DOMENICA 26 AGOSTO 2018 12.42.57
SALUTE
SALUTE: RUGHE SULLA FRONTE SPIA DI CUORE A RISCHIO =
Allarme rosso se sono tante e profonde, studio a Congresso
cardiologi europei svela nuovo marker aterosclerosi
Milano, 26 ago. (AdnKronos Salute) - Per avere un'idea di come sta il
nostro cuore, la prima cosa da fare è guardarsi allo specchio. La
seconda è concentrarsi sulla fronte: più rughe ci sono, e più sono
profonde, più è il caso di preoccuparsi e di correre ai ripari con
dieta ed esercizio fisico. I solchi orizzontali fra le sopracciglia e
l'attaccatura dei capelli, infatti, non sono solo l'impronta dell'età
che avanza. Sono anche la 'firma' di un maggior rischio di infarto e
di morte cardiovascolare. Un fattore spia scritto in faccia, "un
possibile nuovo marker di aterosclerosi".
Lo hanno scoperto Yolande Esquirol e colleghi del Centro ospedaliero
universitario di Tolosa in Francia, autori di uno studio presentato al
Congresso della Società europea di cardiologia Esc, in corso in
Germania a Monaco di Baviera. Siccome "non puoi vedere o sentire
fattori di rischio cardiovascolare come il colesterolo alto o
l'ipertensione", spiegano, gli scienziati si sono messi a caccia di un
campanello d'allarme meno classico ma più evidente, di qualcosa che si
potesse cogliere al primo sguardo. L'hanno trovato sul viso: "Le rughe
della fronte rappresentano una 'red flag'", una bandierina rossa che
dovrebbe far scattare l'allarme e accertamenti più approfonditi su
pressione arteriosa, grassi nel sangue, glicemia. Nonché cambiamenti
nello stile di vita. (segue)
(Opa/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
26-AGO-18 12:42
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SALUTE: RUGHE SULLA FRONTE SPIA DI CUORE A RISCHIO (2) =
(AdnKronos Salute) - La ricerca ha coinvolto 3.200 adulti lavoratori,
che all'inizio dello studio erano tutti sani e in diverse decadi d'età
(32, 42, 52 e 62 anni). Per definire l'entità delle loro rughe
frontali, gli autori hanno utilizzato uno score con punteggi da zero
(niente rughe) a 3 (tante rughe profonde). I partecipanti sono stati
seguiti per 20 anni, durante i quali 233 sono morti per varie cause.
Fra quelli deceduti, il 15,2% aveva uno 'score rughe' di 2 o 3, il
6,6% uno score pari a 1 e il 2,1% a zero.
Dopo avere corretto le analisi tenendo conto di tutti i possibili
fattori confondenti (età, sesso, scolarità, tipo di lavoro, abitudine
al fumo, pressione, frequenza cardiaca, diabete, livelli lipidici),
gli scienziati hanno calcolato che le persone con score 1 erano
lievemente più ad alto rischio di morte cardiovascolare rispetto a
quelle con score zero. E che quelle con score a 2 o 3 avevano un
rischio di decesso circa 10 volte superiore rispetto a quelli senza
rughe. "Più alto è lo score-rughe - sentenzia Esquirol - più il
rischio di mortalità cardiovascolare cresce".
Perché? La ragione è ancora da capire, ma l'ipotesi è che le rughe
sulla fronte siano in qualche modo legate all'aterosclerosi
(l'indurimento delle 'autostrade del sangue' provocato dall'accumulo
di placca), prima responsabile di infarto e altri eventi
cardiovascolari. Da un lato c'è in effetti il fatto che i cambiamenti
nel collagene e lo stress ossidativo sembrano giocare un ruolo sia
nell'aterosclerosi sia nella formazione delle rughe. D'altra parte i
vasi sanguigni sulla fronte, essendo particolarmente sottili,
potrebbero essere più sensibili all'ingrossamento della placca
aterosclerotica e funzionare dunque come segno precoce si
invecchiamento vascolare. (segue)
(Opa/AdnKronos)
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SALUTE: RUGHE SULLA FRONTE SPIA DI CUORE A RISCHIO (3) =
(AdnKronos Salute) - "Questa è la prima volta che viene stabilito un
legame tra rughe frontali e rischio cardiovascolare", puntualizza
Esquirol, aggiungendo con prudenza che "i nostri risultati andranno
confermati da future ricerche". Ciò premesso, la misurazione dei
solchi sulla fronte è "semplice ed economica", e secondo i cardiologi
"potrebbe essere utilizzata dai medici in ambulatorio e in ospedale"
per meglio mirare gli interventi di prevenzione. "La sfida -
ammoniscono - è quella di arrivare abbastanza in anticipo per poter
fare la differenza".
Non è la prima volta che la scienza ricorre all'estetica per
identificare possibili segnali premonitori di una sofferenza di cuore
e arterie. In passato si sono indirizzati sulle 'zampe di galline', le
fastidiose pieghe attorno agli occhi, senza però rilevare alcun
collegamento con la mortalità cardiovascolare. Sotto la lente sono
finiti anche la calvizie maschile, le pliche presenti a volte sui lobi
delle orecchie e lo xantelasma delle palpebre (depositi di colesterolo
sottopelle). In questi casi è stato sì trovato un link con la salute
del cuore, ma soltanto con un maggior rischio di malattia
cardiovascolare e non anche di morte. Le rughe della fronte invece
predirrebbero entrambe: non semplice inestetismo, ma indizio
salvavita.
(Opa/AdnKronos)
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