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lunedì 19 dicembre 2011

MANOVRA:SIT-IN SINDACATI A MONTECITORIO,'PAGANO SOLITI NOTI'

MANOVRA:SIT-IN SINDACATI A MONTECITORIO,'PAGANO SOLITI NOTI'

(ANSA) - ROMA, 19 DIC - E' iniziato il presidio di Cgil,
Cisl
e Uil davanti a Montecitorio. Al sit-in, organizzato in
concomitanza dello sciopero nazionale dei lavoratori dei servizi
pubblici e della scuola, sono arrivate gia' diverse centinaia di
persone. Tra gli striscioni esposti davanti al Parlamento
campeggia quello dei medici: ''Chi paga la manovra? I soliti
noti''.
In piazza Montecitorio sono presenti tutte le categorie del
pubblico impiego, compresi alcuni lavoratori della sanita' del
Lazio, come il San Carlo-Idi e Cristo Re. ''Per salvare l'Italia
bisogna salvare i servizi pubblici'', si legge uno striscione
esposto dalle educatrici del Comune di Roma. ''L'esito di questa
manovra sara' quello di avere medici sempre piu' anziani e turni
di lavoro notturni sempre piu' massacranti, senza prospettive
per migliaia di giovani e precari - dice Massimo Cozza,
segretario Fp Medici della Cgil -. Cosi' si strangola il
servizio sanitario nazionale. Un terzo dei medici del servizio
sanitario nazionale ha gia' tra i 55 e i 65 anni, solo un medico
su dieci ha tra i 40 e i 50 anni''. ''La manovra deve cambiare
disegno - afferma il segretario della Fp Cgil del Lazio Lorenzo
Mazzoli - perche' continua a chiedere sacrifici a chi ha gia'
dato tanto in questi anni e in molti casi non e' piu' in grado
di dare''.
''Scioperiamo non solo per le pensioni e per il contratto
nazionale - fa eco il segretario generale della Fp Cgil Rossana
Dettori -, ma affinche' i servizi pubblici non vengano
smantellati, perche' i servizi pubblici non sono differenti dai
lavoratori''. Tra i manifestanti anche il senatore del Pd
Ignazio Marino giunto in piazza in camice bianco. (ANSA).

YJ4-PD
19-DIC-11 10:49 NNNN
MANOVRA: CAMUSSO,DA GOVERNO SUPPONENZA IMPRESSIONANTE SU PENSIONI =
(AGI) - Roma, 19 dic. - "Sulle pensioni un intervento folle,
governo supponente". Lo sostiene la numero uno della Cgil,
Susanna Camusso in un'intervista sul Corriere della Sera, nella
quale attacca duramente la manovra del governo Monti. "Vedo che
si attribuiscono il ruolo di salvatori della patria. La realta'
e' che la situazione era ed e' grave, ma la ricetta giusta non
e' quella di Monti". Durissima la Camusso sull'intervento sulle
pensioni: "C'e' una straordinaria sottovalutazione e una
supponenza impressionante da parte del governo nel non capire
che rappresenta un intervento brutale sui prossimi 6-7 anni per
tante persone che non potranno accedere alla pensione e non
avranno un sussidio. C'e' un livello di aggressione nei
confronti dei lavoratori e delle lavoratrici che, fatto da una
donna, stupisce molto". Nella riforma, aggiunge il leader
sindacale, "c'e' una norma programmatica che affida a una
commissione di studiare la possibilita' che i lavoratori
spostino una parte dei contributi previdenziali dal sistema
pubblico alle assicurazioni private. Questa e' una riforma per
smontare il pilastro delle pensioni pubbliche". Sulla manovra
la Camusso dice che "grava sui soliti noti" e "punta a fare
cassa rapidamente su chi non puo' sottrarsi e non si e' mai
sottratto al Fisco. Determina recessione e quindi non mette
affatto al riparo il paese. Hanno solo preso tempo". "Di sicuro
- dice ancora - non c'e' una spinta alla crescita. C'e' invece
l'impoverimento di gran parte del paese, perche' la logica e'
stata quella di trovare chi pagasse il prezzo del pareggio di
bilancio". Era meglio Berlusconi? "No - risponde il segretario
generale - perche' se siamo arrivati a questo punto e per colpa
dei suoi governi. Ma cio' non significa che questo esecutivo
possa fare qualsiasi cosa". Sulla possibilita' di indire altri
scioperi, la Camusso dice: "Valuteremo con Cisl e Uil. Io sono
per continuare la mobilitazione. Non finisce qui". "Contesto -
sostiene ancora la Camusso - che si possa pensare che ci siano
lavori che si possano fare fino a 70 anni. Fornero scenda dalla
cattedra: se la immagina una sala operatoria con infermieri
settantenni? Mica sono tutti banchieri". Sul mercato del
lavoro, la Camusso boccia la proposta di un contratto unico per
i giovani, senza le tutele al 100% dell'articolo 18. "Sarebbe
un nuovo apartheid a danno dei giovani - dice - La precarieta'
c'e' soprattutto dove non si applica l'articolo 18, nelle
piccole aziende", che "e' una norma di civilta'. Vogliamo
superare il dualismo? Lancio la sfida: facciamo costare il
lavoro precario piu' di quello a tempo indeterminato e
scommettiamo che nessuno dira' piu' che il problema e'
l'articolo 18". (AGI)
Gaa
191013 DIC 11

NNNN
PENSIONI: CAMUSSO, DAL GOVERNO UN INTERVENTO FOLLE
'CONTRATTO UNICO SAREBBE NUOVO APARTHEID A DANNO DEI GIOVANI'
(ANSA) - ROMA, 19 DIC - ''C'e' una straordinaria
sottovalutazione e una supponenza impressionante da parte del
governo nel non capire le conseguenze della riforma delle
pensioni, che rappresenta un intervento brutale sui prossimi 6-7
anni per tante persone che non potranno accedere alla pensione e
non avranno un sussidio''. Cosi' Il segretario generale della
Cgil Susanna Camusso, che in un'intervista al Corriere della
Sera definisce l'intervento sulle pensioni ''folle''.
Nella riforma ''c'e' una norma programmatica che affida a una
commissione di studiare la possibilita' che i lavoratori
spostino una parte dei contributi previdenziali dal sistema
pubblico alle assicurazioni private. Questa e' una riforma per
smontare il pilastro delle pensioni pubbliche'', denuncia
Camusso.
''La situazione era ed e' grave, ma la ricetta giusta non e'
quella di Monti, perche' grava sui soliti noti e punta a far
cassa rapidamente su chi non puo' sottrarsi e non si e' mai
sottratto al Fisco. Determina recessione e quindi non mette
affatto al riparo il Paese'', dice la leader sindacale, secondo
cui servira' ''di sicuro'' un'altra manovra, perche' in questa
''non c'e' una spinta alla crescita''.
In merito alla possibilita' di altri scioperi, ''valuteremo
con Cisl e Uil. Io sono per continuare la mobilitazione. Non
finisce qui'', avverte Camusso. ''Contesto che si possa pensare
che ci siano lavori che si possono fare fino a 70 anni. Se la
immagina una sala operatoria con infermieri settantenni? Mica
sono tutti banchieri''.
Il contratto unico per i giovani proposto da Fornero
''sarebbe un nuovo apartheid a danno dei giovani'', commenta il
segretario della Cgil. ''La precarieta' c'e' soprattutto nelle
piccole aziende, dove non si applica l'articolo 18'', che e'
''una norma di civilta'. Vogliamo superare il dualismo? Lancio
una sfida: facciamo costare il lavoro precario di piu' di quello
a tempo indeterminato e scommettiamo che nessuno piu' dira' che
il problema e' l'articolo 18?''. (ANSA).

Y89/SB
19-DIC-11 09:11 NNNNLavoro/ Bonanni: No toccare art.18, pagare di più quello precario
Proccupato, a 12 ore da manovra si aizza su tema problematico

Roma, 19 dic. (TMNews) - No a toccare l'articolo 18. Ciò che il
governo deve fare è pagare di più il lavoro precario. E' questa
la sfida del segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni,
commentando l'intervista del ministro del Welfare, Elsa Fornero
la quale ha detto che l'articolo 18 non è un totem.

"Sono molto preoccupato - ha detto Bonanni - a 12 ore
dall'approvazione della manovra già si aizza su una materia che
si sa che crea problemi. Il governo deve far sì che si paghi di
più il lavoro flessibile. Sfidiamoci sul fatto che chi è più
flessibile si paga di più e chi è meno flessibile si paga di
meno. La preecarietà è frutto di una flessibilità pagata male".
La stessa posizione espressa oggi in un'intevista sul 'Corsera'
dalla leader della Cgil, Susanna Camusso.

Cos

191043 dic 11
MANOVRA: CENTRELLA, RENDE PIU' POVERI CITTADINI, CONTINUA MOBILITAZIONE =

Roma, 19 dic. - (Adnkronos) - Il segretario generale della Ugl,
Giovanni Centrella, annuncia che continuera' la mobilitazione dei
sindacati arrivando al presidio di Cgil, Cisl, Uil e Ugl in piazza
Montecitorio, in occasione dello sciopero generale del pubblico
impiego. "Fin quando chi sta all'interno dei palazzi non capisce che
questa manovra rende piu' poveri i cittadini italiani noi non possiamo
non continuare con le nostre mobilitazioni". Lo ha afffermato
Centrella aggiungendo anche "credo che i cittadini devono far capire
alle politica che non possono pagare solo i lavoratori".

(Arm/Opr/Adnkronos)
19-DIC-11 11:18
Oggi sciopera il pubblico impiego, protesta a Roma contro la manovra
Confindustria "pronta ad una trattativa" sulla riforma dell'articolo 18, i sindacati: 'Il governo soffia sulla protesta'

ROMA - Piazza Montecitorio a Roma gremita di lavoratori che
protestano contro la manovra del governo nel giorno dello
sciopero del pubblico impiego. Sventolano le bandiere dei
sindacati confederali e quelle dell'Ugl. Sul palco intervengono i
big: Raffaele Bonanni per la Cisl, Luigi Angeletti per la Uil,
Susanna Camusso per la Cgil. Presenti in piazza molti lavoratori
della sanita' (qualcuno e' in camice bianco) e della scuola.
L'area di solito destinata ai presidi e' piena. I lavoratori
chiedono "piu' equita' nella manovra".
L'ARTICOLO 18 NON SIA UNA TABU' - Confindustria e' pronta "a una
trattativa seria, pragmatica, senza ideologie sulla riforma del
mercato del lavoro: l'articolo 18 non deve essere un totem o un
tabu'". Lo dice la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia,
a margine di un convegno sull'Europa nella sede della commissione
europea in Italia.
I SINDACATI: "IL GOVERNO AIZZA LA PROTESTA" - "Questa storia non
la capisco proprio, sembra si voglia aizzare la protesta e, non
e' quello che doveva fare un governo tecnico". È quanto afferma
il segretario genr4rale della Cisl, Raffaele Bonanni, a proposito
di possibili modifiche all'articolo 18. Arrivando davanti alla
Camera, dove Cigl, Cisl e Uil manifestano contro la manovra in
occasione dello sciopero del pubblico impiego il sindacalista
osserva che a poche ore dall'approvazione della manovra "gia' si
aizza su una materia, che si sa, e' problematica. È la politica-
prosegue Bonanni- dell'invidia sociale, del mal comune mezzo
gaudio, basata sul presupposto che se i giovani vedono i piu'
anziani perdere il posto di lavoro si sentono meglio. È un
impostura".
Piuttosto per la Cisl il governo dovrebbe "far pagare di piu'" i
lavori precari.
19 dicembre 2011

(Pic/ Dire)
11:47 19-12-11

NNNN

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