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lunedì 7 febbraio 2011

Ansa-scheda/ sclerosi:metodo Zamboni,atteso via sperimentazione

ANSA-SCHEDA/ SCLEROSI:METODO ZAMBONI,ATTESO VIA SPERIMENTAZIONE

(ANSA) - ROMA, 7 FEB - La Ccsvi consiste in un restringimento
di alcune vene che portano il sangue al cervello, che porterebbe
a un drenaggio del sangue troppo lento, che a sua volta, secondo
la teoria del professor Paolo Zamboni, sarebbe causa degli
accumuli anormali di ferro riscontrati nella sclerosi multipla.
Secondo Zamboni, un intervento che riporta i vasi alle
dimensioni originarie con un 'palloncino' allevia notevolmente i
sintomi.
Il metodo Zamboni consiste in un accertamento di tipo
diagnostico e un intervento di 'liberazione', che comporta la
disostruzione di alcune vene della testa e del torace nei
pazienti. Il restringimento dei vasi impedirebbe infatti il
normale deflusso del sangue determinando l' insorgenza della
Ccsvi. L'intervento endovascolare e' poco invasivo per il
paziente e dura circa un'ora. Una sonda viene infilata nella
vena femorale per risalire fino alla giugulare per la
disostruzione. Sul legame tra la Ccsvi e la sclerosi multipla
ipotizzato da Zamboni non concordano tutti gli specialisti. In
particolare i neurologi hanno espresso molte perplessita' ma la
pressione delle associazioni di malati ha spinto le istituzioni
sanitarie ad esaminare la questione e alcune regioni ad
occuparsene direttamente, come l'Emilia Romagna e le Marche.
Intanto sono stati reclutati i primi pazienti per lo studio
dell'Associazione italiana sclerosi multipla (Aism) sulla Ccsvi.
Con 2000 persone coinvolte lo studio di Aism e della sua
Fondazione (Fism) sulla Ccsvi rappresenta il piu' ampio studio
epidemiologico e multicentrico sul fattore di rischio, ma non si
tratta della sperimentazione vera e propria del trattamento.
Il reclutamento e' scattato nei primi centri clinici di
Genova, La Spezia, Milano S.Raffaele e Reggio Emilia.
La vera sperimentazione, che coinvolgera' su tutto il
territorio nazionale circa 560 pazienti, e' stata gia' approvata
dal comitato etico dell'ospedale S.Anna di Ferrara che
coordinera' una decina di centri in tutto il paese. Ma ancora il
protocollo di sperimentazione non e' partito.
Stessa sorte di ampasse anche per la sperimentazione nelle
Marche che riguardera' circa 250 pazienti.
Intanto alcuni ospedali, come le Molinette di Torino, hanno
avviato gia' da ottobre le procedure per la liberazione delle
vene.

(ANSA).

NAN-BR
07-FEB-11 20:13 NNNN

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