Uranio: militare, a Quirra raccoglievamo bombe a mani nude =
(AGI) - Cagliari, 27 set. - Nel poligono sperimentale
interforze del Salto di Quirra, in Sardegna, le bombe, dopo le
esercitazioni, si raccoglievano a mano, senza alcuna
protezione, durante le quotidiane operazioni di bonifica delle
aree interessate. "Da maggio e fino a che non arrivava la
stagione piovosa, invece, si faceva la pulizia delle bombe piu'
grosse", ha raccontato il maresciallo dell'Aeronautica in
pensione, Francesco Palombo, 66 anni, in attivita' a
Perdasdefogu (Cagliari) dal 1990 al 2000, sentito stasera come
testimone dalla commissione parlamentare d'inchiesta sugli
effetti dell'uso dell'uranio impoverito, presieduta da Gian
Piero Scanu. Nelle operazioni che seguivano le esercitazioni
erano coinvolti anche civili. "Per noi erano attivita'
ordinarie e per anni non ci siamo mai posti il problema". Ma
poi - ha riferito il maresciallo - diversi suoi colleghi (ne ha
ricordati una ventina) si sono ammalati e alcuni sono morti. Lo
stesso testimone ha spiegato che i medici gli hanno
diagnosticato un problema di salute.
Palombo ha anche fornito alcune indicazioni sulle attivita'
di brillamento che si svolgevano nel poligono, in particolare
su come con le ruspe venivano scavati i cosidetti "fornelli",
buche ampie fra i 20 e i 40 metri. (AGI)
Rob
271630 SET 17
NNNN
interforze del Salto di Quirra, in Sardegna, le bombe, dopo le
esercitazioni, si raccoglievano a mano, senza alcuna
protezione, durante le quotidiane operazioni di bonifica delle
aree interessate. "Da maggio e fino a che non arrivava la
stagione piovosa, invece, si faceva la pulizia delle bombe piu'
grosse", ha raccontato il maresciallo dell'Aeronautica in
pensione, Francesco Palombo, 66 anni, in attivita' a
Perdasdefogu (Cagliari) dal 1990 al 2000, sentito stasera come
testimone dalla commissione parlamentare d'inchiesta sugli
effetti dell'uso dell'uranio impoverito, presieduta da Gian
Piero Scanu. Nelle operazioni che seguivano le esercitazioni
erano coinvolti anche civili. "Per noi erano attivita'
ordinarie e per anni non ci siamo mai posti il problema". Ma
poi - ha riferito il maresciallo - diversi suoi colleghi (ne ha
ricordati una ventina) si sono ammalati e alcuni sono morti. Lo
stesso testimone ha spiegato che i medici gli hanno
diagnosticato un problema di salute.
Palombo ha anche fornito alcune indicazioni sulle attivita'
di brillamento che si svolgevano nel poligono, in particolare
su come con le ruspe venivano scavati i cosidetti "fornelli",
buche ampie fra i 20 e i 40 metri. (AGI)
Rob
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