GIOVEDÌ 19 MAGGIO 2022 17.02.05
Ricerca: S. Anna, l'ape da miele non e' a rischio estinzione =
Ricerca: S. Anna, l'ape da miele non e' a rischio estinzione = (AGI) - Pisa, 19 mag. - "Oggi dobbiamo sapere che l'ape del miele non e' in pericolo di estinzione, anzi, le sue popolazioni, grazie all'attivita' incessante degli apicoltori, stanno aumentando in Europa", lo spiega Simone Marini, ricercatore e membro del gruppo di Agroecologia della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. In vista di domani, la giornata mondiale delle Api, Marini che con un gruppo di ricercatori sta portando avanti un progetto legato alle biodiversita', aggiunge "in questa giornata dobbiamo parlare anche di biodiversita' degli impollinatori e la domanda sorge spontanea: l'ape del miele e' l'unica ape in Italia? La risposta e' no". (AGI)Pi1/Mav (Segue) 191701 MAG 22 NNNN
GIOVEDÌ 19 MAGGIO 2022 17.02.02
Ricerca: S. Anna, l'ape da miele non e' a rischio estinzione (2)=
Ricerca: S. Anna, l'ape da miele non e' a rischio estinzione (2)= (AGI) - Pisa, 19 mag. - "Esistono infatti - commenta il ricercatore - circa altre 1000 specie di altre api, in una moltitudine di forme, colori e modi di vivere, grandissime, piccolissime, specializzate a vivere grazie al nettare di soli poche specie di piante o generaliste come l'ape del miele. Tutte queste specie bellissime sono fondamentali per impollinare le colture e le piante spontanee, ma non ne sappiamo poi molto dello stato delle loro popolazioni e queste si' che sono in pericolo di estinzione". "Anzi - conclude -, ne sappiamo abbastanza poco anche del reale pericolo che corre ogni singola specie (sono tantissime), ma sappiamo per certo che in generale le loro popolazioni stanno diminuendo per colpa del cambiamento climatico, dell'uso dei pesticidi, dell'uso intensivo del suolo e...in poche parole, a causa delle attivita' umane".(AGI)Pi1/Mav (Segue) 191701 MAG 22 NNNN
GIOVEDÌ 19 MAGGIO 2022 17.01.54
Ricerca: S. Anna, l'ape da miele non e' a rischio estinzione (3)=
Ricerca: S. Anna, l'ape da miele non e' a rischio estinzione (3)= (AGI) - Pisa, 19 mag. - Le api e gli impollinatori (come farfalle, pipistrelli e colibri') consentono a molte piante di riprodursi e sono fondamentali per garantire uno sviluppo sostenibile e il mantenimento della biodiversita'. Il gruppo di Agroecologia della Scuola Superiore Sant'Anna e' impegnato nello studio di nuovi metodi di gestione della biodiversita' a livello territoriale, e sta coinvolgendo gruppi di agricoltori nel progetto H2020 Framework, coordinato per la Scuola Superiore Sant'Anna dalla ricercatrice in Agronomia e coltivazioni erbacee Anna-Camilla Moonen. Il progetto studia la biodiversita' degli oliveti del Monte Pisano. In questa area l'assegnista di ricerca Simone Marini si occupa dello studio della diversita' delle api, mentre l'assegnista di ricerca Malayka Picchi studia la diversita' delle farfalle. In contemporanea, la ricercatrice dell'Universita' di Vienna Bea Maas, in questo periodo alla Scuola Superiore Sant'Anna, porta avanti un suo progetto, per studiare l'olivo anche in relazione ad altre importanti componenti della biodiversita', oltre alle api: uccelli, pipistrelli, formiche e ragni, e come questi animali aiutano la pianta a difendersi dagli insetti dannosi. Sempre a proposito delle api, Marini ricorda che "quando parliamo di api dobbiamo subito chiarire di quali api stiamo parlando. L'uomo usa e alleva da millenni la 'nostra' ape del miele occidentale (Apis mellifera L.) tanto che e' poco probabile, quando ne incontriamo una, che questa sia selvatica, ovvero che provenga da un alveare selvatico, non gestito dall'uomo. Alcuni saranno a conoscenza dei problemi che l'ape sta affrontando e come questi problemi, sebbene molto importanti, siano di natura sostanzialmente economica, legati alle attivita' degli apicoltori. Stiamo parlando cioe' della sicurezza economica delle persone". "Noi come ricercatrici e ricercatori - conclude Simone Marini - possiamo soltanto contribuire allo studio degli impollinatori mettendo un piccolo mattoncino. Molto possiamo fare tutti, informandoci, mettendo in atto comportamenti che aiutino gli impollinatori, rispettando gli ambienti in cui questi vivono, anche a partire del nostro giardino". (AGI)Pi1/Mav 191701 MAG 22 NNNN
Nessun commento:
Posta un commento