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giovedì 30 luglio 2015

INTERNET: DIFFONDEVANO VIRUS IN EMAIL, POLIZIA CHIUDE 17 FALSI SITI ENEL =



INTERNET: DIFFONDEVANO VIRUS IN EMAIL, POLIZIA CHIUDE 17 FALSI SITI ENEL =

Roma, 30 (AdnKronos) - Chiusi dalla Polizia di Stato 17 falsi siti web
dell'Enel nell'ambito di una vasta operazione iniziata nelle prime ore
di questa mattina. All'interno dei falsi siti si celava un pericoloso
virus che aveva mietuto vittime tra privati cittadini e soggetti
pubblici. La truffa informatica, spiega una nota della Polizia,
consisteva nell'invio di e-mail, apparentemente inviata dalla società
''Enel SpA'', contenenti link che, una volta cliccati, erano in grado
di infettare irreversibilmente i pc della vittima.

(Per/AdnKronos)
30-LUG-15 08:07

INTERNET: DIFFONDEVANO VIRUS IN EMAIL, POLIZIA CHIUDE 17 FALSI SITI ENEL (2) =

(AdnKronos) - Nelle ultime settimane si era assistito ad un notevole
incremento della campagna di diffusione del malware noto come
''Cryptolocker'', un trojan comparso intorno alla fine del 2013 ed è
una forma di ransomware che infetta i sistemi Windows, criptando i
dati della vittima e richiedendo un pagamento per la decriptazione, in
genere non meno di 300 euro. La somma spesso deve essere pagata in
''Bitcoin'', spiega una nota della Polizia, una moneta virtuale che
non viene controllata da alcuna autorità centrale, ma viene gestita
autonomamente attraverso i siti di cambio (oggi un Btc vale circa 220
euro). La segnalazione di questa nuova campagna era giunta al sito
www.commissariatodips.it che aveva immediatamente provveduto ad
allertare la competente unità del Servizio Polizia Postale e delle
Comunicazioni.

La minaccia si è presentata attraverso un considerevole invio di email
apparentemente inviate dalla società ''Enel SpA'' nelle quali si
invitava l'utente a visitare un link in cui erano presenti i dettagli
di una bolletta per la fornitura di energia elettrica. Una volta
''cliccato'' sul link, si approdava a un falso sito web della società
su cui era presente un pulsante tramite il quale scaricare il file
della bolletta, ma in realtà il pulsante consentiva il download del
malware sui pc delle vittime. Sia le email fraudolente sia i falsi
portali web, sottolinea la nota della Polizia, "risultavano ben
costruiti e le informazioni in essi contenute risultavano scritte in
perfetto italiano".

(Per/AdnKronos)
30-LUG-15 09:05

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