Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-11029
presentato da
BERNINI Massimiliano
testo di
Lunedì 9 novembre 2015, seduta n. 517
MASSIMILIANO BERNINI. — Al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
la segreteria territoriale VITERBO della UILFPL, con nota inoltrata a mezzo raccomandata n. 19691 datata 01 settembre 2014 e depositata a mano a protocollo del comune di Civita Castellana (Viterbo), ha segnalato alla «Presidenza del Consiglio dei ministri, dipartimento della funzione pubblica», alla «Prefettura UTG di Viterbo», alla «Autorità nazionale anticorruzione» e alla Corte dei Conti, che «nell'ambito di un avvicendamento dei responsabili dei vari settori, si è inteso destinare ad altro incarico la dottoressa Montanari, già comandante della polizia locale, e responsabile dell'area di vigilanza – e dunque Ufficiale di Polizia Giudiziaria – incarico per il quale era vincitrice di specifico concorso; al suo posto, è stato designato quale responsabile dell'area della vigilanza il rag. Giuliano Latini, proveniente da altri incarichi amministrativi ordinari, senza alcuna esperienza specifica nella vigilanza e nella prevenzione, e non in possesso della qualifica di UPG»;
nello stesso documento si sollevano dubbi di legittimità, considerato che non è consentito «attribuire l'incarico di comandante della Polizia Locale, ma neppure di responsabile dell'area di vigilanza, a dipendente amministrativo sprovvisto delle necessarie competenze e conoscenze», ricordando che tale principio è «stato stabilito dal Consiglio di Stato (sentenza n. 4663 del 4 settembre 2000), e recentemente riaffermato nel 2009 da un parere del Ministero degli Interni, che addirittura ha precisato come ciò sia ancor meno legittimo qualora siano presenti nell'area di vigilanza altri dipendenti inquadrati nella categoria D del CCNL Regioni e Autonomie Locali. Il che pare essere esattamente il caso del Comune di Civita Castellana.»;
il ragionier Latini è stato in passato destinatario di sentenza di condanna al risarcimento di danno erariale per un importo superiore a euro 540 mila (sentenza Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per il Lazio – n. 1323/2011, pubblicata l'8 settembre 2011 –), arrecato nell'esercizio delle sue funzioni e risulta, sulla base di notizie apprese dalla stampa locale e mai smentite dall'interessato e dall'ente, che lo stesso sia oggetto di avviso di garanzia per i reati posti in essere quale pubblico dipendente nell'esercizio delle funzioni, contro la pubblica amministrazione;
il dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri, con DFP 0052032 del 18 settembre 2014, in risposta alla nota, sopra citata, della segreteria territoriale VITERBO della UILFPL, ne conferma la fondatezza ricordando che una nutrita giurisprudenza amministrativa ha sancito l'autonomia funzionale e finanche la peculiarità ontologica della funzione della polizia locale, come elementi del tutto ostativi alla possibilità che i dipendenti addetti a tale funzione siano sottoposti gerarchicamente a personale non appartenente ai ruoli, invitando l'amministrazione comunale ad adottare un provvedimento di «sospensione in autotutela»;
dal settembre 2014 a oggi la segreteria territoriale di VITERBO della UILFPL ha, in più occasioni, sollecitato formalmente i vari organi competenti, anche in sede di autotutela, «all'adozione degli atti di revoca, annullamento o modifica di eventuali provvedimenti irregolari» per come auspicato nella nota del dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri;
nonostante quanto messo in rilievo dal documento della segreteria territoriale di VITERBO della UILFPL nonché dalla nota del dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri, sopra citata, a oggi risulta all'interrogante che il ragionier Giuliano Latini stia ancora ricoprendo il ruolo responsabile dell'area della vigilanza del comune di Civita Castellana –:
se siano a conoscenza dei fatti di cui in premessa;
se e quali ulteriori iniziative intendano adottare al fine di dare attuazione al principio di «trasparenza amministrativa», e in particolare, se si intendano promuovere verifiche, per quanto di competenza, in relazione alla vicenda sopra descritta. (4-11029)
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