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venerdì 11 novembre 2022

DEMOCRAZIA DI MERCATO

 

DEMOCRAZIA DI MERCATO       

     Con le restrittive revisioni apportate all’Articolo 48 della Costituzione, Titolo VI°, Parte II°, con gli Articoli 138 e 139 approvati su Legge proposta dell’On. ragioniere Ettore Rosato (Matteo Renzi), formalmente motivata per assicurare la governabilità delle istituzioni, il danno apportato alla proporzionalità di rappresentanza è enorme; come è stato confermato dalle elezioni del 25 settembre scorso.

     Malgrado ciò, più che un diritto l’esercizio del voto rimane un dovere civico.

     Le modalità applicative del diritto/dovere di voto si possono stabilire con nuove Leggi, in modo di garantire a tutti i cittadini che ne hanno facoltà l’effettivo compimento elettorale; Il diritto di voto non può essere limitato per incapacità o impedimenti, dovuti anche a condizioni sociali e a burocratiche normative discriminatorie rispetto alla necessità di incentivare la partecipazione anche dei ceti e delle categorie più disagiate.

     Di fatto però le revisioni apportate alla Costituzione non sono funzionali al governo delle istituzioni; ma sono compatibili all’esercizio del potere che, in un incontrastato sistema di libero mercato, è dominato dai voleri di chi più possiede e della loro libertà d’agire per la conservazione di regime.

     Cosicché attualmente non è la “Democrazia“ ideata dai Greci con la Polis (Partecipazione Città/Stato) nell’VIII secolo A. C.; voluta anche per la ricerca dell’armonia tra l’umanità e la natura; ma è quella “modernamente“ ideologica che si contrappone alla Oclocrazia; cioè nemica delle risposte da dare ai bisogni delle masse popolari.

     Con la divinazione dell’interesse e della libertà privata, si è fatto leva su ciò per combattere il principio della comunità e del comunismo; sconfessando anche Gesù Cristo, quando nell’Ultima Cena predicò il Sacramento della Comunione, ivi compreso anche quella dei pani e dei pesci.

     Nell’attuale sciocca ma tragica discussione sulle immigrazioni e i confini, in un mondo abitato per l’80% da dichiarati credenti nelle varie fedi nessuno di questi si pone la domanda; ma i confini nazionali sono opera del mio Dio? Qual è quella divinità che ha deciso di dotare alcuni paesi di vitali giacimenti di materie prime quali petrolio; gas; minerali; terre rare; ecc.; lasciando la maggioranza dei paesi nella penuria e nella povertà? Oppure i confini sono sempre stati determinati a conclusione di guerre tra nazioni?

      Ovviamente l’interrogativo è rivolto anche ai laici credenti nella sola politica dei fatti o solo chiacchierata. Tutti assieme, a partire da coloro che dovrebbero rappresentare i lavoratori e i ceti meno abbienti, sono la causa del 92,19% di italiani partecipanti al voto del 1948 precipitati al 36,09% d’astenuti nell’ultima elezione politica del 2022: in un rapporto l’Agenzia TECNE denuncia che solo il 45% degli operai ha votato, in quanto disillusi e sfiduciati. Giorgia Meloni ringrazia; con il solo 14% dei voti ottenuti da Fratelli d’Italia se confrontati con gli aventi diritto, il risultato della mascalzonata uninominale è lo spadroneggiare liberticidamente della Destra nel paese.

     È tempo di passare dalle analisi alle proposte: come scritto in premessa e rimanendo nello spirito della Costituzione; considerando l’esperienza storica e l’attualità; per recuperare la partecipazione di tutte l ceti e le categorie alle elezioni per la formazione di istituzioni realmente rappresentative va discussa una proposta di legge di iniziativa popolare incentivante.

    Se il voto, prima ancora d’essere un diritto è un dovere civico, è quindi un servizio pubblico; per l’esercizio del quale vanno messe a disposizione dei votanti degli strumenti pubblicamente finanziati. Una soluzione può essere la ricompensa all’impegno civico votante; per l’elettore che ha con compenso da lavoro: una pensione: o un reddito annuo inferiore ai 50.000 Euro lordi: viene riconosciuta una indennità di cittadinanza partecipativa democratica pari a 50 Euro per ogni chiamata al voto.

     Presentatisi come ispirati alla Sinistra, tra Partiti, Movimenti o Raggruppamenti risultano abnormemente elencate ben 19 organizzazioni; come occasione di concreta iniziativa legislativa unitaria, si auspica la costituzione, tra quelle concordi sull’argomento, di un Comitato per la stesura e la presentazione di un Disegno di Legge d’Iniziativa Popolare. Ovviamente i dominanti; i conservatori e i protettori dei muri dell’auto schiavitù galeottica consumistica la considereranno una blasfemia; appunto quali adepti della Democrazia di mercato nemica della Oclocrazia popolare. (Enrico Corti -  10 novembre 2022)

 

    

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