Comitato Ucraina Antifascista Bologna
Il sito internet Myrotvorec (1), curato da ambienti dell'attuale regime ucraino, dal 2014 riporta le schede di chiunque – ucraino, russo o di altro paese – sia considerato "nemico dell'Ucraina" e perciò meritevole di eliminazione fisica. Si tratta di una vera e propria lista di proscrizione accessibile online a chiunque, e l'esservi inclusi significa a tutti gli effetti essere minacciati di morte. Myrotvorec è infatti noto, ad esempio, per avere puntato il dito contro il fotoreporter italiano Andrea Rocchelli, inviso ai nazionalisti ucraini per avere scattato celebri e impressionanti immagini della condizione dei bambini del Donbass sotto alle bombe del regime: in effetti dopo pochi giorni Rocchelli è stato ucciso, mentre svolgeva il suo lavoro, da una squadra dell'esercito ucraino al comando di Vitaliy Markiv. Il sito è stato contestato da organizzazioni non occidentali per i diritti umani anche perché non si è fatto scrupolo di includere schede di minori. (2)
Pochi giorni fa la nostra compagna Lisa ha scoperto di essere stata inclusa (3) nella "lista di proscrizione" con le solite accuse generiche e grossolane di "attacco alla sovranità e all'integrità territoriale dell'Ucraina, propaganda del nazismo e del fascismo russo, sostegno informativo per l'attacco aperto della Russia fascista all'Ucraina". Analizzando più in dettaglio la scarna documentazione allegata sulla scheda di Myrotvorec si scopre che la colpa di Lisa sarebbe quella di avere contribuito alla sottotitolazione in lingua italiana di alcuni cortometraggi, ad esempio da Russia Today (4), collaborando ad iniziative di controinformazione come VoxKomm. La scheda riporta nome, cognome e data di nascita di Elisa, a dimostrazione dell'attività intimidatoria (o peggio).
Purtroppo la serietà della minaccia alla propria vita, rappresentata dalla inclusione sulla "lista di proscrizione" di Myrotvorec, è attestata anche dalle recenti dichiarazioni della portavoce militare ucraina Sarah Ashton-Cirillo, che nei video del 13 e 14 settembre 2023 ha promesso che sarà data “la caccia a tutti i propagandisti criminali di guerra russi e portata giustizia, poiché in Ucraina siamo guidati dalla fede in Dio, dalla libertà e dalla completa liberazione in questa missione”.
Il sito Myrotvorec meriterebbe maggiore attenzione da parte di chi in Occidente si dice paladino dei diritti umani, della libertà di espressione o almeno della libertà di stampa ed attività giornalistica e documentaria... Una "comunità internazionale" realmente democratica avrebbe costretto il regime ucraino a "spegnere" il sito da molti anni, ma purtroppo in paesi come il nostro si parla di diritti e libertà solo in senso retorico e bugiardo.
Come Comitato Ucraina Antifascista esprimiamo tutta la nostra solidarietà a Elisa e invitiamo chiunque possa intervenire ad attivarsi adesso perché il sito Myrotvorec, prodotto infame degno di un regime neonazista, sia chiuso subito.
NOTE
1) Leggi: "Mirotvorets" cioè "Il pacificatore".
2) http://www.civg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2408:sulla-posizione-dell-unicef-in-merito-alle-violazioni-dei-diritti-dei-bambini-del-donbass-nello-spazio-internet&catid=2:non-categorizzato
3) In allegato copia della sua scheda su Myrotvorec.
4) Canale russo in lingua inglese censurato nella Unione Europea.
Pochi giorni fa la nostra compagna Lisa ha scoperto di essere stata inclusa (3) nella "lista di proscrizione" con le solite accuse generiche e grossolane di "attacco alla sovranità e all'integrità territoriale dell'Ucraina, propaganda del nazismo e del fascismo russo, sostegno informativo per l'attacco aperto della Russia fascista all'Ucraina". Analizzando più in dettaglio la scarna documentazione allegata sulla scheda di Myrotvorec si scopre che la colpa di Lisa sarebbe quella di avere contribuito alla sottotitolazione in lingua italiana di alcuni cortometraggi, ad esempio da Russia Today (4), collaborando ad iniziative di controinformazione come VoxKomm. La scheda riporta nome, cognome e data di nascita di Elisa, a dimostrazione dell'attività intimidatoria (o peggio).
Purtroppo la serietà della minaccia alla propria vita, rappresentata dalla inclusione sulla "lista di proscrizione" di Myrotvorec, è attestata anche dalle recenti dichiarazioni della portavoce militare ucraina Sarah Ashton-Cirillo, che nei video del 13 e 14 settembre 2023 ha promesso che sarà data “la caccia a tutti i propagandisti criminali di guerra russi e portata giustizia, poiché in Ucraina siamo guidati dalla fede in Dio, dalla libertà e dalla completa liberazione in questa missione”.
Il sito Myrotvorec meriterebbe maggiore attenzione da parte di chi in Occidente si dice paladino dei diritti umani, della libertà di espressione o almeno della libertà di stampa ed attività giornalistica e documentaria... Una "comunità internazionale" realmente democratica avrebbe costretto il regime ucraino a "spegnere" il sito da molti anni, ma purtroppo in paesi come il nostro si parla di diritti e libertà solo in senso retorico e bugiardo.
Come Comitato Ucraina Antifascista esprimiamo tutta la nostra solidarietà a Elisa e invitiamo chiunque possa intervenire ad attivarsi adesso perché il sito Myrotvorec, prodotto infame degno di un regime neonazista, sia chiuso subito.
NOTE
1) Leggi: "Mirotvorets" cioè "Il pacificatore".
2) http://www.civg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2408:sulla-posizione-dell-unicef-in-merito-alle-violazioni-dei-diritti-dei-bambini-del-donbass-nello-spazio-internet&catid=2:non-categorizzato
3) In allegato copia della sua scheda su Myrotvorec.
4) Canale russo in lingua inglese censurato nella Unione Europea.
www.civg.it
Centro di Iniziative per la Verità e la Giustizia
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