GIOVEDÌ 16 GENNAIO 2020 15.19.20
Schedate in un atlante le proteine-spia dell'invecchiamento
ZCZC4905/SXB XSP11294_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB Schedate in un atlante le proteine-spia dell'invecchiamento (EMBARGO ALLE 20.00) Cruciali per futuri farmaci anti-eta' (EMBARGO ALLE 20.00) (ANSA) - ROMA, 16 GEN - Sono state schedate in un atlante le proteine-spia dell'invecchiamento: le cellule che mostrano i primi segni di cedimento per l'eta' non hanno piu' segreti e conoscerle potra' accelerare la ricerca su una nuova generazione di farmaci anti-eta'. Chiamato Proteomic Atlas of Senescence-Associated Secretomes, l'atlante e' stato pubblicato sulla rivista Plos Biology dal Buck Institute. I ricercatori, guidati da Nathan Basisty e Birgit Schilling, hanno classificato le proteine spia dell'invecchiamento nell'uomo, chiamate Sasp (Senescence-Associated Secretory Phenotype), ottenendo la piu' ampia banca dati oggi disponibile. Hanno infatti decuplicato il numero delle proteine legate all'invecchiamento finora note, portandolo a oltre mille. E' noto da tempo che le cellule senescenti, che smettono di dividersi quando sono sotto stress, sono associate sia all' invecchiamento, sia alla comparsa di diverse malattie. Il loro effetto, e quello delle proteine Saps che producono, e' emerso nelle osservazioni fatte sui topi, tanto da indurre molte aziende farmaceutiche a sviluppare molecole capaci di contrastarle. Tuttavia per sviluppare nuovi farmaci servono biomarcatori semplici e affidabili, che aiutino a valutare la presenza delle cellule senescenti nei tessuti umani. "La nostra speranza - commenta Schilling - e' che l'atlante aiuti a identificare le proteine che inducono l'invecchiamento in modo da poter catalogare e sviluppare nuovi biomarcatori per valutare il peso e l'origine delle cellule senescenti in vivo". I risultati del Buck Institute sono stati validati anche dal Baltimore Longitudinal Study of Aging (Blsa), lo studio piu' ampio sui marcatori dell'invecchiamento, gestito dal National Institute on Aging (Nia) e condotto su 3.200 volontari. (ANSA). Y85-BG 16-GEN-20 15:18 NNNN
Schedate in un atlante le proteine-spia dell'invecchiamento
ZCZC4905/SXB XSP11294_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB Schedate in un atlante le proteine-spia dell'invecchiamento (EMBARGO ALLE 20.00) Cruciali per futuri farmaci anti-eta' (EMBARGO ALLE 20.00) (ANSA) - ROMA, 16 GEN - Sono state schedate in un atlante le proteine-spia dell'invecchiamento: le cellule che mostrano i primi segni di cedimento per l'eta' non hanno piu' segreti e conoscerle potra' accelerare la ricerca su una nuova generazione di farmaci anti-eta'. Chiamato Proteomic Atlas of Senescence-Associated Secretomes, l'atlante e' stato pubblicato sulla rivista Plos Biology dal Buck Institute. I ricercatori, guidati da Nathan Basisty e Birgit Schilling, hanno classificato le proteine spia dell'invecchiamento nell'uomo, chiamate Sasp (Senescence-Associated Secretory Phenotype), ottenendo la piu' ampia banca dati oggi disponibile. Hanno infatti decuplicato il numero delle proteine legate all'invecchiamento finora note, portandolo a oltre mille. E' noto da tempo che le cellule senescenti, che smettono di dividersi quando sono sotto stress, sono associate sia all' invecchiamento, sia alla comparsa di diverse malattie. Il loro effetto, e quello delle proteine Saps che producono, e' emerso nelle osservazioni fatte sui topi, tanto da indurre molte aziende farmaceutiche a sviluppare molecole capaci di contrastarle. Tuttavia per sviluppare nuovi farmaci servono biomarcatori semplici e affidabili, che aiutino a valutare la presenza delle cellule senescenti nei tessuti umani. "La nostra speranza - commenta Schilling - e' che l'atlante aiuti a identificare le proteine che inducono l'invecchiamento in modo da poter catalogare e sviluppare nuovi biomarcatori per valutare il peso e l'origine delle cellule senescenti in vivo". I risultati del Buck Institute sono stati validati anche dal Baltimore Longitudinal Study of Aging (Blsa), lo studio piu' ampio sui marcatori dell'invecchiamento, gestito dal National Institute on Aging (Nia) e condotto su 3.200 volontari. (ANSA). Y85-BG 16-GEN-20 15:18 NNNN
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