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domenica 21 gennaio 2018

«Così l'aiuto ai ragazzini con il coltello» - «Rapine a 12 anni, spaccio a 14 e in tasca hanno tutti un coltello»



Mattino Napoli di domenica 21 gennaio 2018, pagina 36

«Così l'aiuto ai ragazzini con il coltello» - «Rapine a 12 anni, spaccio a 14 e in tasca hanno tutti un coltello»


di Aulisio Maria_Chiara


La prevenzione «Così l'aiuto ai ragazzini con il coltello» Aulisioa pag. 36 Baby gang scatenate «Rapine a 12 anni, spaccio a 14 e in tasca hanno tutti un coltello» Il responsabile del don Calabria: da noi 50 minori. Il mito? Genny Savastano Maria Chiara Au lisio A dodici anni hanno già messo a segno scippi e rapine, a quattordici consumano e spacciano sostanze stupefacenti. In una tasca portano il cellulare, nell'altra il coltello, «status» ormai imprescindibile al pari dello smartphone. Basta fare un giro nelle strade che circondano piazza Carlo Terzo per vederli G, tutti insieme, in attesa di entrare in azione mentre smerciano un pezzo di hashish all'ultimo cliente. Le ragazzine invece non aspettano altro che sposarsi e fare figli: a partire dai quindici anni sono pronte e guai a convincerle che prima sarebbe meglio andare a scuola o imparare un mestiere per guadagnarsi la vita e l'autonomia: «Non ci pensate proprio: a sedici anni quel che conta è solo la ricerca del marito, di gravidanze precoci ne vediamo tantissime e nonne a quarant'anni pure». Giuseppe Marino, coordinatore del centro diurno dell'Opera don Calabria, in via Foria, a due passi da quella fermata del bus dove il giovane Arturo è stato accoltellato da una baby gang racconta il lavoro di ogni giorno svolto nell'istituto religioso con programmi riabilitativi, formativi e assistenziali rivolti agli «ultimi», che nelle diverse realtà locali I modelli genitori h educano alla violenza Devono imparare le leggi della strada» La vita «Bambini adultizzati che non hanno mai saputo che cosa è l'infanzia» hanno conce protagonisti i minori, i ragazzi, i disabili, i detenuti e le persone bisognose di cure mediche: «Lavoriamo con cinquanta minorenni, - racconta - per conto del Comune di Napoli ne seguiamo in convenzione anche altriventi. Poi ci sono i giovani del territorio: li accogliamo dalla prima elementare fino al diploma»..........................................

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