta nell'esercizio finanziario precedente per l'invio della posta cartacea, da cui si rileva il numero di documenti inviati sulla base del costo medio di una spedizione. 3. DigitPA, sulla base dei dati raccolti, certifica per ogni amministrazione il totale della corrispondenza cartacea ed elettronica inviata.
Art. 5 Trasmissione al Ministero dell'economia e delle finanze 1. DigitPA, ai fini dell'applicazione della riduzione delle risorse stanziate nell'anno in corso al momento della rilevazione, secondo quanto previsto dall'art. 2, comma 589, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, elabora i dati di cui all'art. 4 e comunica al Ministero dell'economia e delle finanze i risultati, distinti per amministrazione, delle rilevazioni e delle certificazioni effettuate in base al presente decreto. 2. I risultati delle rilevazioni e le certificazioni effettuate in base al presente decreto sono comunicate al Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione ai fini dell'adozione delle conseguenti iniziative volte all'incremento dell'utilizzo della posta elettronica istituzionale anche ai fini della trasmissione documentale. Il presente decreto e' inviato ai competenti organi di controllo e sara' pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 24 settembre 2010 Il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione Brunetta Il Ministro dell'economia e delle finanze Tremonti Il Ministro dello sviluppo economico, ad interim Berlusconi
La prepotenza totalitaria del movimento pro-vita
di Paolo Flores d'Arcais La pretesa del movimento cosiddetto “pro-vita” di avere nella trasmissione “Vieni con me” uno spazio riparatorio per quello dato alla signora Welby e a Beppino Englaro è una mostruosità dalle molte facce, emblematiche dell’oscurantismo e dei rovesciamenti semantici orwelliani in cui il regime ha precipitato il paese.
Prima indecente manipolazione: il movimento cosiddetto “pro-vita” finge di chiedere una presenza da Saviano e Fazio per difendere il diritto dei malati in condizioni tragiche come quella di Welby, o di persone da anni in coma vegetativo permanente (come Eluana), di ricevere le cure e l’assistenza adeguate. Ma c’è qualcuno che abbia mai messo in discussione tale diritto? Se questo è il tema, gli “antagonisti” dei cosiddetti “pro-vita” non sono certo le famiglie Welby e Englaro, né Saviano e Fazio, ma semmai un’indecente politica del governo che sulla sanità ha tagliato a man bassa, e non fornisce ai malati terminali (e a molti altri) tutto il sostegno che sarebbe doveroso, quale che ne sia il costo.
Perché allora il movimento cosiddetto “pro-vita” pensa di aver diritto a uno spazio analogo a quello di Englaro e Welby, visto che tutti – tranne il governo – siamo d’accordo nell’esigere ogni genere di cura e assistenza per i malati terminali che ne vogliano fare uso? Perché il movimento cosiddetto “pro-vita” pretende che tali malati ne DEBBANO fare uso anche se non vogliono. Mentre Englaro e Welby hanno sempre e solo chiesto che ciascuno possa decidere in libertà e veda rispettato dal sistema sanitario la propria decisione di coscienza. Di questo si è occupato “Vieni via con me”: non della tragedia di una malattia e di una disgrazia terribile, nella quale sono accomunati Welby, Eluana e coloro che il movimento cosiddetto “pro-vita” dichiara di rappresentare. Ma delle vittime di una ulteriore tragedia, voluta dagli uomini e non dal caso: che, nell’orizzonte di una condanna a morte senza colpa alcuna (questa è una malattia terminale, o lo stato vegetativo permanente) viene anche condannato – per crudeltà degli uomini sani – a passare l’attesa dell’esecuzione nella ferocia della tortura inenarrabile.
C’è infatti una asimmetria assoluta tra la richiesta dei Welby e degli Englaro e le pretese dei cosiddetti “pro-vita”. I primi chiedono che sia rispettato la propria scelta sulla propria vita, senza sognarsi di imporla e neppure di suggerirla agli altri compagni di sventura. I secondi all’opposto pretendono di costringere tutti, con la forza del braccio secolare della legge, a condividere la propria. Se la decisione di ciascuno sulla propria vita fosse garantita, come dovrebbe essere in qualsiasi paese che si dichiari civile e che sbandieri il principio della eguale dignità fra le persone, Saviano e Fazio non avrebbero invitato nessuno in trasmissione, perché non sarebbero mai esistiti un “caso Welby” e un “caso Englaro”.
Welby chiedeva solo che sulla propria vita fosse lui a decidere, anziché il cardinal Ruini, Beppino Englaro chiedeva solo che sullo stato vegetativo di Eluana decidesse la volontà espressa da Eluana, anziché quella del cardinal Bagnasco. Saviano e Fazio avrebbero il dovere civile di invitare i cosiddetti “pro-vita” (e lo avrebbero certamente fatto) se ci fosse un movimento o una legge che pretende di imporre a tutti i malati terminali la scelta di Welby, l’obbligo – anziché la libertà – di staccare la spina. Ma una prepotenza del genere non è mai venuta in mente a nessuno. O meglio: potrebbe essere la conseguenza inattesa proprio della logica del movimento cosiddetto “pro-vita”. Perché se sulla mia vita o la tua, amico lettore, o la vostra, signori della cosiddetta “pro-vita”, non ha titolo a decidere esclusivamente chi la propria vita la vive, ma la maggioranza di governo del momento, quella maggioranza domani potrebbe imporre di staccare la spina a tutti, anche a chi non vuole, magari invocando motivi di budget. Una mostruosità totalitaria. Come qualsiasi pretesa che sulla tua vita decida il governo anziché tu stesso.
www.micromega.net
Oggi tutti davanti alla tv per l'ultima puntata di "Vieni via con me"
Gira sul web questo appello, che più “moderato” non si può. Non sappiamo chi lo abbia lanciato, ma siamo felici di diffonderlo.MicroMega
In tutta Italia sta partendo una iniziativa eccezionale, un gigantesco flash mob:
TUTTI davanti alla televisione lunedì 29 novembre, a guardare l'ultima puntata di VIENI VIA CON ME.
E' una importante occasione per fare un piccolo gesto, che può diventare un grande segnale:
- per dire che questa Italia non è completamente assopita e indifferente al suo degrado e vuole dire basta- per dimostrare alla Rai, con un picco di audience, che questi programmi vanno incentivati, che la cultura in tv è possibile e seguita- perché Fazio e Saviano e gli altri autori e chi ha partecipato ci ha messo la faccia- per dire a loro che il loro sforzo è condiviso e apprezzato- per dire a chi spera che tutto torni nel silenzio che gli italiani vogliono continuare, anzi ricominciare, a prendersi cura del proprio paese- per dire ai politici che gli italiani ne hanno abbastanza delle loro beghe di casta, che esigono un rinnovamento
Se saremo 15, 20 milioni davanti alla tv, avremo dato un grande segnale alla politica
E' un piccolo gesto, ma Fazio e Saviano se lo meritano. E se lo merita anche l'Italia che vuole fermare il degrado.
Se credi in questa iniziativa, diffondi questo messaggio a tutti i tuoi contatti.
Fonte: MicroMega
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