Translate

domenica 17 dicembre 2017

INTERNET: GARANTE PRIVACY, COME DIFENDERSI DA MALWARE CHE PRENDE IN OSTAGGIO PC


DOMENICA 17 DICEMBRE 2017 14.35.34

INTERNET: GARANTE PRIVACY, COME DIFENDERSI DA MALWARE CHE PRENDE IN OSTAGGIO PC =

sul sito le istruzioni contro il virus che chiede 'riscatto' Roma, 17 dic. - (AdnKronos) - Un malware diffuso per infettare dispositivi elettronici pc, tablet, smartphone, smart tv, bloccandoli o criptandone i contenuti, e poi chiedere un riscatto, in inglese ransom per 'liberarlo'. E' il ransomware, e davanti all'aumento di questo tipo di attacchi informatici, il Garante per la privacy pubblica una pagina informativa con regole basilari per conoscerlo meglio e mettere in campo accorgimenti utili per non esserne vittima o per tentare di liberarsene nel caso in cui i dispositivi utilizzati siano già stati infettati e vi sia stata una richiesta di riscatto. La scheda, disponibile sul sito del garante, è parte di una serie di prodotti di divulgazione ideati dal Garante per sensibilizzare gli utenti sulle diverse questioni connesse alla protezione dei dati personali, in particolare quando si usano le nuove tecnologie. La campagna informativa sul ransomware sarà portata avanti anche attraverso i profili social del Garante su Linkedin, Instagram e Google+. Ci sono due tipi principali di ransomware: i cryptor (che criptano i file contenuti nel dispositivo rendendoli illeggibili) e i blocker (che bloccano l'accesso al dispositivo infettato). La richiesta di pagamento del 'riscatto' con le relative istruzioni, spiega la scheda del Garante, è presentata in una finestra che appare automaticamente sullo schermo del dispositivo infettato. L'utente ha pochi giorni per pagare: poi il blocco diventa definitivo. (segue) (Sin/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 17-DIC-17 14:34 NNNN
DOMENICA 17 DICEMBRE 2017 14.35.34
POLIZIA

INTERNET: GARANTE PRIVACY, COME DIFENDERSI DA MALWARE CHE PRENDE IN OSTAGGIO PC (2) =

(AdnKronos) - Il ransomware si diffonde soprattutto attraverso messaggi, inviati via e-mail, sms o chat o che appaiono su pagine web e social network, che sembrano provenire da soggetti conosciuti e sicuri come corrieri espressi, gestori di servizi (acqua, luce, gas), operatori telefonici, soggetti istituzionali. Chi li riceve è indotto ad aprire allegati o a cliccare link o banner collegati a software dannosi. Il dispositivo infettato può poi contagiarne altri, perché il ransomware, impossessandosi della rubrica dei contatti, può utilizzarla per spedire automaticamente messaggi contenenti file dannosi. La prima difesa, suggerisce il Garante, è evitare di aprire messaggi provenienti da soggetti sconosciuti o con i quali non si hanno rapporti, come un operatore telefonico di cui non si è cliente o un corriere espresso da cui non si aspettano consegne, e non cliccare su collegamenti a siti sospetti. E' utile installare un antivirus con estensioni per malware sui propri dispositivi e mantenere aggiornato il sistema operativo. E' poi fondamentale effettuare backup periodici dei contenuti: così, nel caso in cui fosse necessario formattare il dispositivo per sbloccarlo, i dati in esso contenuti non verranno persi. Per liberarsi dal virus, pagare il riscatto è solo apparentemente la soluzione più facile. Oltre al danno economico, si corre infatti il rischio di non ricevere i codici di sblocco, o addirittura di finire in liste di 'pagatori' potenzialmente soggetti a periodici attacchi ransomware. L'alternativa è quella di rivolgersi a tecnici specializzati capaci di sbloccare il dispositivo. Oppure si può formattare il dispositivo, ma con il rischio di perdere tutti i dati in esso contenuti se non è disponibile un backup. Infine, è consigliabile sempre segnalare o denunciare l'attacco ransomware alla Polizia postale, anche per aiutare a prevenire ulteriori truffe. (Sin/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 17-DIC-17 14:34 NNNN 

Nessun commento: