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giovedì 10 giugno 2021

**COVID: IMMUNOLOGO MANTOVANI, 'PREPARIAMOCI A TERZA DOSE, A FRAGILI PENSARE ORA'** =

 

GIOVEDÌ 10 GIUGNO 2021 16.03.55

**COVID: IMMUNOLOGO MANTOVANI, 'PREPARIAMOCI A TERZA DOSE, A FRAGILI PENSARE ORA'** =

ADN1279 7 CRO 0 ADN CRO NAZ **COVID: IMMUNOLOGO MANTOVANI, 'PREPARIAMOCI A TERZA DOSE, A FRAGILI PENSARE ORA'** = 'Protezione buona per circa 1 anno, ma io spero che duri molto di più' Milano, 10 giu. (Adnkronos Salute) - "La chiave è essere preparati" alla prospettiva della terza dose di vaccino anti-Covid. "Sappiamo che abbiamo una risposta immunitaria di buon livello ed efficace per circa un anno, io spero che duri molto di più. Tuttavia potremmo aver bisogno di una terza dose per affrontare le varianti" di Sars-CoV-2. "Potrebbe essere una terza dose dello stesso vaccino, che secondo alcuni dati può aumentare la risposta nei confronti delle nuove varianti, o potrebbe essere una terza dose contro le varianti. Per il futuro" è importante "non farci trovare impreparati". Ma per le persone fragili "la terza dose è una domanda che ci dobbiamo porre adesso". A spiegarlo è stato Alberto Mantovani, direttore scientifico dell'Istituto clinico Humanitas di Rozzano (Milano) e professore emerito dell'Humanitas University, intervenendo a 'Timeline' su Sky Tg24. "Sulla terza dose dobbiamo guardare a due aspetti - ha chiarito lo scienziato - Il primo che ci riguarda da subito è quello dei fragili, come i pazienti che hanno fatto un trapianto di midollo per malattie oncologiche del sangue o i malati reumatologici trattati con immunosoppressivi, o i dializzati. Ci sono dei dati che ci dicono che due dosi danno una risposta insufficiente. Noi siamo parte di un grande gruppo in Italia di 14 istituzioni che stanno testando e testeranno la terza dose in questi soggetti". Per il futuro, in generale, "il tema della terza dose è legato alla memoria immunologica che non sappiamo quanto duri, ma i vaccini ci hanno già sorpreso e spero ci sorprendano ancora e di nuovo anche per la durata della memoria. Sono ottimista da questo punto di vista". In ogni caso, ha ribadito l'immunologo, "dobbiamo essere preparati a fare la terza dose e non credo - ha precisato - che potrà essere fatta come abbiamo fatto le vaccinazioni di massa in questa prima ondata. Sono fiducioso che chi ci guida organizzerà bene e per tempo. Come al solito, però, la prima preoccupazione sono le fasce più alte e più fragili. Dobbiamo mettere in sicurezza loro. E questo vuol dire metterci in sicurezza tutti, perché un sistema sanitario non sommerso può continuare a fare il suo mestiere". (Lus/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 10-GIU-21 16:03 NNNN

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