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domenica 2 febbraio 2020

Repubblica - Intervista a Philip Pullman - Philip Pullman "Ha vinto chi racconta un sacco di balle"


DOMENICA 02 FEBBRAIO 2020 04.52.40

Repubblica - Intervista a Philip Pullman - Philip Pullman "Ha vinto chi racconta un sacco di balle"


L intervista Philip Pullman "Ha vinto chi racconta un sacco di balle" GG Dopo la Brexit la verità è diventata uno show. Boris Johnson, Nigel Farage, Donald Trump non sanno nemmeno cos'è la verità: pensano solo alla performance OXFORD — «Dopo la Brexit, in Regno Unito la verità è diventata una performance. Uno show». Cosa intende, Sir Philip Pullman? «Come hanno notato la scrittrice turca Ece Temelkuran e poi Harry Frankfurt in "On Bullshit", "Sulle stronzate", le persone che dicono la verità sanno bene cosa sia, quelli che dicono il falso anche, per poter mentire. Ma i "bullshitter", coloro che dicono stronzate, non sanno nemmeno cosa sia la verità. Perché pensano solo alla performance. Questi sono Boris Johnson, Nigel Farage e Donald Trump, i vincitori di questi ultimi anni. Così il popolo viene scatenato contro i politici "inaffidabili" e il Parlamento, come abbiamo visto, mentre su Internet si leggono solo verità "personali". Le bugie sono istantanee, la verità arriva molto dopo. È come essere vicini di una famiglia rumorosa il loro chiasso può entrare in casa tua, invece il tuo silenzio non pub fare lo stesso da loro. ll rapporto tra vero e falso è diventato asimmetrico. E così cattiveria e stupidità si confondono sempre di più. Parafrasando il poeta tedesco Schiller, contro questa nuova stupidità gli stessi dei lotteranno dal nostro inviato Antonello Guerrera invano. Le conseguenze saranno nefaste». Philip Pullman, il celebre scrittore fantasy britannico e padre del capolavoro "Queste oscure materie" ora serie tv su Sky, si fa trovare nella sua colta Oxford. Inarrestabile ribelle, nonostante 73 anni, una pregiata carriera e qualche recente acciacco, poche settimane fa è diventato "Sir". E la notte della Brexit, l'altro ieri, l'ha trascorsa con alcuni amici a casa, in quella che definisce una «festicciola del dolore». Quindi oramai è rassegnato. «Mi resterà solo l'adesivo della bandiera Ue sul finestrino dell'auto. Noi europeisti non possiamo fare nulla ora». Ma spera un giorno che II Regno Unito torni in Europa? «Ah, accadrà di sicuro. Siamo troppo piccoli nel mondo globale, con un'economia limitata. Forse la Brexit, con tutte le sue conseguenze negative, sarà provvidenziale per farci capire chi siamo davvero». E chi siete davvero? «Innanzitutto non siamo un vero Regno Unito: presto la Scozia e l'Irlanda del Nord prenderanno una strada a sé. -----------SEGUE SULLA TESTATA--------------

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