SALUTE. TUMORI, FAVO: TROPPE DIFFERENZE NELL'ACCESSO A TERAPIE
PRESENTATO TERZO RAPPORTO SU CONDIZIONE ASSISTENZIALE DEI MALATI.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 12 mag. - Il numero di malati
di cancro in Italia e' in netto aumento, data la copresenza di
una serie di fattori che vanno dall'invecchiamento demografico,
all'avanzamento e alla maggiore diffusione delle tecniche
diagnostiche, alla migliorata efficacia dei trattamenti. La
mortalita' per patologia neoplastica rappresenta in Italia circa
il 28% del totale dei decessi: e' la prima causa di morte
nell'eta' adulta. Rispetto al 1992, quando si fecero le prime
statistiche di questo tipo, il numero di italiani viventi con una
diagnosi di tumore e' quasi raddoppiato. Oggi sono 2 milioni e
250 mila (circa il 4% della popolazione). Quasi 1 milione e 300
mila persone (oltre il 57%) vengono definite lungo-sopravviventi
(hanno cioe' avuto una diagnosi di tumore da piu' di 5 anni). La
quota piu' elevata di lungo-sopravviventi riguarda coloro che
hanno avuto una diagnosi di tumore alla mammella (il 66% del
totale, pari ad oltre 331mila persone nel 2010); segue il tumore
alla vescica, con circa il 60% di lungo-sopravviventi (circa
135mila nel 2010); poi quello al colon-retto con il 54% di
lungo-sopravviventi (vale a dire 161mila nel 2010); infine sono
meno del 40% (circa 28mila nel 2010) i malati con una diagnosi da
almeno 5 anni tra quelli con cancro alla trachea, ai bronchi e
polmoni.
Tutti i farmaci antitumorali autorizzati dall'Aifa, l'Agenzia
italiana del farmaco, devono essere immediatamente disponibili
nel territorio nazionale. L'accordo siglato dalla Conferenza
Stato-Regioni il 18 novembre 2010 ha reso piu' semplici e
immediate le procedure di introduzione per quelli che possiedono
il requisito dell'innovativita' terapeutica (non e' infatti piu'
necessario il preliminare inserimento dei prodotti nei Piani
Terapeutici Regionali, che determinava evidenti disparita'
territoriali). Ma, per superare, le difformita' regionali, e'
necessario fare un ulteriore passo in avanti.
In occasione della VI Giornata nazionale del malato oncologico
che si celebra oggi, organizzata dalla Favo, e' stato presentato
al Senato il 3° Rapporto predisposto dall'osservatorio sulla
condizione assistenziale dei malati oncologici, che evidenzia con
forza la 'tendenza' italiana alla migrazione sanitaria. "In base
a un'indagine condotta dal Censis su 1000 cittadini- spiega Carla
Collicelli, vicedirettore del Censis- il 39,6% ha dichiarato che,
in presenza di una patologia, farebbe ricorso alla sanita' di
un'altra regione, e il dato sale al 48% per il meridione. Il
39,1% ha affermato che sarebbe disposto ad andare all'estero per
curarsi (e il 3% lo ha gia' fatto)".
"L'importante principio introdotto dalla Conferenza
Stato-Regioni va applicato a tutti i farmaci oncologici, non solo
a quelli innovativi- afferma Francesco De Lorenzo, presidente
della Favo- Il Piano oncologico nazionale, recentemente
approvato, considera i tumori una patologia grave, causa di un
terzo di tutti i decessi, e stabilisce che l'assistenza ai malati
oncologici costituisca una priorita' cui si deve far fronte per
ridurre le disparita' regionali. I risparmi, pur necessari, vanno
previsti su altri aspetti, di minore gravita', dell'assistenza
sanitaria".
"Altre discrepanze- affermano Carmelo Iacono e Marco
Venturini, presidente e presidente eletto Aiom- riguardano la
distribuzione di determinati farmaci oncologici orali nelle
farmacie territoriali. L'Aifa ha autorizzato alla fine del 2010
questa modalita' di dispensazione in tutto il territorio, ma
alcune Regioni hanno proposto una moratoria non applicando la
delibera. Noi riteniamo che queste terapie debbano continuare ad
essere distribuite solo nei presidi ospedalieri. La
somministrazione per via orale e' indubbiamente un vantaggio per
il paziente, ma non incide sull'efficacia e sul pericolo di
tossicita' mantenendo necessario il costante controllo da parte
di personale sanitario esperto. Senza dimenticare il rischio
rappresentato da una scarsa aderenza al trattamento da parte del
paziente".
(Wel/ Dire)
15:56 12-05-11
NNNN
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