MARTEDÌ 01 MARZO 2022 17.18.42
##Von der Leyen: pagheremo per sanzioni ma libertà non ha prezzo
##Von der Leyen: pagheremo per sanzioni ma libertà non ha prezzo ##Von der Leyen: pagheremo per sanzioni ma libertà non ha prezzo "La guerra è tornata in Europa, daremo protezione ai rifugiati" Bruxelles, 1 mar. (askanews) - Le sanzioni Ue contro l'Ucraina avranno conseguenze economiche pesanti anche per la stessa Ue, ma questo per l'Europa è un momento decisivo, che definirà il nostro futuro ("defining moment"), ma "proteggere la nostra libertà non ha prezzo". Lo ha affermato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, intervenendo oggi a Bruxelles alla plenaria straordinaria del Parlamento europeo dedicata all'attacco militare russo all'Ucraina. Von der Leyen ha parlato dopo i drammatici interventi da remoto del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e del presidente del Parlamento ucraino Ruslan Stefanchuk. "La guerra - ha esordito la presidente della Commissione - è tornata in Europa. Quasi trent'anni dopo le guerre balcaniche, e oltre mezzo secolo dopo che le truppe sovietiche marciarono su Praga e Budapest, le sirene della protezione civile risuonano di nuovo nel cuore di una capitale europea. Migliaia di persone in fuga dalle bombe, accampate nelle stazioni della metropolitana, tenendosi per mano, piangendo in silenzio, cercando di confortarsi a vicenda. Le auto sono in fla verso i confini occidentali dell'Ucraina e, quando finiscono il carburante, le persone raccolgono i loro bambini e gli zaini e marciano per decine di chilometri verso la nostra Unione". Queste persone, ha continuato, "cercano rifugio all'interno dei nostri confini, perché il loro paese non era più al sicuro. Perché all'interno dell'Ucraina è iniziato il raccapricciante conteggio delle vittime. Uomini, donne e bambini stanno morendo, ancora una volta, perché un leader straniero, il presidente Putin, ha deciso che il loro paese, l'Ucraina, non ha diritto di esistere. E noi questo non lo accetteremo mai e poi mai". "Questo - ha rilevato von der Leyen - è un momento di verità per l'Europa: è uno scontro tra lo stato di diritto e lo stato delle armi; tra democrazie e autocrazie; tra un ordine basato sulla regole e un mondo di pura aggressione. Il modo in cui risponderemo oggi a ciò che la Russia sta facendo determinerà il futuro del sistema internazionale. È in gioco il destino dell'Ucraina, ma in gioco c'è anche il nostro destino. Dobbiamo mostrare il potere che risiede nelle nostre democrazie, il potere delle persone che scelgono le loro strade indipendenti, liberamente e democraticamente". "I cittadini europei - ha ricordato la presidente della Commissione - stanno manifestando davanti alle ambasciate russe in tutta la nostra Unione. Molti di loro hanno aperto le loro case agli ucraini, in fuga dalle bombe di Putin. E permettetemi di ringraziare in modo particolare Polonia, Romania, Slovacchia e Ungheria per aver accolto queste donne, uomini e bambini. L'Europa sarà lì per loro, non solo in questi primi giorni, ma anche nelle settimane e nei mesi a venire". "Per questo - ha spiegato von der Leyen - proponiamo di attivare il meccanismo di protezione temporanea, per garantire loro uno status sicuro e l'accesso alla scuola, alle cure mediche e al lavoro. Se lo meritano. Sappiamo che questo è solo l'inizio. Altri ucraini avranno bisogno della nostra protezione e solidarietà. Noi siamo e saremo lì per loro, non soltanto nei primi momenti ma anche nelle settimane e nei mesi a venire. Questa - ha aggiunto accompagnata dall'applauso dell'aula - deve essere una promessa che facciamo tutti insieme". Giovedì prossimo, in una riunione del Consiglio Ue, i ministri degli Affari interni dei Ventisette si esprimeranno sulla proposta della Commissione di attivare la direttiva del 2001 sulla protezione temporanea dei rifugiati in caso di emergenza e afflusso improvviso, che non era stata usata nelle precedenti crisi migratorie. "La nostra Unione - ha detto ancora la presidente della Commissione - sta mostrando un'unità di intenti che mi rende orgogliosa. Alla velocità della luce, l'Ue ha adottato tre ondate di pesanti sanzioni contro il sistema finanziario russo, le sue industrie high-tech e la sua élite corrotta. Questo è il più grande pacchetto di sanzioni nella storia della nostra Unione. Non prendiamo queste misure alla leggera, ma sentiamo di dover agire. Queste sanzioni avranno un pesante tributo sull'economia russa e sul Cremlino". "Ognuno di questi passaggi - ha ricordato - è stato strettamente coordinato con i nostri partner e alleati: Stati Uniti, Regno Unito, Canada e Norvegia, ma anche Giappone, Corea del Sud e Australia. Ad oggi, più di 30 paesi, che rappresentano oltre la metà dell'economia mondiale, hanno annunciato sanzioni e controlli sulle esportazioni verso la Russia. Se Putin stava cercando di dividere l'Ue, di indebolire la Nato e di frammentare la comunità internazionale, ha ottenuto l'esatto contrario". Tuttavia, ha riconosciuto von der Leyen "queste sanzioni avranno un costo anche per la nostra economia. Lo so e voglio parlarne onestamente ai cittadini europei. Abbiamo sopportato due anni di pandemia. E tutti noi desideravamo poterci concentrare sulla nostra ripresa economica e sociale. Ma credo che i cittadini europei capiscano molto bene che dobbiamo opporci a questa crudele aggressione. Sì, proteggere la nostra libertà ha un prezzo. Ma questo è un momento decisivo. E questo è un costo che siamo disposti a pagare. Perché la libertà non ha prezzo, questo è il nostro principio". (Segue) Loc 20220301T171825Z
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