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giovedì 14 luglio 2016

ANSA/ Sanità: via taglia-esami, sì a dialogo medico-paziente


ANSA/ Sanità: via taglia-esami, sì a dialogo medico-paziente

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>>>ANSA/ Sanità: via taglia-esami, sì a dialogo medico-paziente
In arrivo i nuovi Lea. Lorenzin, c'è consenso informale del Mef
(di Livia Parisi)
(ANSA) - ROMA, 14 LUG - Il contestato decreto 'taglia-esami'
lascia il posto al senso di responsabilità del medico e a un
maggior dialogo col paziente. Arriva a un felice epilogo la
vicenda che, nei mesi scorsi, ha attirato polemiche e critiche,
tanto da parte dei cittadini che dei medici. La novità, frutto
di un lavoro condiviso tra ministero della Salute e
professionisti, è prevista nei nuovi Livelli essenziali di
assistenza (Lea), su cui, specifica il ministro della Salute
Beatrice Lorenzin, "abbiamo avuto il consenso informale del Mef
e aspettiamo a ore la nota ufficiale".
Oltre a una gamma di nuove prestazioni a cui i cittadini
potranno accedere, i nuovi Lea introducono novità sul 'Decreto
Appropriatezza', approvato a dicembre scorso con l'obiettivo di
limitare le prescrizioni inutili. "Nato con l'obiettivo di
creare una cultura diversa che permettesse di responsabilizzare
i professionisti nel prescrivere in modo appropriato, - ha
spiegato Lorenzin - non ha dato i risultati sperati". Con i
nuovi Lea, "abbiamo superato quel provvedimento". Non solo non
ci saranno sanzioni, come già previsto da una delle modifiche
introdotte in questi mesi, ma viene ribadita la libertà di
prescrivere secondo necessità e coscienza. "Il medico potrà
continuare a prescrivere tutto quello che riterrà necessario
alla tua salute": ribadisce un manifesto ad hoc che verrà
diffuso negli studi medici per informare i cittadini del
cambiamento. Se non è un dietro front poco ci manca. Ma, di
fatto, il tema dell'appropriatezza resta. Si introduce infatti,
"un regime prescrittivo concordato con medici e società
scientifiche basato sul senso di responsabilità", ha spiegato
Lorenzin. Non ci sarà però l'obbligo di note in ricetta da parte
del medico, bensì solo l'indicazione del quesito diagnostico.
Non ci sarà un monitoraggio della singola prescrizione ma
dell'operato complessivo dei prescrittori. Inoltre nel mirino
non ci sarà più un ampio paniere di 200 prestazioni 'a rischio
inappropriatezza', ma un gruppo ristretto, per lo più relativo a
test genetici.
L'accordo, sottolinea Lorenzin "inaugura un nuovo metodo di
lavoro insieme alle categorie coinvolte" e garantisce "libertà
di prescrizione ma con un occhio alla sostenibilità del
sistema". Si ritorna, sottolinea Roberta Chersevani presidente
della Federazione ordini dei medici (Fnomceo), "a un'autonomia
che deve avere vincoli e dimostrare la responsabilità di una
categoria. Il medico potrà continuare a prescrivere perché
preoccupato della salute del proprio assistito ma è importante
tenere conto di evidenze scientifiche e regole". Fondamentale,
poi, aggiunge, "è la comunicazione e la relazione col paziente.
L'informazione è centrale nel nostro lavoro perché il paziente
che viene messo a conoscenza delle motivazioni può più
facilmente accettare un sì o un no da parte del medico".
"Prendiamo anche favorevolmente atto - è il commento del
segretario della Federazione dei medici di famiglia (Fimmg),
Giacomo Milillo - della decisione di abbandonare la chimera
della 'appropriatezza prescrittiva' che proponeva in realtà un
modello di medicina amministrata antitetica ai progressi della
ricerca, sempre più orientata alla personalizzazione delle
cure". (ANSA).
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14-LUG-16 19:37 NNN    

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