Tangenti per concorso: tre marescialli Gdf ai domiciliari
Comando, impegno per assicurare la trasparenza dei concorsi
(ANSA) - NAPOLI, 14 DIC - Due marescialli della Guardia di
Finanza in servizio alla stazione navale di Napoli e uno presso
il centro reclutamento di Roma. Sono i destinatari delle
ordinanze agli arresti domiciliari eseguite oggi dai militari
del Nucleo di polizia Tributaria della Gdf di Napoli. I
sottufficiali - Antonio Izzo e Nicola Ponticello in servizio a
Napoli, e Massimo De Luca - sono indagati a vario titolo per
millantato credito e corruzione in relazione a due episodi. In
un caso avrebbero avvicinato il genitore di un aspirante al
concorso di quest' anno per Allievi sottufficiali promettendo
l' interessamento per il buon esito, un tentativo che non avrebbe
avuto seguito per il rifiuto opposto dal padre del candidato. In
un' altra circostanza i sottufficiali avrebbero ottenuto 50 mila
euro da un loro ex collega per favorire il superamento del
concorso della figlia: quest' ultima però fu bocciata agli orali
e i marescialli avrebbero restituito la somma.
I particolari dell' operazione sono stati illustrati nel corso
di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il
comandante provinciale della Gdf di Napoli Gianluigi D' Alfonso e
il comandante del Nucleo di polizia tributaria, colonnello
Giovanni Salerno. Gli ufficiali hanno sottolineato il
particolare impegno profuso nell' indagine per garantire la
trasparenza dei concorsi. L' inchiesta, coordinata dal
procuratore aggiunto Alfonso D' Avino e dai pm Giancarlo Novelli
e Valter Brunetti, si basa anche su intercettazioni telefoniche,
in una delle quali - hanno evidenziato gli investigatori - gli
indagati affermavano che i componenti della commissione del
concorso erano inavvicinabili. (ANSA).
LN
14-DIC-15 13: 42 NNN
(ANSA) - NAPOLI, 14 DIC - Due marescialli della Guardia di
Finanza in servizio alla stazione navale di Napoli e uno presso
il centro reclutamento di Roma. Sono i destinatari delle
ordinanze agli arresti domiciliari eseguite oggi dai militari
del Nucleo di polizia Tributaria della Gdf di Napoli. I
sottufficiali - Antonio Izzo e Nicola Ponticello in servizio a
Napoli, e Massimo De Luca - sono indagati a vario titolo per
millantato credito e corruzione in relazione a due episodi. In
un caso avrebbero avvicinato il genitore di un aspirante al
concorso di quest' anno per Allievi sottufficiali promettendo
l' interessamento per il buon esito, un tentativo che non avrebbe
avuto seguito per il rifiuto opposto dal padre del candidato. In
un' altra circostanza i sottufficiali avrebbero ottenuto 50 mila
euro da un loro ex collega per favorire il superamento del
concorso della figlia: quest' ultima però fu bocciata agli orali
e i marescialli avrebbero restituito la somma.
I particolari dell' operazione sono stati illustrati nel corso
di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il
comandante provinciale della Gdf di Napoli Gianluigi D' Alfonso e
il comandante del Nucleo di polizia tributaria, colonnello
Giovanni Salerno. Gli ufficiali hanno sottolineato il
particolare impegno profuso nell' indagine per garantire la
trasparenza dei concorsi. L' inchiesta, coordinata dal
procuratore aggiunto Alfonso D' Avino e dai pm Giancarlo Novelli
e Valter Brunetti, si basa anche su intercettazioni telefoniche,
in una delle quali - hanno evidenziato gli investigatori - gli
indagati affermavano che i componenti della commissione del
concorso erano inavvicinabili. (ANSA).
LN
14-DIC-15 13: 42 NNN
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