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martedì 27 novembre 2012

Il caso Cautillo arriva sul tavolo del ministro della Difesa. Ennesima interrogazione parlamentare. E' tempo di risposte



Il caso Cautillo arriva sul tavolo del ministro della Difesa. Ennesima interrogazione parlamentare. E' tempo di risposte

di Marina Angelo


Il caso Cautillo, va avanti dal 1996 e, lo scorso 29 ottobre, ha ricevuto l’ennesima interrogazione parlamentare (la prima è datata 2005 e nel 2009 ben 4 ne sono state formulate senza ottenere risposte). Ad averla formulata sono stati i deputati Marco Beltrandi, Maria Antonietta Farnina Coscioni, Rita Bernardini, Elisabetta Zamparutti e Matteo Mecacci. 

Tutto nasce da uno schiaffo che nel 2010 Cautillo avrebbe dato ad un suo superiore minacciandolo di morte ed evidenziando«una condotta contraria ai doveri attinenti al giuramento, al grado e alla dipendenza gerarchica propri di un appartenente all’Arma». 

E la sberla s’è fatta il giro d’Italia fino ad arrivare sul tavolo del ministro della Difesa Giampaolo di Paola. La lite tra il Maresciallo ed il suo superiore sarebbe scoppiata all’interno degli uffici della compagnia dei Carabinieri di Ghilarza. Il fatto venne denunciato dal comandante del Nucleo operativo della compagnia di Ghilarza. Da quel momento sarebbe iniziata una sorta di inchiesta interna all’arma affidata dal vicecomandante generale dell’Arma al tenente Colonnello Antonio Fiorillo, oggi comandante del Reparto operativo di Sassari in poche parole, un procedimento di stato. 

Eppure «sulle vicende che hanno riguardato il militare, sono state presentate numerose interrogazioni che giacciono senza risposte-scrivono i 5 deputati del PD al Ministro Di Paola-. Intanto, chiediamo come mai il procedimento penale su questa vicenda non sia mai iniziato per la mancanza di richiesta da parte del Comandante di Corpo. Dal Ministro vorremmo sapere se non ritenga di dover accertare se i superiori gerarchici del militare non abbiano posto in essere un’attività vessatoria». 

Cautillo sarebbe vittima di mobbing dal 1996 e raramente, se non addirittura mai, si trova un uomo pronto a lottare con onore e coraggio per la divisa che indossa e che continua ad onorare per la ricerca di giustizia. Una lotta impari, almeno fino ad oggi, quella che ha portato ogni attimo della sua esistenza senza mai abbassare il capo. E non si tratta di non voler obbedire. Tra l’obbedienza, le gerarchie, i gradi, i giuramenti e il mobbing c’è un abisso che Cautillo sta cercando di colmare con le documentazioni che sta accumulando da anni.

Adesso ad attendere una risposta è l'Italia intera. Qui si chiede chiarezza e giustizia. 

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fonte:
http://www.nottecriminale.it/il-caso-cautillo-arriva-sul-tavolo-del-ministro-della-difesa-ennesima-interrogazione-parlamentare-e-tempo-di-risposte.html 

 

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