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mercoledì 22 gennaio 2020

ANSA/ Agcom multa operatori su costi a fine credito prepagate

MERCOLEDÌ 22 GENNAIO 2020 20.53.11


>>>ANSA/ Agcom multa operatori su costi a fine credito prepagate

ZCZC0097/SXA XEF82492_SXA_QBXB R ECO S0A QBXB >>>ANSA/ Agcom multa operatori su costi a fine credito prepagate Tim,Vodafone,Wind Tre sanzionate complessivamente per 2 milioni (RIPETIZIONE CON SOTTOTITOLO CORRETTO) (ANSA) - ROMA, 22 GEN - Multa salata, per un totale di 2 milioni di euro, ai tre grandi operatori di telefonia mobile da parte dell'Autorita' di garanzia nelle comunicazioni. TIM, Vodafone e Wind Tre saranno infatti costretti a pagare 696 mila euro ciascuno, colpevoli di aver liberamente cambiato i contratti introducendo una modifica sull'esaurimento del credito delle prepagate, ritenuta in contrasto con la normativa di settore. In sostanza, la modifica unilaterale dei contratti finita nel mirino dell'Agcom prevede che se l'utente di un contratto prepagato esaurisce il proprio credito e non effettua una ricarica utile al rinnovo dell'offerta, gli operatori non bloccano piu' il traffico in uscita ma lo rendono comunque disponibile pur in assenza di una volonta' espressa dallo stesso utente medesimo, addebitando un costo aggiuntivo ai clienti che, anche inconsapevolmente o involontariamente, fruiscono dei servizi voce, SMS e dati. Il costo del traffico erogato viene poi detratto dalla successiva ricarica. Insomma, per l'Autorita' quello che apparentemente potrebbe sembrare un servizio utile per gli utenti e' invece una pratica a scapito loro in quanto senza saperlo si trovano dei costi addebitati nella ricarica successiva. L'Agcom spiega che la condotta degli operatori "non puo' configurarsi come semplice esercizio dello jus variandi per il quale, in applicazione dell'art. 70, comma 4 del Codice delle comunicazioni elettroniche, non e' necessaria l'accettazione da parte degli utenti essendo sufficiente la garanzia di un diritto di recesso dal contratto senza costi". Nel corso di un'approfondita istruttoria avviata lo scorso luglio, l'Autorita' ha verificato infatti che gli operatori non si sono limitati a modificare le originarie condizioni del contratto prepagato sottoscritto, ma vi hanno inserito un quid novi che, in quanto tale, doveva essere accettata dagli utenti. Tale condotta e' risultata inoltre in contrasto con quanto previsto da una precedente delibera che obbliga gli operatori a far cessare immediatamente la connessione dati nel caso in cui il credito disponibile sia completamente esaurito e a riattivarla soltanto dopo aver ricevuto un'espressa manifestazione di volonta' da parte dei clienti. L'Autorita' ha inoltre accertato la violazione da parte dei tre operatori degli obblighi in materia di trasparenza delle informative rese in occasione di alcune variazioni delle condizioni economiche di offerte di rete mobile. E nel caso di WindTre, e' stata sanzionata anche l'introduzione di un costo associato alla navigazione internet illimitata a 128Kb allorche' sia stato esaurito il bundle dati associato all'offerta sottoscritta. Con la decisione assunta, l'Agcom si pone in sintonia con quanto affermato in relazione allo jus variandi dal Consiglio di Stato in una recente sentenza secondo cui l'art. 70, comma 4, del Codice non puo' applicarsi a qualsiasi tipo di variazione del contenuto del contratto, ma ci sono dei limiti. "In primo luogo - si legge nella sentenza - le modifiche unilaterali possono riguardare soltanto la variazione di condizioni gia' contemplate nel contratto; in secondo luogo, i mutamenti delle condizioni preesistenti non possono mai raggiungere il livello della novazione del preesistente rapporto obbligatorio". FOL 22-GEN-20 20:52 NNNN

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