ANSA/ Nuova terapia guarisce i bambini dal 'fegato grasso'
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ANSA/ Nuova terapia guarisce i bambini dal 'fegato grasso'
Messa a punto da ricercatori Bambino Gesu'; colpito 15% piccoli
(ANSA) - ROMA, 4 GEN - Una nuova terapia e' in grado di
sconfiggere il fegato grasso nei bambini e di migliorare in
maniera significativa i parametri metabolici. Messa a punto dai
medici dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesu', la sua efficacia e'
stata dimostrata per la prima volta da una sperimentazione
clinica condotta su 43 piccoli pazienti con fegato grasso
infiammato associato a deficit di vitamina D. I risultati dello
studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica PlosOne.
Fino ad oggi non esisteva una terapia valida per la
steatoepatite non alcolica pediatrica (NASH), la forma piu'
severa di fegato grasso caratterizzata da infiammazione e danni
epatici - come la fibrosi appunto - che possono portare alla
cirrosi. Tra le cause della malattia vi e' l'obesita' e l'aumento
del numero dei bambini con sovrappeso e obesita' nei Paesi
industrializzati ha portato al parallelo aumento di casi di
fegato grasso (o steatosi). Negli ultimi vent'anni, infatti, la
steatosi ha raggiunto proporzioni epidemiche anche tra i piu'
piccoli diventando la patologia cronica del fegato di piu'
frequente riscontro nel mondo occidentale.
In Italia si stima che ne sia affetto circa il 15% dei
bambini, ma si arriva fino all'80% tra i bambini obesi. Piu'
della meta' dei bambini con fegato grasso presenta anche carenza
di vitamina D. Le caratteristiche di questa diffusa patologia
vanno dall'accumulo di grasso nelle cellule del fegato, a forme
piu' severe (steatoepatite) che possono progredire sin
dall'adolescenza verso la fibrosi fino ad arrivare alla cirrosi
epatica. Cosi' come gli adulti, anche i bambini affetti da fegato
grasso possono presentare danni metabolici caratterizzati da
ipertensione, insulino-resistenza, ipercolesterolemia, tutte
condizioni che aumentano il rischio di sviluppare diabete
mellito di tipo 2, sindrome metabolica o malattie
cardiovascolari. Si tratta di effetti collaterali che riducono
le aspettative di vita come mai successo dal dopoguerra a oggi.
La nuova sperimentazione ha dimostrato per la prima volta in
campo pediatrico che la somministrazione per 6 mesi di una
miscela di acido docosaesaenoico o DHA, e vitamina D induce un
miglioramento significativo dei parametri metabolici e che
l'assunzione combinata di questi due principi attivi blocca
l'attivita' delle cellule responsabili della produzione
dell'accumulo di grasso nel fegato.
"Possiamo quindi dire - spiega Valerio Nobili, responsabile
dell'unita' operativa di Malattie Epato-Metaboliche del Bambino
Gesu' - che per questi bambini con fegato grasso infiammato oggi
abbiamo una valida soluzione terapeutica, fino a ieri non
disponibile, e facilmente prescrivibile anche da un pediatra di
base. Per il futuro stiamo gia' lavorando a una terapia che oltre
alla somministrazione di vitamina D e DHA preveda anche quella
di specifici probiotici. Riteniamo infatti sia questa la strada
migliore e piu' veloce per giungere a una terapia in grado non
solo di bloccare lo sviluppo della fibrosi e il progredire della
malattia epatica, ma di farla regredire fino alla completa
guarigione".
(ANSA).
CR
04-GEN-17 12:37 NNNN
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