Francia: uccide donna ebrea e viene assolto, cortei protesta

DOMENICA 05 GENNAIO 2020 18.10.10

Francia: uccide donna ebrea e viene assolto, cortei protesta =

(AGI) - Parigi, 5 gen. - A Parigi ed in altre citta' francesi si sono tenute manifestazioni di protesta in nome di Sarah Halimi, una donna ebrea di 65 anni uccisa e gettata dalla finestra da un vicino di casa mentre gridava "Allahu Akbar", poi giudicato "non responsabile dal punto di vista penale" da una sentenza pronunciata lo scorso 19 dicembre in Corte d'appello. Un verdetto che ha provocato un'ondata di indignazione in tutta la Francia. Il delitto avvenne il 4 aprile del 2017: Sarah Halimi, medico in pensione con tre figli, venne selvaggiamente picchiata e poi gettata dalla finestra al terzo piano dello stabile in cui abitava, nel quartiere parigino di Belleville. Non e' stato del tutto chiarito se la morte sia sopraggiunta prima della caduta o se avvenuta in conseguenza della caduta stessa. Kobili Traore', l'uomo che la uccisa, un vicino di casa 27enne originario del Mali e noto alle forze di polizia come tossicodipendente e spacciatore, subito dopo l'arresto venne trasferito in un ospedale psichiatrico. Sembra che l'uomo, in seguito ad una disputa familiare, fosse del tutto fuori di se' e fosse riuscito ad entrare nell'appartamento di un'altra famiglia, i cui membri si rinchiusero terrorizzati nel bagno riuscendo pero' a chiamare la polizia. Durante l'attesa dell'intervento degli agenti sentirono Traore' recitare alcuni versetti del Corano. Subito dopo, l'uomo e' penetrato nell'appartamento della signora Halimi passando da un balcone. E' da questo stabile che diverse persone avevano chiamato il numero d'emergenza affermando di sentire le urla disperate di una donne ed i colpi delle botte infertele dall'uomo mentre gridava "Allahu Akbar" e "Ho ucciso Shaitan" (Satana, in arabo). Dopodiche', Traore' ha gettato la donna dalla finestra, per poi fare ritorno al primo appartamento dove la famiglia, sempre rinchiusa, l'ha di nuovo sentire pregare ad alta voce. (AGI) All (Segue) 051809 GEN 20 NNNN
DOMENICA 05 GENNAIO 2020 18.10.16

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(AGI) - Parigi, 5 gen. - La vicenda - che aveva causato critiche alla polizia per essere arrivata tardi nonostante l'emergenza - due anni e mezzo fa ha fatto il giro delle prime pagine dei giornali di tutto il mondo, dal Washington Post al Times. A quanto affermano i media francesi, i giudici fondano il loro attuale verdetto su due perizie psichiatriche secondo le quali l'assunzione di cannabis avrebbe provocato nell'uomo uno stato di "delirio acuto", per il quale non sarebbe possibile ritenerlo responsabile dell'assassinio della signora Halimi. Un crimine che peraltro lui stesso aveva ammesso, durante un'udienza preliminare tenutasi in novembre. Nei giorni scorsi si sono moltiplicati gli appelli sui social media a manifestare contro la decisione della Corte. "Dovremmo forse dedurre da questo verdetto che qualunque tossicodipendente ha la licenza d'uccidere degli ebrei?", si e' chiesto il rabbino capo Haim Korsia in una lettera aperta rivolta al ministro della Giustizia francese e pubblicata da Le Figaro, aggiungendo che la sentenza "causa una grave rottura di fiducia nel sistema giudiziario del Paese". Cortei sono stati organizzati a Parigi, ma anche a Marsiglia, Montpellier, Saint-Etienne, Bastia e Clermont-Ferrand. Nella capitale francese la marcia e' partita oggi alle 14 da Place de la Republique per arrivare all'abitazione di Sarah Halimi in Rue da Vaucouleurs, nell'11esimo Arrondissement. (AGI) All 051809 GEN 20 NNNN