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venerdì 5 gennaio 2018

EPIFANIA: ALLARME GIOCATTOLI COLLEGATI ONLINE, RISCHIO MOLESTIE E PRIVACY/ADNKRONOS



VENERDÌ 05 GENNAIO 2018 17.16.19
SICUREZZA

EPIFANIA: ALLARME GIOCATTOLI COLLEGATI ONLINE, RISCHIO MOLESTIE E PRIVACY/ADNKRONOS =

Milano, 5 gen. (AdnKronos) - Giocattoli smart usati come cavallo di troia per molestare o spiare i bambini. I giocattoli di ultima generazione con connessione a internet finiscono nel mirino degli investigatori e delle authority nazionali: l'allarme, partito dagli Stati Uniti e che ha messo in moto l'Fbi, si sta allargando all'Europa e in Italia dove si sta cercando di mettere sotto controllo il fenomeno, anche se gli esperti denunciano pochi investimenti sulla sicurezza. Ma il rischio è elevatissimo: le connessioni a internet tramite gli smart toys, possono far diventare i minori esca per arrivare anche a dati sensibili di famiglia. I giochi di ultima generazione, spiegano gli esperti, sono dei piccoli computer, con connessione bluetooth e internet che li rendono una porta aperta verso il mondo. "La porta però andrebbe chiusa se non si vogliono fare entrare dei malintenzionati" dice all'AdnKronos Fabio Massacci, professore ordinario all'Università di Trento ed esperto di cyber security. Per chiudere la porta però servono degli strumenti in grado di proteggere i dispositivi dall'accesso esterno. E se il giocattolo deve costare poco, i soldi da spendere per renderli sicuri diventano minimi. "Il prezzo deve rimanere basso, sennò non se li compra nessuno e il denaro impiegato per la sicurezza è poco. Ma il computer che c'è in Hello Barbie, per esempio, ha lo stesso computational power dell'Apollo 11, anzi quello era più scadente" dice Massacci. È un piccolo computer che può fare molte più cose di un giocattolo e se è connesso a internet ha l'accesso al mondo intero. (segue) (Stg/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 05-GEN-18 17:16 NNNN
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(AdnKronos) - "Vuol dire mettere in mano a un bambino il computer dell'Apollo 11 senza rendersene conto" sostiene il professore. Siccome il software deve costare poco, può avere degli errori e questi errori possono aumentare la vulnerabilità del giocattolo. Il meccanismo è questo: "Si usa l'app per far parlare il gioco -spiega Massacci - il gioco si connette al sito remoto, che può facilmente essere compromesso. Anche i siti spesso sono costruiti con pochi soldi perché il prezzo finale deve essere basso". I giochi di ultima generazione parlano e interagiscono con i bambini. Messaggi che possono essere facilmente intercettati e alterati da terzi che si trovano nelle loro vicinanze. Molti giocattoli usano connessioni con nessun tipo di protezione o di password e raccolgono, senza l'esplicito consenso dei genitori, informazioni. Date di nascita, geolocalizzazioni, sino alla mappatura della casa dentro cui il giocattolo viene fatto muovere. Questo avviene perché spesso i tradizionali strumenti crittografici per salvaguardare i dispositivi informatici sono assenti in molti Smart Toys. Secondo alcuni esperti il problema della vulnerabilità andrebbe allargato a tutti gli oggetti connessi a internet che si portano in casa. "C'è una quantità di rischi enorme, ma non è legata ai giocattoli in quanto tali'' spiega Corrado Giustozzi, esperto di Cyber Security dell'Agid, Agenzia per l'Italia Digitale. I pericoli, sottolinea l'esperto allargando il discorso, sono legati all'internet of things, ''a tutti gli oggetti connessi alla rete che ci mettiamo in casa". Oggetti apparentemente innocui, ma che sono portatori di rischi. "Se per esempio un'azienda di frigoriferi acquista un chip, magari a basso costo, che permette di collegare a internet il frigo - sottolinea Giustozzi - ma non si protegge l'oggetto da eventuali attacchi, il pericolo c'è. Anche perché non c'è la percezione del minaccia: che danni vuoi che faccia un frigo connesso a internet? In realtà quella può essere la porta di accesso alla rete di casa mia per qualunque schifezza". (segue) (Stg/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 05-GEN-18 17:16 NNNN
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(AdnKronos) - Nel 2016 il mercato italiano dei giochi, secondo dati Cerved, ha raggiunto oltre 1,1 miliardi di euro di fatturato sell in, 1,8 miliardi di euro, con una crescita del 4,8% rispetto al 2015 per quanto riguarda le stime del sell out. Il settore ha accusato la crisi fino al 2013, poi la situazione ha cominciato a migliorare nel 2014 e ha continuato a essere positiva anche nel 2015 con un +5%. Secondo i dati forniti da Assogiocattoli nei primi sette mesi del 2017 (circa il 44% del giro d'affari totale annuo) il mercato del traditional toys mostra un segnale positivo, chiudendo con un trend pari a +1,1% in valore. Dati positivi anche per i principali paesi europei che complessivamente registrano +0,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Costituiscono due eccezioni la Spagna, il cui mercato segna un andamento decisamente positivo con un + 6,8 %, e l'Inghilterra che risulta essere in sofferenza con un - 2 %. Nel futuro gli smart toys potrebbero letteralmente invadere il mercato: secondo la società inglese di ricerca Juniper Research le vendite dei giocattoli di ultima generazione passeranno dai 2,8 miliardi del 2015 agli 11,3 miliardi del 2020. (segue) (Stg/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 05-GEN-18 17:16 NNNN
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SICUREZZA

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(AdnKronos) - Ma al di là dei dati di mercato, la questione sicurezza continua a destare preoccupazione in tutta Europa. In Germania il problema della vulnerabilità dei giocattoli smart lo sta affrontando l'agenzia federale che regolamenta le telecomunicazioni, la Bundesnetzagentur, che ha vietato il commercio della bambola Cayla perché ritiene che il microfono e la connessione bluetooth integrati al giocattolo si prestino a essere uno strumento per spiare. Del rischio se ne è accorta anche l'Fbi che in una lunga nota pubblicata a luglio ha messo in guardia i genitori dai giocattoli. "Negli Stati Uniti è stato accertato il rischio - spiega all'AdnKronos Paolo Prinetto, presidente del Cini, consorzio interuniversitario nazionale per l'informatica - è stato dimostrato che tramite vie traverse sono stati sottratti dati della famiglia partendo dai giocattoli". A rischio non solo la privacy dei bambini, ma anche i dati sensibili dei genitori. La consapevolezza però è poca. "Spesso i genitori non hanno la percezione del rischio, ma questo è anche un aspetto culturale. La consapevolezza del potenziale di questi giochi è ancora basso non solo tra le gente comune, ma anche tra gli addetti ai lavori". (Stg/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 05-GEN-18 17:16 NNNN

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