SANITA': DENUNCIA AIOP LAZIO, PER ESAMI DIAGNOSTICI VIAGGI FUORI REGIONE =
Roma, 1 giu. (AdnKronos Salute) - "I pazienti del Lazio si
sottopongono a Tac e a Pet in altre regioni e non nella loro. Sono
costretti a viaggiare per eseguire esami diagnostici oncologici. Vanno
in Molise e in Campania, in strutture private per le quali la Regione
Lazio paga la prestazione sanitaria. Quando proprio qui, nella nostra
regione, disponiamo di strutture private accreditate che potrebbero
erogare esami di questo tipo ma non sono autorizzate". Lo sostiene
Jessica Veronica Faroni, presidente Aiop Lazio (Associazione
ospedalità privata), mettendo in luce un fenomeno preoccupante.
"La Regione Lazio ha considerato che questo genera mobilità passiva
verso strutture private accreditate delle altre Regioni? - chiede
Faroni in una nota - E perché non consente ad altre strutture private
accreditate del Lazio a vocazione oncologica di poter erogare le
stesse prestazioni in regime di accreditamento con il Ssn?".
"Stando agli ultimi dati contenuti nel decreto del commissario ad acta
con oggetto la Ridefinizione del fabbisogno e dell'offerta
assistenziale relativi alla branca specialistica di medicina nucleare,
risultano circa 6.000 prestazioni nell'anno 2014, tutte pagate dalla
Regione Lazio. Gli ultimi dati ufficiali pubblicati da Asp Lazio,
risalenti all'anno 2011, registravano 4.907 esami effettuati fuori
dalla regione Lazio, per un valore economico a carico del Ssr pari a
5.293.070 euro", afferma ancora Faroni. (segue)
(Red-Mal/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
01-GIU-16 11:29
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SANITA': DENUNCIA AIOP LAZIO, PER ESAMI DIAGNOSTICI VIAGGI FUORI REGIONE (2) =
SANITA': DENUNCIA AIOP LAZIO, PER ESAMI DIAGNOSTICI VIAGGI FUORI REGIONE (2) =
(AdnKronos Salute) - "Non riusciamo a capire perché l'indirizzo della
Regione Lazio è quello di far eseguire questi esami esclusivamente
nelle strutture pubbliche (Policlinico Tor Vergata 2 tomografi,
Azienda ospedaliera S.Andrea 1, Ifo Regina Elena 2, Policlinico
Gemelli 2, Ospedale S.Maria Goretti di Latina 1), quando nel resto
dell'Italia si effettuano in strutture pubbliche e private
accreditate", aggiunge Faroni.
"Si rende conto l'Amministrazione regionale che questo crea un grave
danno nell'iter diagnostico e terapeutico del paziente il quale, già
gravemente provato dalla sua malattia, si vede costretto a esodare
dalla regione Lazio per poter effettuare l'esame in accreditamento con
il Ssn?", domanda ancora la presidente di Aiop Lazio.
"Permettere alle strutture private accreditate nel Lazio di eseguire
esami quali Tac e Pet in convenzione - conclude - non graverebbe sulle
finanze della Regione, anzi ridurrebbe in modo rilevante la mobilità
passiva, garantirebbe un servizio ai cittadini, porterebbe a un
risparmio dei costi, favorirebbe lo sviluppo del lavoro territoriale,
potenzierebbe le risorse sanitarie della stessa Regione e potrebbe
addirittura trasformare l'attuale mobilità passiva in mobilità
attiva".
(Red-Mal/AdnKronos)
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01-GIU-16 11:29
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